LATTE DOLCE: DALL’ECCELLENZA ALLA SERIE D

La squadra sassarese ritrova la massima serie dilettantistica dopo due anni di assenza.

È stata un’annata agrodolce, quella appena trascorsa, per la Sassari calcistica: da un lato la grande delusione per il mancato ritorno della Torres tra i professionisti dopo un rovente spareggio con l’Olbia, che ha visto la formazione gallurese avere la meglio sull’avversaria con un goal di Mastinu al Vanni Sanna; dall’altro lato il gradito ritorno del Latte Dolce nella massima serie dilettantistica con due giornate di anticipo, grazie alla vittoria per 1 a 0 sul Selargius (retrocesso in Promozione dopo lo spareggio col Tonara).

In realtà l’esito del campionato appariva segnato da ormai molto tempo: la squadra sassarese ha infatti conosciuto una sola sconfitta nella stagione regolare (alla prima giornata contro il Calangianus) per poi inanellare la bellezza di 22 vittorie e 7 pareggi; un rullo compressore forte del miglior attacco del campionato (76 reti, di cui 21 del bomber Andrea Usai) ma soprattutto della miglior difesa che, con sole 20 reti subite, è stato uno dei segreti del successo di questa stagione. Alle avversarie sono rimaste le briciole: il San Teodoro ha concluso il campionato con ben 10 punti di distacco dalla capolista ma ha comunque ottenuto la promozione in serie D superando il Vigasio nei playoff di categoria; l’Atletico Uri si è invece dovuto accontentare del terzo posto dopo un testa a testa col San Teodoro, ma dopo quattro promozioni in altrettanti anni non si può che rendere omaggio ad una della realtà più interessanti del calcio isolano.

Nodo centrale del progetto Latte Dolce è stata l’attenzione verso il settore giovanile che ha sempre rappresentato il primo bacino da cui attingere per allestire la rosa; solidità societaria, scelte tecniche adeguate e forti motivazioni hanno fatto il resto. Ma c’è un altro aspetto che merita di essere considerato al di là del dato tecnico che, sebbene importante, non rende giustizia allo sforzo condotto dal Presidente Carlo Magli e la sua dirigenza: il successo del Latte Dolce, infatti, sa un po’ di rivincita di un quartiere troppo spesso abbandonato a se stesso, di una periferia che ha saputo attraverso il calcio dare ai suoi giovani dei valori su cui costruire un’identità personale e collettiva; perché il calcio, come tutto lo sport del resto, sa essere strumento funzionale a guidare le nuove generazioni verso un’educazione fatta di rispetto, solidarietà, amicizia. La vittoria della Coppa Disciplina, in questa direzione, deve essere motivo di vanto per la società e i suoi tifosi al pari delle vittorie ottenute sul campo. Tutte considerazioni che devono aver spinto il Sindaco Nicola Sanna e la sua Amministrazione a premiare squadra e dirigenti il 28 aprile, a Palazzo Ducale. In tale occasione sono emerse alcune problematiche che dovranno essere affrontate per la prossima stagione, prima fra tutte la questione stadio: quello attuale non è conforme ad ospitare partite di serie D ma il Comune si è impegnato, conformemente alle proprie possibilità economiche, a trovare soluzioni idonee che consentano l’adeguamento dello stadio attuale o la disponibilità a trovare spazi alternativi in città (quest’ultima ipotesi sembra quella maggiorente accreditata).

Questi i nomi della cavalcata vittoriosa del Latte Dolce verso la serie D: Andrea Chessa, Giacomo Cocco, Andrea Congiu, Giuseppe Daga, Simone De Mattia, Ivan Delrio, Gavino Depalmas, Roberto Dore, Leonardo Fideli, Marco Fois, Pierpaolo Garau, Stefano Mereu, Sebastiano Onali, Andrea Pala, Matteo Panzanelli, Francesco Panai, Carlo Piga, Luca Ruggiu, Luca Scognamillo, Stefano Serra e Andrea Usai. Ora starà a questi ragazzi e a Mister Paba dimostrare che quanto di buono visto nel Campionato di Eccellenza possa essere ripetuto anche nella massima serie dilettantistica; magari mettendo in difficoltà i cugini della Torres che dopo la cocente delusione per l’annata appena conclusa andranno alla ricerca del tanto agognato salto di categoria: un derby tutto sassarese dove agonismo e spettacolo non lasceranno delusi i simpatizzanti delle due compagini.

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