Giovedì 11 agosto il progetto #CosaCiSiamoPersi fa tappa a Santu Lussurgiu

L’arte, l’esistente, la storia, la suggestione, la performance: sulla scena l’estro di Gavino Murgia e Arrogalla

#CosaCiSiamoPersi. Gavino Murgia e Arrogalla a Ula Tirso

#CosaCiSiamoPersi. Gavino Murgia e Arrogalla a Ula Tirso

Cosa ci siamo persi? Perché forse davvero ci siamo persi qualcosa, perché forse davvero non abbiamo saputo cogliere l’opportunità, pensandola in maniera più ampia, da sardi” afferma Luca Zoccheddu, Ceo di Altrove, nel raccontare l’idea sbocciata nella straordinaria performance di Ula Tirso e ora “trasportata” frase le case e le strade di Santu Lussurgiu.

Giovedì 11 agosto i giardini pubblici di Santu Lussurgiu (ore 21) saranno teatro del progetto #CosCiSiamoPersi e al contempo scenario di una nuova pagina di un racconto tutto suoni, sensazioni, appartenenza e ricerca. Una storia che avrà come narratori d’eccezione due grandi artisti sbocciati ormai da tempo alla ribalta del panorama isolano, italiano e internazionale: Arrogalla e Gavino Murgia.

#CosaCiSiamoPersi perché in Sardegna, davvero, probabilmente, ci si è persi per strada opportunità, idee ed esperienze. E #CosaCiSiamoPersi perché rimanga, sempre, almeno una domanda aperta cui tentare di dare risposte. #CosaCiSiamoPersi parte da un cantiere di idee ancora aperto presso la diga di Santa Chiara ad Ula Tirso, e raggiunge Santu Lussurgiu, per forte volontà dalla locale Amministrazione Comunale ancora. #CosaCiSiamoPersi è una performance, sonorizzazione, guidata da un duo d’eccezione: Francesco Medda Arrogalla e Gavino Murgia. #CosaCiSiamoPersi è un piccolo dono, perso e ritrovato, dedicato a chi lo ha cercato e a chi invece nemmeno sapeva della sua potenziale esistenza.

Omaggiare l’esistente, illuminandolo grazie all’arte: obiettivo possibile diventato progetto. Grandi artisti di radice sarda ad animare la scena su un palcoscenico rappresentato da ciò che esiste e circonda e “vive” la quotidianità del paese. Una situazione di impatto, artisti, musicisti, compositori, interpreti d’estro e d’arti, diversi e quindi complementari e funzionali come Gavino Murgia e Arrogalla a dare forma ad una contaminazione attiva, bella, intensa, inedita e propositiva. 

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