Era il 13 giugno del 1981: le speranze di 21 milioni di italiani, che da tre giorni seguivano in diretta sulla Rai a reti unificate i tentativi di recupero del bambino, si spengono insieme ad Alfredino Rampi, caduto in un pozzo artesiano profondo 80 metri e largo solo 30 centimetri.
Nelle campagne di Vermicino, nei pressi di Frascati, anche il Presidente della Repubblica, Sandro Pertini si era recato nella speranza di poter rivedere, come milioni di italiani, il bimbo uscire vivo da quel buco maledetto.
Martedì 11 e mercoledì 12 giugno Rai 1 trasmette, in prima visione e in prima serata, alle 21:30, la miniserie “Alfredino, una storia italiana”, che documenta la tragedia di Vermicino.
È la storia dell’incidente del piccolo Alfredo Rampi, e quel che ne seguì: per 48 ore i tentativi di salvare il bambino richiamarono, oltre a una gigantesca quanto sbalordita e impotente organizzazione di soccorsi, l’attenzione dell’informazione, della politica, e della gente comune di tutto il paese.
La Rai avrebbe documentato ininterrottamente le vicende di Vermicino, in una diretta tv passata alla storia del nostro paese.
In quattro puntate (due in onda oggi, altre due domani) il lavoro di Pontecorvo riesce a fare un’accuratissima ricostruzione storica di quei giorni, e a mettere in evidenza il fortissimo versante emotivo che colpì al cuore tutta l’Italia.
Anna Foglietta è precisa e coraggiosa nel prestarsi a interpretare Franca Rampi: i tanti italiani che in quei giorni s’incollarono al teleschermo non hanno mai dimenticato il volto e le parole di quella mamma.