«Umanità e pianeta Terra come Paolo e Francesca
Nei gironi Danteschi
Negli Occhi, ciò che rende appetibile questa Società
Wasabi
E tu, di cosa parli quando parli di amore?!
Stay D.»
“Wasabi” è un singolo estratto dall’EP “Io Senza Me” di Joe D., uscito ufficialmente ad aprile 2020 in piena pandemia. Un anno e mezzo più tardi ecco che le sue parole hanno finalmente occasione di prendere nuova vita sotto forma di immagini. In questo videoclip ci racconta le sue visioni e sensazioni di una vita che improvvisamente si è fermata e scissa lasciandolo, come il titolo dell’EP lascia intendere, “Lui senza Sé”.
Il videoclip illustra uno dei capitoli di questo racconto lungo quattro tracce. Realizzato insieme a Corrado Perria, artista sardo noto per aver lavorato, fra gli altri, per il collettivo di produzione video Gallo Films, per il marchio di vestiario “Doomsday” e tanti altri lavori con importanti artisti italiani – tra cui En?gma, Nitro e Salmo – questo video è denso e ricco di chiavi di lettura, tutte da scoprire e interpretare.
Quali sono state le immagini e le sensazioni da cui è scaturito questo brano?
«Principalmente ho pensato al rapporto fra Umanità e pianeta Terra come esempio nel quale la società cerca di autoreprimersi, generando una sorta di pentola a pressione che porta inevitabilmente ad un risultato più brutale, come quello che Madre Natura ci mostra. Questo tratto viene infatti mostrato nel video attraverso le scene delle bestie selvagge. Una brutalità che però risulta alienante e inutile paragonata alla sopravvivenza, e per addolcire la pillola ci si mette le mani davanti agli occhi.
Potremmo prendere l’esempio di Paolo e Francesca, raccontati da Dante nella sua Divina Commedia, testo estremamente significativo e continua fonte di ispirazione per il cantautore, che rivestendosi di amore vivono il loro inferno, in un girone dantesco in cui ci si abbraccia, ustionandosi nel trauma. Il testo del brano è quindi un racconto di un amore tossico».
Parlando del titolo, perché proprio Wasabi?
«Perché pur essendo anche un buon condimento, se lo si mette negli occhi brucia. Questa sua duplice valenza ci ricorda che la nostra natura animale ci spinge anche a soffrire o fare del male, ma può essere anche molto buona se saputa dosare, in modo da riuscire a viversi un mondo meno grigio senza alienarsi dalla realtà».
Il brano, insomma, non vuole rappresentare una sentenza, ma solo un richiamo a ciò che ci sta davanti agli occhi ma non vediamo. Un po’ come l’amore. Quest’ultima è un’altra analogia che ci aiuta a capire il concetto raccontato da Joe D.
