Jake Shears, il lead singer degli Scissor Sisters, si aggiunge al cast di Firenze Rocks

L’appuntamento alla Visarno Arena è per il 18 giugno, serata che vedrà come headliner i Maroon 5

Firenze Rocks - Jake Shears

Si scaldano i motori per Firenze Rocks, un grande nome si aggiunge alla lineup dell’edizione 2023, nella seconda giornata del festival di domenica 18 giugno che vedrà i Maroon 5 come headliner. Salirà sul palco della Visarno Arena di Firenze Jake Shears, lead singer degli Scissor Sisters, band che ha dato alla luce numerose hit come “I Don’t Feel Like Dancin’” e “Take Your Mama”.

Giunto alla sua quinta edizione, Firenze Rocks si riconferma in grado di portare sul palco della Visarno Arena le star della musica mondiale più attese. Sabato 17 giugno gli headliner saranno The Who, che per l’unica data italiana hanno scelto di essere accompagnati dall’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino. Prima dei The Who salirà sul palco il leggendario chitarrista dei Rage Against The Machine Tom Morello.

I biglietti per le giornate di sabato 17 giugno e domenica 18 giugno sono disponibili su www.firenzerocks.it/tickets e in tutti i punti vendita autorizzati. Le biglietterie ufficiali di Firenze Rocks sono Ticketmaster Italia, Ticketone e Vivaticket.

In una carriera che ha registrato milioni di vendite, Brits, Ivor Novellos, nomination ai Grammy e tournée nelle arene, Jake Shears è diventato un amico fidato del suo pubblico.

Proprio l’anno scorso, l’album di debutto degli Scissor Sisters è stato nominato dodicesimo LP più venduto di tutti i tempi nel Regno Unito, mentre lo stesso Shears ha continuato a cambiare forma: non solo ha scritto un acclamato libro di memorie (“Boys Keep Swinging”), si è esibito a Broadway (tornando per un’apparizione speciale di “Kinky Boots” all’Hollywood Bowl l’estate scorsa), ma ha anche recentemente prodotto un musical a Londra con recensioni entusiastiche (“Tammy Faye”, prodotto insieme a Elton John e al drammaturgo britannico James Graham).

L’attrazione verso la pista da ballo, tuttavia, è rimasta una costante nella carriera non ortodossa di Jake Shears, con il risultato di un nuovo album che sembra un’esplosione di evasione quanto un ritorno a casa spirituale per l’autodefinitosi “Last Man Dancing”.

Questa intersezione tra sentimenti marginali e il vertiginoso successo mainstream è forse il superpotere di Shears. Come musicista, interprete, autore e paroliere, appartiene a quella schiera di persone che si voltano a testa in giù: un intrattenitore nato, ma anche uno che si è ritagliato una storia di successo genuinamente sovversiva. Nella buona e nella cattiva sorte Jake Shears è rimasto un faro di positività, contribuendo al contempo a plasmare il panorama musicale come lo conosciamo oggi.

Registrato tra gli Stati Uniti, il Portogallo e Londra (dove si è trasferito dalla sua casa di New Orleans durante la pandemia) “Last Man Dancing” è stato portato in vita da Jake e da uno stretto gruppo di collaboratori. Tra questi figurano pionieri dell’elettronica come Boys Noize (Kelis, Skrillex), Le Chey, Ryland Blackinton e Vaughn Oliver, che ha ottenuto un grande successo con “Big Energy” di Latto – insieme a featuring da far girare la testa che, nell’universo di Shears, hanno in qualche modo un senso compiuto: c’è Kylie Minogue, i featuring di Jane Fonda, Amber Martin e un’interpretazione prerinascimentale dell’iconica Big Freedia, e persino la voce campionata di Iggy Pop.

Exit mobile version