Madame Clicquot: arriva al cinema la storia rivoluzionaria della “Gran Dama” dello champagne

Il film, tratto dal romanzo best seller di Tilar J. Mazzeo, racconta l’epopea imprenditoriale di Barbe-Nicole Ponsardin, interpretata da Haley Bennett; nel cast Tom Sturridge e Sam Riley

Madame Clicquot

La storia di Madame Barbe-Nicole Ponsardin vedova Clicquot, vissuta in Francia a cavallo tra il 18° e 19° secolo e colonna portante della cantina produttrice dello champagne Veuve Clicquot Ponsardin, rappresenta un fulgido esempio di resilienza e capacità imprenditoriale femminile, concretizzatasi in un’epoca in cui la società non consentiva facilmente alle donne di coltivare le proprie aspirazioni, attitudini e passioni.

La mutata sensibilità in materia di emancipazione femminile ha fortunatamente visto emergere dall’oblio, soprattutto negli ultimi anni, le storie di numerose donne, che pur scontrandosi con una mentalità avversa, sono riuscite a imporre le proprie idee e hanno lasciato un segno indelebile nell’ambito imprenditoriale, artistico o politico in cui si sono espresse: Madame Clicquot può senza dubbio essere annoverata tra le protagoniste della sua epoca che hanno goduto, dopo oltre un secolo dalle vicende che hanno segnato la sua vita, di questa riscoperta.

Il film “Madame Clicquot”, da oggi nelle sale, è tratto infatti dal libro “The Widow Clicquot: The Story of a Champagne Empire and the Woman Who Ruled It” della scrittrice e storica americana Tilar J. Mazzeo, uscito nel 2009: dopo essere stato per settimane in cima alla classica dei best seller del New York Times e del San Francisco Chronicle e essersi aggiudicato diversi premi di settore, come il Gourmand Award for the Best Work of Wine Writing, il romanzo approda al cinema attraverso la sceneggiatura di Erin Dignam, che ha curato l’adattamento insieme a Christopher Monger.

Dietro la macchina da presa, il regista inglese Thomas Napper tratteggia colei che è passata alla storia come la “Grande Dame” dello champagne fin dai primi momenti della sua attività: ad appena 19 anni, infatti, Barbe-Nicole Ponsardin (Haley Bennett), figlia di un ricco imprenditore tessile, sposa François Clicquot (Tom Sturridge), possidente nella regione della Champagne e appassionato vinificatore, che sogna di produrre un vino innovativo rispetto ai prodotti già in commercio; si tratta di un matrimonio combinato dalle rispettive famiglie, ma, inaspettatamente, contraddistinto da un amore sincero, che sorprende gli stessi sposi e viene coronato dalla nascita di una figlia, la piccola Clémentine (Cecily Cleeve).

Barbe-Nicole si appassiona alla vinificazione, tanto da affiancare il marito -talvolta afflitto da comportamenti maniacali- nel lavoro, ma il sogno di un vino raffinato e delizioso che conquisti il mercato viene spezzato proprio dalla morte prematura di François: inizia così la battaglia della giovane vedova Clicquot, decisa a proseguire l’attività vinicola di famiglia; la donna riesce innanzitutto a impedire che Philippe Clicquot (Ben Miles), padre di François, venda le vigne al vicino e concorrente Jean-Rémy Moët (Nicholas Farrell), dopodiché si ritrova ad affrontare le insidie di un mercato flagellato dalle guerre napoleoniche, oltre che una serie di difficoltà pratiche nella gestione delle vigne e nella produzione di quel “vino perfetto” che lei e François avevano sempre sognato.

Ad affiancare nelle sue battaglie Barbe-Nicole sono il contabile dei Clicquot, Edouard Werler (Anson Boon), sempre paziente e comprensivo, e soprattutto Louis Bohne (Sam Riley), amico fraterno di François e quotato venditore di vini, per il quale, nel tempo, sboccia un sentimento d’amore reciproco; con l’intento di aggirare l’embargo commerciale imposto da Napoleone, la vedova Clicquot decide di inviare la migliore annata di vino prodotta, la “Comet” -il nome si ispira alla cometa che nel 1811 fu visibile a occhio nudo per diversi mesi- in Russia attraverso i canali del contrabbando, ma la spedizione non ha un esito positivo.

Louis, tuttavia, riesce a far arrivare ad alcune famiglie di nobili russi qualche dozzina di bottiglie di “Comet” che, nonostante il conflitto in corso con la Francia, viene apprezzato perfino dallo zar: potrebbe essere la definitiva affermazione per Barbe-Nicole, se non fosse per i problemi giudiziari che la vedova dovrà affrontare per mantenere la propria azienda, scontrandosi in tribunale con degli avversari in malafede.

Il regista Thomas Napper, forte dell’esperienza come regista di seconda unità in iconiche pellicole in costume come “Orgoglio e Pregiudizio” e “Espiazione” di Joe Wright, dirige un film appassionato e visivamente coinvolgente, in cui i tratti romance della vicenda sono ben bilanciati tra le pieghe dell’avventurosa epopea di Madame Clicquot, imprenditrice rivoluzionaria, capace di incidere nella produzione dello champagne con innovazioni tecnologiche fondamentali, come la “table de remuage”, una tavola che, attraverso l’inclinazione delle bottiglie, garantisce la limpidezza allo champagne.

Ancora oggi, la Veuve Clicquot Ponsardin produce uno dei più raffinati champagne sul mercato: il motto dell’azienda, coniato da Barbe-Nicole, risuona a ogni brindisi: “Una sola qualità, la migliore”.

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