“Troppo Cattivi”: arriva al cinema un’irresistibile banda di truffatori

Nelle sale a partire dal 31 marzo, il nuovo film d’animazione targato DreamWorks Animation ha per protagonista un gruppo di cattivi che è costretto a fare i conti con la bontà

“Troppo Cattivi”, DreamWorks Animation

Il lupo, si sa, è uno dei cattivi per eccellenza delle favole, ma quando si ritrova alla guida di una banda composta da un serpente, una tarantola, un piranha e uno squalo si trasforma nell’affascinate protagonista di “Troppo Cattivi”, l’ultimo film d’animazione prodotto dalla DreamWorks Animation (“Shrek”, “Dragon Trainer” e “Madagascar”, solo per citare le produzioni più famose) con la regia di Pierre Perifel: Mr. Wolf, Mr. Snake, Miss Tarantola, Mr. Piranha e Mr. Shark arrivano al cinema il 31 marzo e si presentano fin dal trailer come un quintetto di eroi fuori dal comune, brillanti, geniali e, soprattutto, molto cattivi.

Truffatori di professione, i componenti della banda sono autori di colpi spettacolari, grazie alle loro abilità di affabulatori, esperti di travestimento e di hackeraggio dei sistemi informatici, ma durante un lavoro particolarmente complicato incorrono in un intoppo e vengono arrestati; Mr. Wolf, però, si inventa uno stratagemma che consente al gruppo di mantenere la libertà: i cattivi, sotto l’ala della governatrice della città Diane Foxington, accettano di partecipare a un programma di “riabilitazione alla bontà” guidato da un arrogante, zuccheroso porcellino d’india, il professor Marmellata, ma ovviamente, in realtà, continuano a perseguire i loro scopi truffaldini.

Le premesse per una storia divertente, ricca d’azione e colpi di scena, ci sono tutti, perché questi “cattivi” che fingono di essere buoni scoprono che essere accettati e apprezzati dalla comunità, tutto sommato, è molto piacevole; possibile che dei fuorilegge incalliti come Mr. Wolf e la sua banda finiscano in preda a una crisi d’identità? Sembrerebbe proprio di si e, del resto, anche i libri da cui il film è tratto giocano su questa ambiguità, tra bontà presunta e cattiveria dichiarata: si tratta della serie di graphic novel per ragazzi “The Bad Guys” di Aaron Blabey, autore australiano che con questi titoli, editi in Italia da Fabbri Editori, ha scalato la best seller list del New York Times e può vantare oltre 16 milioni di copie stampate in oltre 30 paesi.

Pierre Perifel, già animatore di pellicole DreamWorks quali “Kung Fu Panda 2” e “Rise of the Guardians”, fa il suo debutto alla regia proprio con “Troppo Cattivi” e omaggia i fumetti di Blabey, pur differenziandosi dal suo stile grafico, unendo alle moderne tecniche CGI di animazione digitale una caratterizzazione dei personaggi che ricorda i cartoni animati tradizionali in 2D, quasi che Mr. Wolf e compagni siano balzati fuori dalle pagine dei libri per finire dentro il film e scatenarsi nelle loro divertenti avventure. Il protagonista, in particolare, con le gambe lunghe e sottili e le acrobazie improbabili, richiama alla mente la fisicità di Lupin III di Monkey Punch, ma in generale tutta la pellicola beneficia di questa contaminazione, che strizza l’occhio ai cartoni animati del passato e che rappresenta un segno di distinzione rispetto alle produzioni più recenti, della stessa DreamWorks così come dei suoi competitor, talvolta accomunate da stili fin troppo simili.

Se il target di riferimento del film rispecchia pienamente quello dei libri (a partire dai 7 anni), gli sceneggiatori Etan Cohen e Hilary Winston, abilissimi a cogliere lo humor politicamente scorretto dei personaggi, hanno regalato alla narrazione un’atmosfera che ricorda, con i dovuti distinguo, pellicole come Ocean’s 11 di Steven Soderbergh: Danny Ocean/George Clooney può ragionevolmente essere considerato un modello per Mr. Wolf, corteggiatore elegante e ballerino ineffabile, che finisce per scodinzolare non appena gli si fa un complimento. Dopotutto, la bellezza di questo genere di film risiede proprio nell’ambiguità dei protagonisti, che pur incasellati in un certo ruolo, sono capaci di demolire gli stereotipi e suscitare, tra una risata e l’altra, una intelligente riflessione sul valore delle apparenze.

Se nella versione originale il protagonista è doppiato dal premio Oscar Sam Rockwell, in Italia il ruolo è stato affidato all’attore, comico e conduttore radiofonico Andrea Perroni; nel cast di doppiatori anche Valerio Lundini (Mr. Piranha), Edoardo Ferrario (Mr. Snake), Margherita Vicario (Miss Tarantola), Francesco De Carlo (Mr. Shark), Saverio Raimondo (professor Marmellata) e Paola Michelini (governatrice Foxington).

La colonna sonora del film è firmata dal compositore inglese Daniel Pemberton, già collaboratore di registi quali Ridley Scott, Danny Boyle e Guy Ritchie, ed è impreziosita dalla cover di “Feelin’ Alright”, brano dei Traffic reso celebre da Joe Cocker, eseguita da Elle King; i primi versi della canzone, “Seems I’ve got to have a change of scene / Sembra che mi serva un cambio di scena”, sintetizzano il dilemma in cui si ritrovano Mr .Wolf e la sua banda: i cattivi resteranno cattivi o cambieranno, scoprendosi più buoni del previsto?

Per scoprirlo, non resta che correre al cinema!

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