Sul palco del Civico Teatro di Alghero arriva ISTÒS, tra cultura e identità della Sardegna, sabato 18 gennaio alle 20:30 per la rassegna “Teatri di Prima Necessità” a cura della compagnia Teatro d’Inverno. Nuovo allestimento per Tragodia Teatro di Mogoro che in collaborazione con L’Effimero Meraviglioso di Sinnai presenta lo spettacolo ispirato alla leggenda “Il cervo in ascolto” riportata da Salvatore Cambosu nel libro “Miele amaro”.
Uno spettacolo evocativo, multidisciplinare, fatto di gesti, danze e suoni, che narra in chiave allegorica la nascita della tessitura in Sardegna, un viaggio ideale che con le sue trame fatte di antichi saperi, tradizioni e territorio creano il filo conduttore della storia.
Una madre nel momento in cui apprende la notizia della morte del marito a caccia del cervo, mette al mondo tre figlie. Nel loro passaggio dall’infanzia, all’adolescenza fino alla maturità di donne intraprenderanno un percorso che le porterà a diffondere l’arte della tessitura e a vivere autonomamente e pienamente la loro vita. Nelle trame del grande immaginario telaio vengono tessute filastrocche, i giochi, i racconti della madre eternamente giovane, storie di fantasia, il sogno di un amore atteso e vagheggiato.
La regia è di Maria Assunta Calvisi sul testo rielaborato da Virginia Garau, le musiche originali sono di Rossella Faa, percussioni di Massimo Perra, la penna grafica che sottolinea le varie espressioni artistiche della tessitura di Carol Rollo, i costumi di Caterina Peddis.
Dopo una circuitazione regionale durante la quale ha riscosso grande apprezzamento, l’allestimento si prepara, sempre a gennaio al suo debutto internazionale a Berlino e Londra.
Parte da Alghero il tour sardo di Giobbe Covatta, in scena venerdì 24 gennaio alle ore 20:30 con lo spettacolo “6° | sei gradi”. Ancora una volta è un numero il titolo del suo nuovo spettacolo, dopo “7” (come i sette vizi capitali) e “30” (come gli articoli della carta dei diritti dell’uomo), tocca ora al numero “6″!
Anche in questo caso il numero ha un forte significato simbolico: 6° [sei gradi] rappresenta l’aumento in gradi centigradi della temperatura del nostro pianeta. Tutto ciò che vedremo nel corso dello spettacolo è collocato nel futuro in diversi periodi storici nei quali la temperatura media della terra aumenterà di un grado per volta fino a sei. I personaggi che vivranno queste epoche saranno i nostri discendenti (figli, nipoti o pronipoti che siano) ed avranno ereditato da noi il nostro patrimonio economico, sociale e culturale ma anche il mondo nello stato in cui glielo avremo lasciato.
Ma come sarà il mondo la cui temperatura media sarà più alta di un grado rispetto ad oggi? E quando i gradi saranno due? E quando saranno 6? Il grande comico napoletano se lo è chiesto, e con la partecipazione di Ugo Gangheri, si diverte ad immaginare le drammatiche e stravaganti invenzioni scientifiche, sociali e politiche, che metteremo a punto per far fronte ad una drammatica emergenza ambientale e sociale.
Ne emergeranno personaggi di grande verve comica indaffarati a realizzare all’ultimo momento quello che noi avremmo dovuto fare da anni, in uno spettacolo dove ironia e satira si accompagnano alla divulgazione scientifica su quelli che sono senza dubbio i grandi temi del nostro secolo: sostenibilità del Pianeta e di conseguenza delle sue popolazioni.
Un’occasione di divertimento ma anche di riflessione per un argomento così fondamentale per il nostro futuro.
Info e prenotazioni: Compagnia Teatro d’Inverno tel. 377 0916300 | 388 5721808; prevendita presso il botteghino del teatro: martedì, giovedì e sabato 10:00/12:30 e mercoledì e venerdì 18:00/20:00 (domenica e lunedì chiuso).