Grande successo al Teatro Verdi per le serate conclusive della 18ª edizione di “Scrivere in Jazz”

Due serate di grande musica e omaggi a Luigi Lai e Giorgio Gaslini. Tobias Hoffmann, Francesco Spinazza e Marco Borella vincono il concorso internazionale di composizione ed arrangiamento per orchestra jazz

L'Orchestra Jazz della Sardegna con Francesca Corrias e Massimiliano Medda

Due giornate di grande musica al Teatro Verdi di Sassari per la diciottesima edizione del concorso “Scrivere in Jazz” organizzato dall’Associazione Blue Note Orchestra/Orchestra Jazz della Sardegna.

Le serate conclusive presentate dalla giornalista Rachele Falchi hanno catalizzato l’attenzione di un folto pubblico che ha seguito con grande interesse l’esecuzione delle composizioni finaliste.

La prima serata ha visto sul palco in una generosa acclamata performance il Maestro Luigi Lai, launeddista di San Vito noto negli ambienti dell’etnomusicologia di tutto il mondo. Al Maestro era dedicata quest’anno la sezione A del concorso “Scrivere in Jazz” riservata alle composizioni ispirate a temi della musica etnica della Sardegna. Lai ha eseguito nella versione originale i temi di sua composizione ai quali i tre compositori finalisti si sono ispirati.

L’OJS diretta da Gavino Mele ha eseguito quindi i brani della sezione A-B (dedicata alle composizioni originali libere e riservata agli studenti dei conservatori) e C (dedicata agli arrangiamenti ispirati alla musica di Giorgio Gaslini).

Nella seconda serata tutti i membri della giuria presieduta da Bruno Tommaso sono saliti sul palco per annunciare i nomi dei vincitori. Per la sezione A ha vinto Tobias Hoffmann con il brano “The Sheperd’s Mad Dance”, per la sezione B Francesco Spinazza con “Luce”, per la sezione C Marco Borella con “Millacamilla”.

È stato davvero difficile selezionare un vincitore per ogni sezione – ha detto Tommaso- abbiamo dovuto scegliere tra partiture di altissimo valore qualitativo. Ogni composizione avrebbe meritato un premio. In questi anni abbiamo visto crescere sempre più la qualità delle opere in concorso e siamo davvero soddisfatti del fermento che ad ogni edizione si crea intorno a questo concorso e dei risultati”.

I lunghi applausi del pubblico hanno accompagnato l’esecuzione dei brani finalisti in una serata di grande energia che si era aperta con l’ottima performance dell’OJS, sul palco con un organico ampliato, per presentare “Il Brutto Anatroccolo”. Le musiche dell’opera furono composte dal Maestro Giorgio Gaslini, pioniere del jazz in Italia di cui ricorre nel 2024 il decennale della scomparsa. Questo omaggio affettuoso dell’OJS a Gaslini nasce da un legame profondo. Il Maestro conosceva molto bene la formazione sassarese, sulle cui coordinate impostò, quasi trent’anni fa, l’intero lavoro compositivo del “Brutto Anatroccolo” creato appositamente per il Festival Time in Jazz di Berchidda del 1997 su testi di Aldo Tanchis e adattamento di Enrico Pau.

Ad interpretare l’anatroccolo, con la sua consueta verve comica, è stato l’attore Massimiliano Medda della compagnia Lapola. La splendida voce di Francesca Corrias ha reso magistralmente l’anima triste dell’anatroccolo e il suo viaggio alla scoperta di se stesso e del mondo.

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