Quattordici appuntamenti in tre giorni: da domani a domenica si chiude a Castelsardo la XXII edizione del festival “Musica sulle Bocche”

Tra gli ospiti di livello internazionale: i norvegesi Nils Petter Molvaer e Trygve Seim, la violoncellista austriaca Christina Ruf e l'inglese Alexander Hawkins (in duo con Roberto Ottaviano)

Quattordici appuntamenti in tre giorni, quasi un festival nel festival per chiudere nell’incantevole scenario di Castelsardo la ventiduesima edizione di “Musica sulle Bocche”.

Da domani, venerdì 19, a domenica 21 agosto nella magnifica rocca medievale dei Doria saranno tanti gli ospiti di livello internazionale: dai norvegesi Nils Petter Molvaer e Trygve Seim alla violoncellista austriaca Christina Ruf, dall’inglese Alexander Hawkins (in duo con Roberto Ottaviano) fino al pianista Fabio Giachino che domenica sarà protagonista del tradizionale concerto all’alba, senza dimenticare il progetto Mystic Geography con Enzo Favata, Marcello Peghin e Luciana Elizondo, il solo del contrabbassista Salvatore Maltana, la sperimentazione dei Satoyama e l’ironia di Stefano Nosei. Spazio anche alla tradizione, con l’esibizione all’alba nelle vie del centro storico del Coro a cuncordu di Cheremule e dei Tumbarinos di Gavoi, ai giovani talenti sardi del jazz che saranno protagonisti di una jam session, e alla Electronic Night con il dj Alessandro Adorna. Un cartellone fittissimo, arricchito venerdì dalla presentazione del romanzo di Meggie S. Lorelli “The human show”.

I biglietti per i concerti si possono acquistare al botteghino prima del concerto ma anche sul sito del festival musicasullebocche.it, che offrirà in tempo reale le informazioni sugli spettacoli, così come le pagine social del festival.

Il programma a Castelsardo di Musica sulle Bocche si apre domani alle 18:30 in vicolo Maddalena con l’esibizione della violoncellista austriaca Christina Ruf. La sua è una musica che non ama né definizioni né confini, perché quella che compone e suona è frutto di tecniche esecutive alternative, con pedali d’effetto e uno speciale strumento per provare ad allontanarsi dai cliché associati al violoncello e dal ruolo che lo strumento ha assunto nella musica contemporanea moderna.

Alle 19:30 in piazza della Misericordia salgono sul palco il sassofonista barese Roberto Ottaviano e il pianista inglese Alexander Hawkins. “From Africa to the eternity” è il titolo del loro progetto musicale, in cui standard e composizioni originali che risentono delle rispettive e condivise esperienze con musicisti africani, americani ed europei, si alternano in un flusso che è dominato dal magistrale interplay fra due menti musicali sofisticate e poetiche. 

Sempre in piazza della Misericordia, alle 20:30 sarà presentato Il romanzo di Maggie S. Lorelli “The human show edito da Castelvecchi una riflessione sul mondo virtuale, in cui, in nome dell’affermazione personale, si perde il senso delle relazioni autentiche. Dialogherà con l’autrice (docente, scrittrice, giornalista e musicista. Si divide tra scrittura, l’impegno giornalistici e l’attività concertistica come pianista) il giornalista Giampaolo Cassitta.

Il programma di venerdì 19 toccherà il suo apice alle 21:15 nella terrazza della Sala XI del Museo dell’intreccio mediterraneo con uno dei grandi concerti in programma a Musica sulle Bocche 2022: quello del Nils Petter Molvaer Trio. Precursore di un genere elettroacustico che tanto seguito ha avuto poi in tutto il mondo, e per questo divenuto una delle figure più importanti del jazz europeo, il trombettista norvegese proporrà il suo personale percorso di ricerca, mescolando jazz, rock, elettronica, hip hop e altre sonorità, potendo contare anche sul chitarrista Eivind Aarset, capace di muoversi efficacemente dal pop all’avanguardia e che con Molvaer vanta una lunga collaborazione, e sul batterista svizzero Samuel Rohrer.

L’ultimo appuntamento della giornata è quello con i giovani talenti del jazz sardo, e il Paolo Cora project, dalle 22:30 in piazza Pianedda per una appassionante jam session.

Quella di sabato 20 agosto sarà una giornata ricca di musica ed emozioni, con ben sei appuntamenti che accompagneranno gli spettatori dall’alba fino a notte inoltrata. Si parte infatti alle 06:00 nelle vie del castello medievale con il concerto all’alba del coro Su Cuncordu di Cheremule. Nato nel 2013 con l’obiettivo di preservare la tradizione di questo piccolo centro del Meilogu, il coro riproporrà i canti liturgici in sardo e in latino, recuperati grazie a registrazioni di vecchia data effettuate dello studioso Pietro Sassu e riportati a nuova vita con contributo delle preziose testimonianze dirette degli anziani del paese. 

Il programma serale si apre alle 18:00, in vicolo Maddalena, con il contrabbassista Salvatore Maltana che presenterà il suo lavoro “Matìs”, dove la musica di ispirazione indiana, il jazz, il calipso, i ritmi africani, l’improvvisazione radicale vengono combinati sapientemente in undici brani tra scrittura ed improvvisazione, nel segno delle sfumature (è infatti questo i significato della parola catalana che dà il nome al progetto).

Alle 19:00 si torna alle tradizioni popolari perché le vie del centro saranno inondate di ritmi e di festa dai Tumbarinos di Gavoi. Uno spettacolo unico nel suo genere che coinvolgerà il pubblico di Castelsardo.

“E se James Taylor fosse un jazzista?”: la domanda suonerebbe un po’ strana se non fosse che a proporcela è Stefano Nosei, noto ormai da molti anni nel mondo del cabaret e della comicità musicale. Alle 19:30 in piazza della Misericordia, accompagnato alla chitarra da Marcello Peghin, proporrà uno spettacolo in cui dichiarerà il suo grande amore musicale per il songwriter americano.

La giornata di sabato 20 agosto continuerà alle 21:15 nella terrazza della Sala XI del Museo dell’intreccio mediterraneo con un altro grande evento: il concerto del Trygve Seim Quartet. Questo sassofonista norvegese è la voce del nord, grande erede di quella tradizione che in Italia è stata fatta conoscere dal grande Jan Garbarek. Il suono del suo strumento è infatti cristallino ed evocativo, capace di lunghi sviluppi melodici ma anche di eccezionali assoli. A capo di un quartetto di cui fanno parte anche Kristjan Randalu al piano, Mats Eilertsen al contrabbasso e Markku Ounaskari alla batteria, a Musica sulle Bocche Trygve Seim presenterà il suo ultimo lavoro “Helsinki songs”, pubblicato nel 2018 dalla prestigiosa ECM.

Il ricco calendario della giornata di sabato 20, si chiuderà con il dj set della Electronic Night, a partire dalle 22:30 nella scalinata storica verso il castello e a cura di Alessandro Adorna.

Domenica 21 agosto l’ultima giornata della ventiduesima edizione del festival si aprirà alle 06:00 con il tradizionale concerto all’alba. A esibirsi nel prato degli spalti Manganella, di fronte alla bellezza delle Bocche di Bonifacio e per un concerto che inizierà illuminata dalle stelle e si concluderà con il sorgere del sole, sarà il pianista Fabio Giachino. Considerato tra i talenti più interessanti della sua generazione, il musicista presenterà il suo ultimo lavoro “Limitless”.

Il programma serale di domenica 21 si aprirà alle 19:00 in piazza della Misericordia con l’esibizione dei Satoyama. Una profonda ricerca di un suono e di uno stile riconoscibile contraddistingue al meglio questo gruppo che dal 2013 si dedica alla creazione di musica originale profondamente immaginifica e onirica. La volontà di comunicare le urgenze della terra è sempre stata al centro della musica di Luca Benedetto (tromba e tastiera), Christian Russano (chitarre ed elettronica), Marco Bellafiore (contrabbasso ed elettronica) e Gabriele Luttino (batteria, glockenspiel ed elettronica).

La ventiduesima edizione del Festival si chiuderà con Mystic Geography, un progettooriginale nato lo scorso anno da una residenza artistica prodotta da Musica sulle Bocche e dedicato al tema del misticismo. Alle 21:15, nella terrazza della Sala XI, il trio composto dal sassofonista e compositore Enzo Favata, dalla musicista argentina Luciana Elizondo alla viola da gamba e alla voce, e dal raffinato chitarrista Marcello Peghin, affronterà questo viaggio tra la musica del Cinquecento e le sonorità contemporanee.

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