“Ci vuole orecchio”: domani sera ad Alghero Elio canta e racconta Enzo Jannacci

Appuntamento alle 20:30 al Teatro Civico: sul palco assieme all’istrionico artista milanese cinque musicisti, i suoi stravaganti compagni di viaggio, a formare una bizzarra carovana sonora

Elio "Ci vuole orecchio" 📷 Gabriele Al-Khrisha

📷 Gabriele Al-Khrisha

Domani, martedì 21 dicembre, al Teatro Civico di Alghero alle 20:30 andrà in scena lo spettacolo “Ci vuole orecchio” Elio canta Jannacci

Enzo Jannacci, il poetastro come amava definirsi, è stato il cantautore più eccentrico e personale della storia della canzone italiana, in grado di intrecciare temi e stili apparentemente inconciliabili: allegria e tristezza, tragedia e farsa, gioia e malinconia. E ogni volta il suo sguardo, poetico e bizzarro, è riuscito a spiazzare, a stupire: popolare e anticonformista contemporaneamente.

Jannacci è anche l’artista che meglio di chiunque altro ha saputo raccontare la Milano delle periferie degli anni ‘60 e ‘70, trasfigurandola in una sorta di teatro dell’assurdo realissimo e toccante, dove agiscono miriadi di personaggi picareschi e borderline, ai confini del surreale. “Roba minima”, diceva Jannacci: barboni, tossici, prostitute coi calzett de seda, ma anche cani coi capelli o telegrafisti dal cuore urgente.

Un Buster Keaton della canzone, nato dalle parti di Lambrate, che verrà rivisitato, reinterpretato e “ricantato” da Elio. Sul palco, nella coloratissima scenografia disegnata da Giorgio Gallione, troveremo assieme a Elio cinque musicisti, i suoi stravaganti compagni di viaggio, che formeranno un’insolita e bizzarra carovana sonora: Seby Burgio al pianoforte, Martino Malacrida alla batteria, Pietro Martinelli al basso e contrabbasso, Sophia Tomelleri al sassofono, Giulio Tullio al trombone. A loro toccherà il compito di accompagnare lo scoppiettante confronto tra due saltimbanchi della musica alle prese con un repertorio umano e musicale sconfinato e irripetibile, arricchito da scritti e pensieri di compagni di strada, reali o ideali, di “schizzo” Jannacci. Da Umberto Eco a Dario Fo, da Francesco Piccolo a Marco Presta, a Michele Serra.

Uno spettacolo giocoso e profondo perché “chi non ride non è una persona seria”.

Per curiosità e contatti, attive le pagine social “Alghero Turismo”. Tutte le informazioni: 349 8024059 | Botteghino Torre San Giovanni, tutti i giorni dalle ore 16:30 alle ore 20:00. Accesso agli eventi con Super Green Pass. Il programma completo degli eventi inseriti nel ricco cartellone del Cap d’Any è disponibile sul sito dedicato https://capdany.algheroturismo.eu/.

NOTE DI ELIO

“Ci vuole orecchio” non è un omaggio, ma una ricostruzione di quel suo mondo di nonsense, comico e struggente (…)

È un viaggio dentro le epoche di Jannacci, perché non è stato sempre uguale: tra i brani c’è La luna è una lampadina, L’Armando, El purtava i scarp del tennis, canzoni che rido mentre le canto. Ne farò alcune snobbate, Parlare con i limoni, Quando il sipario calerà. Perché c’è Jannacci comico e quello che ti spezza il cuore di Vincenzina o Giovanni telegrafista, risate e drammi. Come è la vita: imperfetta. E nessuno meglio di chi abita nel nostro paese lo sa.

(…)

Una volta ci siamo incrociati negli studi Rai. Lui ha bofonchiato qualcosa, io pure, lui non ha capito, io nemmeno. Sono un timido. Mai avrei avuto il coraggio di dirgli “sono un tuo fan”. Questo è il solo contatto che ho avuto con Enzo Jannacci. (…) Ma una curiosità c’è: mio papà era stato suo compagno di classe, me ne parlava, me lo faceva ascoltare e mi faceva già ridere. Da adulto mi ha affascinato la dignità del comico che ha portato nella canzone d’autore e lo stile surreale della sua risata, che poi era il clima del Derby, il cabaret di Milano, che per ragioni anagrafiche ho mancato. Col senno di poi rimpiango di non avere avuto dieci anni di più: gli anni 70, dilaniati dal terrorismo, sul piano artistico sono stati tra i più liberi e rivoluzionari. In quegli anni ci sono tutti i miei dèi, uno di questi è proprio Enzo Jannacci.

(dall’intervista ad Anna Bandettini, su Repubblica)

In occasione dello spettacolo “Ci vuole orecchio – Elio canta e recita Enzo Jannacci”, sarà possibile sostenere l’associazione di volontariato “Il Mio Amico Speciale” attraverso l’acquisto dei libri “Lo specchio di Lorenzo. Una storia di amicizia e autismo” di Gabriele Clima e Sarah Khoury, con prefazione di Elio (Ed. Il Battello a Vapore 2021) e “Io ti aspetto. Il racconto di una mamma, di una famiglia e dello spettro autistico” di Doriana Caria (Ed. Il Coscile 2019).

L’associazione “Il mio amico speciale”, nata ad Alghero nel 2019, si impegna a diffondere consapevolezza sullo spettro autistico organizzando attività e iniziative rivolte a tutta la comunità e finalizzate all’inclusione sociale di bambini e ragazzi con autismo. Appuntamento a partire dalle 19:00 nell’ingresso del Teatro Civico di Alghero: insieme alla libreria Cyrano Libri Vino e Svago, che si occuperà della vendita e della promozione dei libri, sarà presente l’autrice e la presidentessa dell’associazione, Doriana Caria, a cui si unirà per un saluto Elio, prima dell’inizio dello spettacolo.

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