“Librerie Musicali”: il racconto sonoro dei Dancefloor Stompers che fa pestare i piedi

Un uomo su un’Alfa Romeo Giulia tiene tra le mani la foto invecchiata di una donna.

La abbandona sul sedile, scende e si incammina di spalle verso un night; la giacca morbida ondeggia a ogni passo.

Stacco.

Interno notte. Fa caldo.

Una bionda elegante coi capelli tirati su sta affacciata al balcone; un ciondolo d’oro le accarezza la pelle. Lui la raggiunge e lei gli si stringe contro. Un’ombra si muove sui tetti: qualcuno li sta osservando. Lui non è tranquillo; il suo passato gli dice che qualcosa andrà storto, ma la cinge e la bacia ugualmente.

Uno sparo frantuma il vaso delle strelitzie in fiore: aveva ragione, qualcuno lo sta braccando.

Per gli esperti del genere sarà facile continuare la narrazione.

Ancora più facile sarà scrivere ascoltando l’ultimo album dei Dancefloor Stompers “Librerie Musicali”, rilasciato nel dicembre 2018 dall’etichetta romana Four Flies Records.

Favolosa band cagliaritana nata nel 2009, gli Stompers vantano una carriera decennale nella composizione soul-jazz e R&B con sonorità funk e Hammond sound, e dopo i parecchi cambi di formazione oggi li riconosciamo in Gianmarco Diana (basso), Andrea Schirru (tastiere), Frank Stara (batteria) e Danilo Salis (chitarre). Nell’album l’aderenza ai 70’s è stata magistralmente raggiunta con l’utilizzo delle tecniche di registrazione dell’epoca, ovvero lunghe prese dirette, microfoni a condensatore, pochi overdub (sovraincisioni), ci spiega Diana; un’opzione rischiosa (preferita anche grazie all’apporto del Solid Twin Studio di Cagliari) se si pensa che nel progetto sono coinvolti circa trenta musicisti compresi gli orchestrali del Conservatorio di Cagliari: fiati, percussioni, chitarra baritona, armonica a bocca, chitarra 12 corde, strumenti antichi, orchestra d’archi, coro e voci soprano.

Abbiamo semplicemente assecondato la nostra vena di compositori per le immagini realizzando un album che si articola come la soundtrack per un film che non è ancora stato scritto, ci svela Diana. Ed il risultato è eccellente: il disco richiama la grande stagione dei film di serie B a sfondo criminale in maniera coerente e non stereotipata, calibrando ad ogni brano il mood di base proprio come una colonna sonora caratterizza una scena al pari dell’inquadratura o l’uso della fotografia.

Gli Stompers inoltre sono sempre stati inclini alla sonorizzazione di immagini: i nostri brani fanno parte del catalogo musicale Flippermusic, specializzato in musica per radio, tv, pubblicità; i concerti e gli spettacoli teatrali rimangono il clou dell’attività della band, tanto che hanno ripetutamente preso parte al Festival letterario Marina Cafè Noir di Cagliari per musicare dei reading, oltre ad aver collaborato a un progetto di teatro e musica coi sassaresi Apollo Beat.

Per avere un assaggio del loro sound è sufficiente visitare la pagina Facebook @thedancefloorstompers da cui ricavare ulteriori coordinate e info sulla seconda tiratura del vinile in cui la grafica di copertina del cagliaritano INKline trova giusta espressione. Per muoverci sulle loro note, aspettiamo con ansia i live previsti in formazione allargata su tutto il territorio nazionale. A presto!

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