Domani sera a Gavoi il concerto dei Woodstore insieme all’Orchestra Jazz della Sardegna

Nel sagrato della chiesa di Nostra Signora D’Itria, con ingesso libero, l’appuntamento della XV edizione della rassegna internazionale CultureFestival

Woodstore Quintet & Orchestra Jazz della Sardegna

Woodstore Quintet & Orchestra Jazz della Sardegna

Dopo il successo di Marcus Miller al Teatro Lirico di Cagliari venerdì scorso, la rassegna CultureFestival fondata e diretta da Simone Pittau si trasferisce a Gavoi nell’ampio e suggestivo sagrato della chiesa di Nostra Signora d’Itria: è qui che venerdì 29 luglio alle ore 21:30 si esibiranno il Woodstore Quintet e l’Orchestra Jazz della Sardegna con un nuovo e importante progetto. L’ingresso è libero.

Si tratta di una produzione originale ABNO (Associazione Blue Note Orchestra) che dopo anni di assenza vede il ritorno sul palcoscenico del Woodstore Quintet, ovvero della formazione sarda nata nel 2001 e composta da Massimo Carboni al sax tenore, Mariano Tedde al pianoforte, Paolo Spanu al contrabbasso e Gianni Filindeu alla batteria, più il trombettista finlandese Tero Saarti.

Cuore del concerto saranno i brani del Woodstore Quintet tra cui Riccardo, Shark e Tim’s Theme di Tedde, Up di Filindeu, Alma di Spanu e The Red Lane di Carboni, arrangiati da Luigi Giannatempo per l’Orchestra Jazz della Sardegna diretti da Gavino Mele.

Originalità nelle composizioni e nell’interpretazione sono il tratto distintivo di Woodstore, inteso come laboratorio musicale che trae linfa dalla creatività dei singoli componenti e dalle loro esperienze al fianco di nomi illustri del jazz. Il risultato è una sintesi musicale in cui convivono varietà armonica, scrittura e improvvisazione grazie anche al contributo della OJS che vanta anch’essa una serie di importanti collaborazioni con artisti del calibro di Maria Pia De Vito, Mario Biondi, Tim Hagans, Tom Kirkpatrick, Andy Gravish, Eric Vloeimans, Paolo Fresu e Flavio Boltro.

La formazione sarda ha collezionato nel tempo numerosi premi e riconoscimenti internazionali e ha pubblicato lavori discografici e suonato in numerosi festival in Italia, Francia e Inghilterra. Il secondo album, 41st Parallel (2005), è fra i migliori 50 cd dell’anno secondo il quotidiano inglese “The Indipendent”.

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