A Cagliari domenica in scena i docenti del Conservatorio con “Tróttu”

La performance multimediale di Crippled Symmetry, un progetto in cui tradizione e contemporaneità si fondono, si terrà alle 11:00 all'Auditorium del Conservatorio

Francesco Ciminiello, Sandra Giura Longo e Silvia Corda

Francesco Ciminiello, Sandra Giura Longo e Silvia Corda

Per la Stagione dei concerti dei Docenti del Conservatorio 2023, domenica alle 11:00 all’Auditorium del Conservatorio “G.P. da Palestrina”, in piazza Porrino 1 a Cagliari, va in scena “Tróttu” performance multimediale di Crippled Symmetry di Morton Feldman.

Nato da un’idea di Alessandra Giura Longo e Sofi Hémon, lo spettacolo vedrà protagonisti sul palco Alessandra Giura Longo (flauti), Francesco Ciminiello (percussioni), Silvia Corda (tastiere), Sofi Hérmon (video). 

“Tróttu” è un progetto in cui tradizione e contemporaneità si fondono: il fascino degli antichi tappeti e della tradizione tessile della Sardegna, la loro storia e la loro ricchezza di motivi e colori, hanno sedotto ed ispirato l’artista francese Sofi Hémon per la creazione di un’opera video originale.

I motivi tipici dei tappeti vengono rivisitati, rielaborati e interpretati dall’artista per creare delle immagini vibranti che appaiono e si muovono in una dimensione altra, quasi pittorica, immersi nel colore e nella luce. Tali immagini, durante la performance, dialogano con la musica del compositore americano Morton Feldman.

L’idea di questo intreccio nasce anche dal fatto che per la composizione di Crippled Symmetry per flauti, percussione e tastiere (1983), Feldman si ispira ai motivi dei tappeti fatti a mano dalle popolazioni nomadi dell’Anatolia.

Il compositore racconta nei suoi scritti del suo interesse e della sua fascinazione per la simmetria asimmetrica dei motivi di questi tappeti “non meccanica come avevo immaginato, ma tracciata idiomaticamente”.

Cercando di superare i limiti dei sistemi di composizione a lui noti, Feldman sceglie quest’idea di simmetria asimmetrica come cornice ideale per accogliere il suo materiale musicale, al servizio della sua ricerca personale del luogo metafisico che è in tutti noi. L’artista Sofi Hémon ha creato la sua opera a partire dalle immagini di questi motivi, concependo il montaggio come una sorta di partitura o, associando fili e linee musicali, come un lavoro di tessitura. 

La proiezione sarà realizzata su una struttura modulabile che contiene i musicisti.

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