Suoni mediterranei tra passato e presente, a Quartucciu gli ultimi appuntamenti di “Tyrrhenica”

Domani in scena lo spettacolo musicale “La via del pepe”, tratto dall'omonimo libro di Massimo Carlotto, con Elena Ledda, Simonetta Soro e l'Orchestra Poco Stabile di Mare e Miniere. Domenica mattina visita guidata alla tomba di giganti di Is concias e poi musica con il duo Mauro Palmas e Giacomo Vardeu e con Matteo Leone

"La via del pepe": Simonetta Soro, Elena Ledda e Silvano Lobina

Dopo la tranche primaverile, con le tappe a Sarroch (in aprile) e a Ittireddu (in maggio), riprende e si completa a Quartucciu il cammino della seconda edizione di “Tyrrhenica“, la rassegna itinerante di musica dell’area mediterranea organizzata dall’associazione Elenaledda Vox nell’ambito del vasto cartellone di Mare e Miniere.
 
Due gli appuntamenti in programma nel weekend (entrambi aperti al pubblico gratuitamente): il primo è per domani sera (venerdì 6 settembre) alla DomusArt, il centro culturale in via Neghelli, dove va in scena, alle 21:30, “La via del pepe“, uno spettacolo musicale tratto dall’omonimo libro di Massimo Carlotto, pubblicato nel 2014 da Edizioni e/o con illustrazioni di Alessandro Sanna: una “finta fiaba africana per europei benpensanti”, come recita il sottotitolo, che narra di un giovane migrante, naufrago nel suo viaggio verso Lampedusa; una fiaba ironica e commovente che tocca il dramma delle migliaia di esseri umani alla deriva nel Mediterraneo, spinti dalla fame e dalle guerre.
 
Traendo spunto dal racconto dello scrittore padovano, la cantante Elena Ledda e Simonetta Soro alla voce narrante, con l’Orchestra Poco Stabile di Mare e Miniere – composta da Mauro Palmas al liuto cantabile, Marco Argiolas al clarinetto, Marcello Peghin alla chitarra, Silvano Lobina al basso e Andrea Ruggeri alla batteria – daranno forma a un affresco in musica e parole sui temi del viaggio, della morte e della speranza: un cast formato da nomi di primo piano della scena musicale sarda per uno spettacolo capace di trasfigurare il reale persino nei suoi aspetti più difficili. Firma i testi delle canzoni Maria Gabriela Ledda, Mauro Palmas le musiche originali.
 
Una delle prerogative di Tyrrhenica è l’ambientazione dei suoi eventi in siti di particolare interesse: è anche il caso della tomba di giganti che sorge nel territorio di Quartucciu in località “Is concias”, dove la rassegna pianta le tende domenica mattina (8 settembre) per gli ultimi atti della sua seconda edizione. Si comincia alle 10:30 con una visita guidata al monumento con l’archeologa Patrizia Zuncheddu. Poi, alle 11:30, via al primo momento musicale: protagonisti un veterano della scena isolana, il polistrumentista e compositore cagliaritano Mauro Palmas al liuto cantabile, e uno dei giovani talenti più interessanti emersi negli ultimi anni, l’organettista di Orosei Giacomo Vardeu. Un duo nato su precisa richiesta del direttore artistico del Lucerne Festival, Hugo Fass, dove i due musicisti sardi si sono esibiti per tutta la scorsa settimana. Mauro Palmas e Giacomo Vardeu proporranno un repertorio di nuove composizioni sulla traccia dei balli tradizionali ma anche brani di solo ascolto.

A seguire, la scena sarà tutta di Matteo Leone, il chitarrista, cantante e polistrumentista vincitore del Premio Parodi nel 2021 (miglior arrangiamento, miglior testo e migliore musica). Classe 1987, l’artista di Calasetta conta esperienze che vanno dai primi passi nella sezione percussioni del suo paese al jazz, dalla batteria (con studi al Conservatorio di Cagliari) alla chitarra, al blues. Con Donato Cherchi condivide nascita e successi del duo Don Leone, vincitore dell’Italian Blues Challenge nel 2017, e presente in importanti festival nazionali e internazionali. Nella musica di Matteo Leone risuonano insieme il Delta del Mississippi e suggestioni mediterranee, la cultura afroamericana, quella sarda e la lingua tabarchina del suo paese affacciato sul mare del Sulcis.

A chiudere la mattinata alla Tomba di giganti di Is concias un piccolo rinfresco a cura della ProLoco di Quartucciu. Il sito si raggiunge percorrendo la vecchia strada statale 125 in direzione Muravera e girando a destra al chilometro 20,300 per la località San Pietro Paradiso.

Mauro Palmas e Giacomo Vardeu
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