Disney celebra i 100 anni con “Wish”, un film sulla forza dei sogni

La protagonista Asha, doppiata da Gaia, dovrà salvare il regno dei desideri dalle mani del malvagio re Magnifico, con l’aiuto del capretto Valentino, doppiato da Amadeus

“Wish” della Disney

Film Disney numero 62. Venerdì a Roma è stato presentato “Wish”, che celebra i 100 anni di Disney e il Natale, che sarà nelle sale dal 21 dicembre. È una storia sul potere dei sogni, che mescola la magia della favola disneyana classica – a partire da “Frozen”, “Pocahontas”, “Biancaneve e i sette nani”, “Bambi”, “Peter Pan”, “Encanto”, “Il re leone”, “La bella addormentata nel bosco” e moltissimi altri – con l’innovazione. La protagonista della storia è Asha, doppiata dalla cantante Gaia.

Doppiare è stato un onore e un sogno. Un’opportunità affascinante anche perché mi sono riconosciuta in molti aspetti caratteriali di questa eroina, una donna armata di tanto coraggio e tanta perseveranza. È stata una grande emozione”, ha raccontato Gaia.

“Wish” accoglie il pubblico a Rosas: una terra fantastica situata al largo della penisola iberica, anche conosciuta come il “regno dei desideri”. Qui le persone arrivano da ogni dove per esprimere i propri desideri più profondi al re Magnifico, con la voce di Michele Riondino, che promette di esaudirli. Ma presto rivela la sua malvagità e Asha insieme al suo aiutante, il capretto Valentino, è chiamata a salvare la sua comunità e dimostrare che quando la volontà di un umano coraggioso si unisce alla magia delle stelle, possono accadere cose meravigliose.

Ci sono tanti Re Magnifico nel mondo al giorno d’oggi. Tutti gli elementi di questo film appartengono alla vita, a una realtà in cui spesso il bene e il male si confondono. Però noi tutti ci auguriamo che, come succede nel film, vinca il bene”, ha detto Amadeus.

Tra Affari tuoi e la preparazione dell’edizione 2024 del Festival di Sanremo ha trovato il tempo per doppiare il simpatico Valentino, pronto a conquistare gli spettatori. “È stato complicato e divertente dal punto di vista tecnico perché non avevo mai doppiato”, ha raccontato il conduttore. L’esperienza in radio “mi ha agevolato nel giocare un po’ con la voce. Era complicato da un punto di vista tecnico perché non avevo mai doppiato e ci siamo trovati a dover mimare le espressioni di Valentino. Ho capito che se le espressioni del viso corrispondevano a quelle del personaggio, ottenevo il risultato desiderato”.

Amadeus grande fan della Disney: “Ho visto e ammirato tutti i film con i miei figli, quindi è un sogno che si realizza, mai mi sarei immaginato un giorno di entrare a far parte di tutto questo”. Anche per Riondino è un sogno che si realizza. “Doppiare un film Disney è un desiderio che inseguivo da anni. Avendo due figlie ripeto con loro tutti gli anni le battute dei personaggi del mondo disneyano”, ha raccontato Riondino.

A Roma per “Wish” sono atterrati il regista premio Oscar Chris Buck, la regista Fawn Veerasunthorn e i produttori Peter Del Vecho e Juan Pablo Reyes Lancaster Jones. “Ho cercato un equilibrio tra il linguaggio moderno e la tradizione Disney. Volevamo dare allo spettatore il ricordo dei film passati di questo universo, sfruttando, però, le nuove tecnologie”, ha detto Buck. “Abbiamo voluto ambientare la storia a Rosas, un regno magico che potesse soddisfare tutti i desideri delle persone che vengono da tutte le parti del mondo, senza distinzione tra loro. L’abbiamo situato nel Mediterraneo come un’isola tra diversi continenti: volevamo che fosse credibile e si ricollegasse all’attualità”, ha sottolineato Veerasunthorn.

Attualità in cui si inserisce “l’omaggio alla nostra eredità e al modo di immaginare le storie di Walt Dinsey. Abbiamo inserito tanti omaggi – ha continuato la regista – sia nei personaggi che nelle atmosfere come quelle dei vecchi film. Un esempio? ‘Pinocchio’ e ‘Biancaneve’, ma vogliamo lasciare al pubblico la possibilità di riconoscerli”.

Il film racconta anche di una popolazione oppressa da un re e di emancipazione femminile. Alla domanda se “Wish” sia un film politico Buck risponde che “è difficile per me individuare riferimenti diretti alla politica e all’attualità, ma sicuramente nel film c’è l’idea che nessun essere umano debba avere il potere su un altro essere umano”.

Fonte Agenzia DIRE.it

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