Salmo contro la censura di Instagram: “L’arte è da buttare, non c’è più libera espressione”

Il rapper sardo attacca la piattaforma per avergli limitato la condivisione del nuovo brano “Non mi riconosco”

Salmo

Da venerdì scorso Salmo è tornato su tutte le piattaforme con “Non mi riconosco”, il nuovo brano di Mace che lo vede protagonista di un duetto con centomilacarie. Il rapper, però, ha pubblicato uno sfogo su Instagram proprio contro la piattaforma, colpevole di censurare il singolo ogni volta che prova a condividerlo.

«Già la musica è quasi completamente gratis perché dovete sapere che le piattaforme di streaming non ci pagano un cazzo. Non ci danno niente, pochissimo», spiega in un video condiviso sul suo profilo. «Non posso neanche postare su Instagram le canzoni che ho fatto, che abbiamo fatto, per più di 29 secondi. Non si sa il perché. Se tu lo posti per 30 secondi ti buttano giù la canzone. Ma la canzone l’ho fatta io. Neanche se ti mettono in whitelist, ma non più di 29 secondi», continua l’artista sardo.

Salmo affonda: «Poi devi stare a quello che dici nelle canzoni, alle foto che posti ai video che fai se no ti bloccano. L’arte è da buttare non c’è più libera espressione. Da quanto mi sono incazzato mi è cresciuta la barba». E in conclusione, il 39enne di Olbia chiude con una bestemmia che Instagram, però, non censura.

Al secolo Maurizio Pisciouttu, Salmo aveva già fatto un’uscita simile nelle storie, con tanto di fermo immagine del video bloccato commentato con una bestemmia: «Su Insta continuano a buttare giù il video della canzone “Non mi riconosco”. Mi sembra assurdo. Ho chiesto a chi di dovere di risolvere la situazione ma vedo che non è cambiato nulla. Island Records (l’etichetta di Mace, ndr) mi dai una mano?». Tra i commenti anche quello di Morgan, il quale scrive al collega: «Bravo».

Fonte Agenzia DIRE.it

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