Gli appassionati di musica dance inaugurano l’estate con “Unlikely”, il nuovo singolo del promettente dj e produttore Kharfi

Il brano con il featuring di Xuitcasecity è già disponibile in radio e in digitale dal 21 maggio

La musica come strumento per sentirsi un essere umano capace di comunicare. È questa esigenza personale che ha portato Kharfi, al secolo Davide Kharfi, 24 anni, di Sesto San Giovanni, in provincia di Milano, ad affermarsi come uno dei più giovani e promettenti dj e produttori di musica dance.

Una carriera, quella di Davide, iniziata in modo spontaneo e semplice, a partire dalla prima media:Sono nato come dj, – racconta – una volta, viaggiando col pullman che portava in gita la mia classe, avevo chiesto all’autista di poter collegare il mio MP3 allo stereo col cavo aux, io ero l’unico che ascoltava sempre musica elettronica, e da quel momento tutti i miei compagni iniziarono a chiamarmi dj. Tornato a casa cercai di scoprire tutto sul mondo dei dj, scaricando software e iniziando a suonare ai compleanni dei miei amici, utilizzando solo un computer. Negli anni iniziai poi a fare gli school parties nelle discoteche pomeridiane, così ho iniziato a farmi un nome a Milano come dj”.

Ma l’esigenza di suonare canzoni realizzate da lui è forte, così Davide comincia a cimentarsi alla produzione da autodidatta e, dopo qualche anno, nel 2016, lancia il suo primo singolo, “Hei Bae”: “Un giorno, per puro caso, dj Albertino suonò il mio singolo che così andò in rotazione in radio uscendo al di fuori del circuito milanese delle serate. Quello fu l’inizio di tutto e cominciai a suonare in giro per l’Italia”.

Kharfi comincia una collaborazione con la Doner Music, etichetta musicale fondata da Big Fish, che ha firmato progetti di artisti come Fabri Fibra ed Emis Killa: “Ho lavorato con la Doner Music dalla fine del 2015 ma trattavano un genere molto diverso dal mio, prevalentemente musica hip-hop, mentre io faccio musica dance, così ho deciso di intraprendere una carriera da artista indipendente”.

L’artista, che prima della pandemia di Covid-19, gestendosi autonomamente, faceva almeno una data al mese e aveva un ottimo seguito, con l’arrivo della crisi decide di mettere la propria esperienza e le proprie conoscenze a disposizione: “Con l’arrivo del coronavirus mi sono dedicato all’insegnamento con Scuola Zoo e altre scuole, facendo formazione per aspiranti dj e produttori. Spero comunque che il prossimo anno ci sarà una ripresa, anche perché il rischio che molte persone che prima organizzavano eventi non ne abbiano più la possibilità è concreto”.

Nel 2021 Kharfi pubblica il suo primo EP: “In questi primi mesi dell’anno ho deciso di pubblicare quattro canzoni, ormai pronte da un anno. Paradossalmente l’EP è stato creato dopo queste tracce ma è uscito per primo, è stato masterizzato, mixato e prodotto in casa interamente da me, in una settimana. La prima canzone è “Marrakech Express” dove, seguendo i consigli di mio padre, ho deciso di approfondire nella musica le mie origini. Il mio cognome è arabo, mio padre è marocchino, io sono italiano di seconda generazione. È una traccia che nel circuito indipendente, in particolare su Spotify, ha avuto un discreto successo, diciamo che la prospettiva dell’EP è più da club mentre entro fine anno pubblicherò un album molto più dance, più radiofonico”.

Entro ottobre è attesa infatti l’uscita dell’album di dj Kharfi che si intitolerà “Aquarium” e che conterrà dodici canzoni molto connesse tra di loro, di genere dance, con un sound molto radiofonico ma allo stesso tempo particolare. Il primo singolo dell’album, “Unlikely”, è già in rotazione radiofonica e in digitale dal 21 maggio: “Si tratta di un pezzo molto estivo, – spiega Davide- ho deciso di pubblicarlo grazie al consiglio di un mio caro amico, Marco, che ascoltando le tracce del mio album mi consigliò di far uscire questa traccia come singolo estivo. Così ho preparato tutto in extremis e, per ora, sono contento dei feedback ottenuti in appena una settimana dalla sua pubblicazione. È un singolo diverso dagli altri, che sono più mainstream. Nella musica dance in genere le canzoni hanno un ritornello che comincia dopo 30 secondi, qui invece c’è un po’ più di spazio e il drop, il ritornello, arriva dopo un minuto. È molto significativa anche la copertina dove sono raffigurate due persone che vivono come dentro ad una bolla, si osservano ma non entrano in contatto. Il pezzo è nato grazie alla collaborazione con gli Xuitcasecity, un duo pop e hip hop di Tampa, in Florida, che io seguo da anni, da quando iniziai a pubblicare i primi remix nella piattaforma SoundCloud. Loro sono molto bravi, non facevano qualcosa da un po’ di tempo e abbiamo deciso di pubblicare questo pezzo perché secondo noi è il momento giusto, spero possa essere di buon auspicio anche per loro. Diciamo che spero che questo brano sia un apripista per l’album e che l’album sia un apripista per un qualcosa di più grande per il futuro”.

Questo album è infatti il primo passo di un progetto ancora più grande per il dj: “Vorrei farmi notare e trovare una famiglia che voglia accogliermi e valorizzare quello che ho da dire, lavorare come artista indipendente dà molta libertà, però il budget è limitato, oltre della buona musica è necessaria una comunicazione efficace. Il mio sogno più grande è riuscire a vivere di musica, anche se mi rendo conto che dirlo in questo periodo sembra un po’ utopico. Per ora mi basta continuare a produrre musica che faccia star bene chi la ascolta, così come vorrei continuare anche a dedicarmi alla formazione. Più sarò coinvolto nella musica, meglio sarà per me. Senza musica sento che avrei poco da dire, personalmente”.

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