Me’Ta Quartet Reloaded sul palco di Insulæ Lab

Venerdì a Berchidda il quartetto formato da Antonello Salis, Sandro Satta, Riccardo Lay e Fabrizio Sferra si esibirà a distanza di vent’anni dall’ultimo concerto e festeggerà i 50 anni di carriera di Antonello Salis

Me'Ta Quartet Reloaded. ? Leo Dp

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Insulae Lab – direzione artistica di Paolo Fresu -ha deciso di stupire. Stupire nel suo essere motore di scoperta, opportunità e produzione artistica. Stupire perché nell’aprile di questa sua seconda stagione ha scelto di far fiorire e mostrare sul palcoscenico di Berchidda (Teatro Cinema Santa Croce) un fiore unico e rarissimo, perché capace di rivelarsi allo sguardo soltanto a cadenza ventennale fondendo al contempo la storia al presente.

Un fiore che porta orgogliosamente il nome di Me’Ta Quartet Reloaded. A distanza di 20 anni (!) dall’ultima esibizione Antonello Salis (piano e fisarmonica), Sandro Satta (sax alto), Riccardo Lay (contrabbasso e voce) e Fabrizio Sferra (batteria) venerdì 21 aprile (ore 21:00) saliranno sul palcoscenico berchiddese per dare forma e note ad uno degli eventi più attesi dell’intero calendario del progetto Insulae Lab e ricevere l’applauso e il virtuale ma possente abbraccio del grande pubblico.

Un evento speciale quello organizzato nel quadro degli appuntamenti messi in calendario dal Centro di Produzione del Jazz e della Creatività Artistica delle isole del Mediterraneo. Ricorrenze speciali, dato che oltre alla reunion reloaded si festeggiano anche i 50 anni di carriera Antonello Salis. Una giornata speciale, che comincerà al mattino con la conferenza stampa di presentazione della XXXVI edizione del Time in Jazz, festival diretto da Paolo Fresu che nel 2023 si presenta nel segno di Futura, titolo che rimanda all’indimenticabile Lucio Dalla.

Me’Ta Quartet nasce come estensione del gruppo jazz progressive “Cadmo” fondato da Salis Lay e Paliano, formazione cult anni ’70. Dopo lo scioglimento del trio, Antonello Salis e Riccardo Lay danno prima vita al “Gra” con Sandro Satta e il compianto trombonista Danilo Terenzi, poi al “Me’Ta”: a inizio anni ’90, dopo varie esperienze individuali, il rinomato quartetto si consolida aggiungendo Fabrizio Sferra alla batteria. Partecipano a numerosi festival italiani ed europei. 

La loro musica racchiude varie tendenze e linguaggi musicali, dalle melodie ancestrali alla contemporanea, dalla musica etnica a ciò che confluisce nel grande cerchio del jazz. Da questo incontro nasce “Sintesi” (Via Veneto Jazz), cd che rappresenta l’unica testimonianza discografica del quartetto. Il Me’Ta Quartet si contraddistingue per la progressiva trasformazione, la storia, le leggende raccontate in musica, l’estemporaneità, la diversità – in sostanza – come tema di fusione che lega i musicisti. L’interpretazione di una libertà che diventa assoluta, mai un quadro fisso: uno stato d’animo che unisce tutti in una composizione e interpretazione attuale perché ogni concerto è una nuova vita.

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