Mattia Cerrito tra “Le Vie” e “La Favela”

Prospettive, stop-and-go, narrazioni e numeri del rapper cagliaritano

Mattia Cerrito

Mattia Cerrito è un giovane rapper di Pirri. Classe 1990, si appassiona giovanissimo al freestyle e all’hip-hop insieme ad alcuni suoi amici nelle piazzette di Cagliari e dintorni. Inizia a scrivere canzoni a pubblicarle su YouTube «per gioco e per passione», come lui stesso racconta ai microfoni di Radio Free Station. Fin da subito i numeri dei video di Mattia crescono in modo esponenziale, portandolo ad avere una grande esposizione mediatica: il suo canale ufficiale di YouTube supera i 20 milioni di visualizzazioni e nel 2011 il suo videoclip “Non sei più niente” viene inserito dalla rivista Panorama nella classifica dei video più visualizzati. Le sue canzoni sono storie legate al vissuto personale, anche se “filtrate” dalla lente della musica. Melodie in primo piano, elettronica e autotune al servizio di quello che, per semplificare, definiremo pop-rap. Per Mattia è un periodo di passaggi in etere (Radio 105) e in televisione, l’approdo mancato ad Amici, i numeri sul web che levitano.

Facciamo un salto nel tempo e arriviamo al 2022: in mezzo ci sono più di dieci anni, diversi album, un contratto firmato con Orangle Records per la distribuzione di Universal Music e un cambio di narrativa e prospettiva. Nella formula artistica di Mattia la parte melodica scema un po’. Le tematiche affrontate in “Favela” e “Le vie” passano dal privato al sociale: se il primo brano racconta dei ragazzi cresciuti nelle periferie brasiliane con il sogno di una nuova casa oltre il mare (“Mentre sentiva gli spari/ sognava le navi”), nella seconda canzone a emergere è una descrizione quasi “da ghetto” della vita di strada del rapper (“La casa è casa solo fra queste vie”), che allo stesso tempo cerca un riparo fra le quattro mura delle strade che lo hanno ospitato e sogna di potersi emancipare da quella realtà.

L’approdo di Mattia a questi contenuti è arrivato anche grazie alla frequentazione con Ugo Bressanello, presidente della Fondazione Domus De Luna, nata nel 2005 per aiutare famiglie e persone in difficoltà. «Ugo è stato fondamentale perché in quegli anni mi ha coinvolto in svariate attività sociali, ho cantato nelle piazze insieme ai ragazzi, ho cantato nelle classi scolastiche e nelle case famiglia. – ci racconta Mattia- Ho un ricordo bellissimo di quegli anni […]. Successivamente Ugo ha trasformato un ex mercato abbandonato che si trova a Pirri, dove sono cresciuto, in un centro sociale che accoglie i giovani del quartiere oltre che i ragazzi delle comunità. Anche in questa occasione abbiamo dato vita a degli eventi fantastici, ho cantato insieme ai ragazzi e realizzato una canzone apposta per Domus de Luna. Sono molto grato a Ugo per quello che ha fatto e che continua a fare». La sinergia con Domus de Luna prosegue: il videoclip di “Favela” sarà girato con la collaborazione della Fondazione.

Cosa porta però una persona con tanti numeri e tante visualizzazioni a pensare di mollare? Come lo stesso Mattia precisa, nel suo momento di maggior successo ha deciso di andare in fermo biologico per un po’. Potremmo definirla un po’ semplicisticamente “paura”, ma forse è meglio che sia l’interessato a dirlo. «A 18 anni ho raggiunto una popolarità che non mi sarei mai immaginato e che forse nemmeno avrei voluto. Non mi sentivo pronto così ho detto no a tante persone […] rinunciando di fatto al successo. Ero molto giovane, oggi col senno di poi ti dico che capisco e rispetto le decisioni che ho preso in passato».

A testimonianza che vivere unicamente di musica in Sardegna è molto difficile anche per chi comunque riesce a fare degli ottimi numeri, da quattro anni Mattia divide la sua attività artistica con quella di rider. «L’isola ti dà meno occasioni ma con il giusto impegno e la giusta perseveranza si possono sicuramente fare grandi cose».

Progetti per il futuro? La scelta del rapper di Pirri non contempla la composizione di un progetto discografico di lungo respiro, ma la pubblicazione di un singolo dopo l’altro. Senza tralasciare, vien da sé, l’aspetto del live: il 16 luglio si esibirà all’Opera Beach di Quartu S. Elena in apertura a VillaBanks. «Se siete in zona non mancate».

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