Cardedu e Loceri ospitano la XXXI edizione di Rocce Rosse Blues

Un ricco cartellone animerà le notti estive dal 24 luglio al 19 agosto. Tra i grandi nomi attesi Edoardo Bennato, Raphael Gualazzi, Irene Grandi e Simona Molinari

Da qualche anno, la mappa della musica a Rocce Rosse Blues si è arricchita: da tempo le appartiene anche la spiaggia di Museddu a Cardedu, trasformatasi in un palcoscenico destinato a rappresentare una vera e propria “casa” per i concerti live e spazio a disposizione per chi li ama. La rassegna nata 31 anni fa riporta l’incanto delle notti d’estate a pochi passi dal mare, lascia le montagne dei Tacchi di Ulassai della scorsa edizione, per tornare a pelo d’acqua con il palco davanti una delle spiagge più belle della costa ogliastrina.

Si parte il 22 luglio proprio da Loceri con i Sonos e Cantos accolti nella nuova sede di Piazza Nonnu Melis e poi subito di nuovo al via sabato 24 luglio sul palco di Cardedu che guarda il mare aperto, con Edoardo Bennato che inaugura un ricco calendario di eventi in programma fino al 19 agosto.

Rocce Rosse Blues Festival continua a disegnare anche la mappa della creatività attraverso lo sguardo delle sue origini quelle del blues e del jazz. Le nove serate riuniscono entro un solo sguardo alcune della pagine più preziose di differenti generi musicali tutte legate dal filo robusto di una fertile, incontenibile immaginazione sonora. Proprio come nella straordinaria personalità artistica degli interpreti chiamati a rappresentare questa trentunesima edizione convivono in mirabile sintesi i tanti linguaggi della musica e della parola.

È infatti a Jacopo Cullin (30 luglio), Raphael Gualazzi (31 luglio), Maverick Orchestra (1° agosto), Irene Grandi (5 agosto), Simona Molinari (5 agosto), Roberto Gatto (13 agosto), Fabrizio de Andrè Ensemble (10 e 12 agosto), Coro a Concordu di Cheremule (7 agosto), Tazenda (14 e 19 agosto) e Sonos e Cantos (22 luglio) che sono affidate le serate del Festival, tra il fronte mare di Museddu, le piazze centrali di Cardedu e Loceri.

“Sono la lungimiranza e il dinamismo di istituzioni e realtà come il Comune di Cardedu e il paese che ci ospita a far sì che Rocce Rosse Blues possa esprimere, attraverso progetti speciali in musica, una visione del territorio fatta di dialogo culturale e comunione di intenti – sottolinea Tito Loi patron del festival oggi in conferenza stampa alla Mediateca Mediterranea di Cagliari – Una storia, insomma, che si scrive insieme e per tutti, per fare esperienza della ricca e varia identità del nostro territorio, identità di cui lo spettacolo dal vivo è parte integrante ed essenziale. Dobbiamo ringraziare anche il Comune di Loceri e gli altri partner che hanno deciso di sostenere i nostri eventi”.

“Anche quest’anno abbiamo il piacere di accogliere Rocce Rosse Blues nello scenario suggestivo della spiaggia di Museddu – dichiarano il sindaco di Cardedu Giacomo Pani e l’amministrazione comunale – Quello fra il Festival e il nostro paese è un sodalizio che prosegue da tempo e che sta regalando sempre nuove emozioni ai tanti estimatori di questa esclusiva rassegna. Saranno spettacoli legati profondamente alla musica internazionale ma anche alle affinità con il territorio”.

È con una sorta di viaggio nella terra in cui è nata che Rocce Rosse Blues continua il suo percorso attraverso i paesi dell’Ogliastra. Il festival quest’anno rinnova il proprio impegno con le piazze contribuendo a tenere aperte le porte della musica con nuove date attraversando la provincia da nord a sud, riservando ad esse ogni volta uno spazio speciale.

“Il progetto di Rocce Rosse Blues – dice il sindaco di Loceri Gianfranco Leccaè l’esempio concreto al centro della proposta che punta al ritorno alla musica dal vivo già da luglio anche nei paesi più piccoli. Per noi a incorniciare le tre serata del Festival sarà il centro storico di Loceri. Abbiamo tratto diretta ispirazione dalle proposte musicali e dalla morfologia dei luoghi, la nostra piazza anfiteatro abbraccia il pubblico grazie alla musica nel gesto simbolico che per noi significa ripartenza”.

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