La Sa.Spo. Cagliari festeggia gli ori di Francesca Secci nel nuoto e di Riccardo Campus nell’atletica

La prima ne conquista ben 3 ai Campionati Italiani FINP a Napoli, mentre Campus trionfa nei 400 metri agli Italiani di Padova

Francesca Secci e Riccardo Campus

Come se fossero dotati walkie-talkie e si divertissero a dirla più grossa. Tra Padova e Napoli le unità operative saspine fanno rimbalzare fantasmagoriche notizie che fanno fatica ad incunearsi nel canale di comunicazione.

Da Cagliari il presidente della più longeva società paralimpica sarda mette a tacere gli equivoci e a gran voce, dopo aver decifrato attentamente i contenuti, conferma tutto con un sorriso a trecentosessanta gradi: “Le bracciate di Francesca Secci sono valse tre ori ai Campionati Italiani FINP conferma Luciano Lisci che quando si appresta a completare la lettura del “papello” elenca anche i successi arrivati dagli Italiani di Atletica FISPES da Padova: “Esultiamo altresì per i due ori e un bronzo di Riccardo Campus e altri due terzi posti per Roberto Felicino Musiu e l’esordiente Simone Spanu. Non mi resta che complimentarmi con loro a nome di tutto il gruppo dirigente augurandoci di vivere in futuro tante altre giornate gloriose come questa”

Alla spicciolata arrivano anche i dettagli: la piscina partenopea Scandone rappresenta un portafortuna per Francesca perché è da lì che, diciassette anni fa, cominciò la sua brillante carriera sportiva, prodiga di titoli tricolori e coronata dalle due partecipazioni alle paraolimpiadi.

Dopo il fermo nelle due rassegne estive, quello del 2021 volontario, la nuotatrice selargina riprende contatto con l’agonismo dalla A maiuscola (c’era il fior fiore dei campioni che hanno portato l’Italia in cima ai recenti Campionati del Mondo di Madeira), manifestando uno stato di forma davvero impeccabile. Nei 100 stile, categoria S9 non solo è la più forte, ma migliora il suo personale di quasi due secondi (01: 12.01). Papà Claudio e mamma Susanna, accompagnatori ufficiali visti i contrattempi del tecnico Alessandro Medda, sembrano appagati, ma si devono ricredere qualche ora dopo quando la figlia sbalordisce pure nei 400 grazie ad una accelerata finale che le fa abbassare il personale di cinque secondi (05: 22.08). Arrivati a quel punto, perché non dormirci su e ricaricare le batterie per i 100 farfalla dell’indomani? E infatti il sipario della docente-campionessa si chiude con l’oro nei 100 farfalla e il personale che scende di ben tre secondi, davvero tanto per una distanza così breve (01: 24.21).

Pur essendo l’unica tesserata Sa.Spo. presente in Campania, il suo exploit fa piazzare la società al trentunesimo posto su sessanta partecipanti. Inoltre, si registra il ventesimo posto nella Coppa Italia femminile e il tredicesimo nel medagliere finale.

Allo Stadio Colbachini i trasfertisti dalla maglia blu formano un gruppo molto affiatato che riesce a somministrarsi con oculatezza le giuste dosi di impegno e goliardia. E infatti senza un pizzico di sano divertimento non si andrebbe avanti, anche perché agli Italiani di Padova tra pista e pedana si incontrano mostri sacri della FISPES che tanto hanno emozionato i nostri connazionali nel corso delle recenti Paralimpiadi giapponesi. Ma ben tre tecnici sono lì per controllarli a vista e rendere ancor più piacevole la trasferta: sotto mentite spoglie monitora il vicepresidente Sa.Spo. Antonio Murgia che per l’occasione indossa i panni ancor più autorevoli del consigliere federale; ma tutt’altro che ambigua è la posizione del capo delegazione Katia Pilia e del suo collaboratore Francesco Poma che tornano in Sardegna con tanta felicità in corpo.

Questo perché il terralbese Riccardo Campus si fa solleticare il collo da ben tre nastri sorreggenti altrettanti metalli. L’oro nei 400 metri T37 giunge durante la seconda sessione dei tricolori (1:16.98), ma in mattinata aveva preso confidenza con il podio grazie al bronzo nei 100 mt (con 16.17), preceduto da Simone Caldarera, Cristian Bonacina e davanti al suo compagno di scuderia Fabrizio Minerba (16.84). L’indomani Campus fa sua la gara degli 800 mt (2:52.57), e sulla stessa distanza, ma nella categoria T20, Simone Spano emoziona tutti con un bel terzo posto (2: 50.10). Per lui anche un sesto posto nei 100 mt (15.15) e un settimo nei 400 mt (1: 12.20).

L’altra medaglia è dell’ammirevole Roberto Felicino Musio: con il lancio del disco F36 produce un significativo 12.81 che gli vale la terza piazza.

Non c’era soltanto Simone da osservare attentamente, ma anche la new entry Massimo Salvau la cui classificazione è sfumata, cimentandosi comunque da NC con la velocità (100-200-400 T38). Corre i 100 mt in 16.61 giungendo terzo. Stessa posizione nei 200 (35.83) e 400 (1: 33.06).

Exit mobile version