Kidburn: ho tanta voglia di Ottanta

C’è da lavorare. C’è da essere seri. C’è da essere adulti. E si è adulti solo se responsabili, sicuri, un po’ induriti.

Fa strano pensarsi cresciuti se ancora si seguono le emozioni. Se si sorride in un parco, se ancora ci si abbraccia, se si hanno dubbi.

Eppure dentro ogni adulto, nascosta tra le mille cose da fare, c’è un’innocenza a cui batte forte il cuore quando incrocia uno sguardo, che si sente smarrita in cerca della propria strada, che cerca il coraggio per difendere le proprie idee.

Ce lo racconta Kidburn con la sua ultima produzione musicale “Three”, connubio di energia luminosa e voce morbida dalle sonorità inarrestabili degli Anni ’80. Rilasciato a giugno 2019 su tutte le piattaforme digitali in free streaming (Spotify, SoundCloud, YouTube, Bandcamp, Facebook, Instagram, Deezer, iTunes, AppleMusic, Amazon) già spopola sui mercati esteri. In Italia è una piccola perla segnalata tra gli appassionati del genere Synthwave, del quale Kidburn è un fedele percorritore. “Il ragazzino che brucia è un richiamo all’ardore generato dall’infanzia, momento cruciale e fondamentale dove la musica è entrata a far parte inesorabilmente del mio DNA” ci spiega. “Da qui la scelta spontanea e non generata da logiche di tendenza dell’utilizzo di suoni che richiamano fortemente gli Anni 80. Una scelta artistica determinata dalla voglia di trascrivere in musica i momenti più spensierati, liberi e potenti, della mia vita artistica. Molti la chiamano 80’s nostalgia, in realtà per me è solo il vestito migliore con cui far sfilare le mie creazioni.”

La paternità del progetto è tutta sua: classe 1984, cantautore, polistrumentista e produttore sassarese, prima di dedicarsi al progetto solista è stato protagonista di parecchie collaborazioni con voce e chitarra: questo probabilmente gli ha permesso di farsi un nome nel genere così da impegnarsi in un progetto più articolato. Per gli appassionati è facile rendersi conto che l’home recording non inficia il risultato, tanto che il singolo “Alone” a giugno si è piazzato trentesimo nella Top 100 Greece iTunes. L’Italia ancora sembra non essere pronta a riportare la Synthwave sulla cresta dell’onda, tuttavia il recente revival veicolato da serie come Stranger Things potrebbe essere il preludio di un’esplosione futura. Già la scorsa stagione sulle passerelle si è avuto il ritorno di volant e stivaletti, e sarebbe naturale assistere a un riaffermarsi degli 80s a trecentosessanta gradi. Imposizione calata dall’alto dei media? Difficile a dirsi: viene da chiedersi se le persone abbiano davvero voglia di Ottanta. Dalla nostra, possiamo dire che l’ascolto di Three di Kidburn non è passato senza colpo ferire: vi sfido a mettere play e non ritrovarvi davanti allo specchio mentre ballate e cantate dentro una spazzola, perché, come lui stesso ci ricorda, è una musica che brucia grazie all’ardore dell’infanzia, spensierata, libera, illimitata, sognante, incorruttibile, ed a volte lasciarsi andare è l’unica cosa che conta.

Exit mobile version