Raffaele Renda, giovane cantante calabrese, classe 2000, è riuscito a farsi conoscere e apprezzare dal grande pubblico grazie alla sua partecipazione ad Amici di Maria De Filippi, il celebre talent show di Canale 5, giunto quest’anno alla ventesima edizione.
Una vita, quella di Raffaele, caratterizzata da una grande passione per la musica fin dall’infanzia: “Penso che la musica ci sia sempre stata nella mia vita, i miei mi raccontano che già da piccolo non perdevo occasione per cantare, anche con un cucchiaio. Ma la vera passione è nata quando avevo 8 o 9 anni, guardando in tv, sul canale MTV, i video degli artisti di allora. Quel mondo, fatto di performance vocali e scenografie magnifiche, mi affascinava e io, sognando già in grande, cercavo di capire come poter diventare come loro”.
Raffaele inizia a mettersi in gioco fin da bambino partecipando a vari concorsi provinciali e regionali, ottenendo i primi consensi e decidendo così di studiare canto in una scuola calabrese: “Ho continuato a studiare in quella scuola anche per tutta la mia adolescenza, con la mia vocal coach si è instaurata negli anni una vera amicizia e questo è stato un altro regalo che mi ha fatto la musica”.
La prima grande soddisfazione per il cantante arriva nel 2018 quando partecipa alla prima edizione del programma Sanremo Young, condotto da Antonella Clerici su Rai1: “È stata una bellissima esperienza, – racconta Raffaele – mi iscrissi per caso, dopo aver visto l’annuncio su internet. Mi presero in considerazione e partecipai al programma arrivando fino alla finale, conquistando il secondo posto. Cantare al Teatro Ariston di Sanremo, che è il palco che rappresenta l’eccellenza per un cantante, è stato molto importante, oltre che una vera palestra che mi ha aiutato ad affrontare poi quella di Amici”.
Il 14 novembre 2020, dopo aver superato tutti i casting, il giovane artista, presentandosi con un suo brano inedito, “Il sole alle finestre”, conquista l’ambito banco nella scuola di Amici grazie al giudizio positivo di Anna Pettinelli e Arisa, quest’ultima scelta da Raffaele come insegnante di canto, e nonostante il parere non favorevole di Rudy Zerbi da cui, durante il programma, ha continuato a ricevere diverse critiche: “Io sono una persona che accetta le critiche, – afferma Raffaele – amo mettermi in gioco, smussare un po’ i miei angoli per crescere e imparare. Certo, alcune volte è stato difficile, ma ho cercato di mantenere comunque il sorriso, del resto non si può piacere a tutti, così ho tratto il meglio anche da quella situazione per poter migliorare ancora di più”.
Il cantante, nel mese di marzo, conquista la maglia del Serale di Amici ’20, entrando a far parte della squadra di Arisa e Lorella Cuccarini e riuscendo ad arrivare, una sfida dopo l’altra, fino alla sesta puntata. Qui dimostra di avere anche un grande talento per la scrittura: “Ho cantato altri inediti che ho scritto nel corso del programma come Senza love, Tasto reset e Focu meu, che ho presentato nell’ultima puntata e che rappresenta le mie radici, ma tengo tanto anche a Sette vite, pur non avendolo scritto io”.
Il bilancio dell’esperienza di Raffaele nel talent show è assolutamente positivo, come sostiene lui stesso: “Ho imparato veramente tanto, sapevo che era una scuola di alto perfezionamento ma non credevo fino a questo livello. Ho potuto curare ogni aspetto delle mie performances, mettendomi alla prova anche nel ballo, migliorando la mia presenza sul palco. È un’avventura che, se potessi, rifarei assolutamente e che consiglio. Mi sento un artista diverso, cresciuto. Porterò questa esperienza sempre con me”.
Il singolo con cui Raffaele è riuscito a conquistare il prezioso banco ad Amici, “Il sole alle finestre”, dal 7 maggio è in rotazione radiofonica ed è per lui carico di significato: “È stranissimo sentire un proprio brano in radio, è un’emozione unica. Mi piace definire questo brano come un inno di speranza perché è una sorta di sfogo dopo un momento buio della mia vita. Capita a tutti quanti di trovarsi, a volte, come ad un punto di non ritorno, di avere voglia di mollare, ma sono arrivato alla consapevolezza che siamo noi i padroni del nostro destino, che dobbiamo trovare la forza per rialzarci, senza dare troppo peso alle parole degli altri, cercando di vedere la luce in fondo al tunnel. Anche se ho scritto questa canzone in un momento diverso e parlo di una storia diversa, è contestualizzabile al momento che stiamo vivendo. Vedere le interpretazioni che gli danno le persone che lo ascoltano, modificando la mia storia in base alla loro storia, credo sia la cosa più bella”. Ma tutto questo non è che l’inizio per Raffaele che, di sogni nel cassetto e progetti da realizzare, ne ha davvero tanti: “Mi piacerebbe concentrarmi su una carriera da performer, credo che sarebbe bello portare questo modo di fare spettacolo anche in Italia, dove non è ancora molto diffusa la figura del cantante che sappia anche ballare, quindi vorrei studiare ballo per approfondire questo aspetto e sogno, inoltre, di tornare a Sanremo, magari da big. Nel futuro più prossimo ci saranno tante belle novità perché tra poco uscirà il mio EP e spero di andare in tour quest’estate, coronavirus permettendo, in modo da poter rivedere tutte le persone che mi sostengono. Non vedo l’ora che succeda”.