«Ogni cosa bella nel mondo inizia da un sogno. L’aspetto che più mi piace di questa storia è l’attitudine positiva e ottimista che ha il giovane Willy Wonka, lui non prende un ‘no’ come risposta e non intende rinunciare ai suoi sogni. Non avrei mai immaginato di interpretare un progetto come questo, è stata una sfida bellissima». A dirlo è Timothée Chalamet, tra i giovani attori più talentuosi di Hollywood, in occasione della conferenza stampa internazionale di “Wonka” scritto e diretto da Paul King (Paddington).
Dopo “Chiamami col tuo nome”, “Dune” e “Bones and All”, solo per citarne alcuni, l’attore ha sperimentato per la prima volta il canto e il ballo per interpretare il giovane Wonka nella origin story che racconta di come sia diventato il più grande inventore, mago e cioccolataio del mondo.
La storia «è ambientata 25 anni prima di “Willy Wonka e la fabbrica del cioccolato”. Il protagonista è un giovane uomo che fa i suoi primi passi nel mondo con ottimismo e grandi idee. Però si ritrova in un mondo che non è positivo e accogliente come aveva sperato, ma è convinto di poter cambiare le cose», ha raccontato il regista, che ha scritto il film insieme a Simon Farnaby.
Non è la prima volta che l’iconico personaggio nato dalla penna di Roald Dahl viene raccontato sul grande schermo. Gene Wilder lo ha interpretato nel 1971 nel film di Mel Stuart e Johnny Depp nel 2005 nel film di Tim Burton.
Dal 14 dicembre nelle sale con Warner Bros. Pictures, “Wonka” – tra i film più attesi – mescola magia, musica, canto, umorismo, paesaggi coloratissimi fatti di zucchero e cioccolato per raccontare il passato drammatico, il presente pieno di ostacoli e sorprese dopo tante difficoltà del protagonista. «“Wonka è un film sulla famiglia sia quella d’origine che quella che ci scegliamo lungo il nostro percorso di vita», ha detto King. Willy Wonka, da un ruolo iconico derivano tante responsabilità e timori. «Ero intimidito perché questo è un personaggio amatissimo e quando ci si trova davanti a un progetto del genere hai una grande responsabilità. Ma la sceneggiatura brillante di Paul e i miei colleghi mi hanno permesso di lasciarmi andare e di godermi questa esperienza», ha ricordato Chalamet, che ritornerà al cinema nei prossimi mesi in “Dune – Parte 2” e nei panni di Bob Dylan.
![Timothée Chalamet (Willy Wonka) e Hugh Grant (un Oompa Loompa) in “Wonka”. Courtesy of Warner Bros. Pictures](https://i0.wp.com/www.shmag.it/wp-content/uploads/2023/12/Wonka.jpeg?ssl=1)
![](https://i1.wp.com/www.shmag.it/wp-content/uploads/2023/12/Timothee-Chalamet-in-Wonka-1.jpg?ssl=1)
![Timothée Chalamet (Willy Wonka) in “Wonka”. 📷 Jaap Buittendijk | Warner Bros. Pictures](https://i0.wp.com/www.shmag.it/wp-content/uploads/2023/12/Timothee-Chalamet-in-Wonka-2.jpg?ssl=1)
Ad accompagnare Chalamet in questa avventura un cast che regala performance irresistibili a partire da Olivia Colman e Hugh Grant in versione Umpa Lumpa (le piccole creature amanti del cacao create da Roald Dahl). Ma anche Calah Lane, Sally Hawkins, Keegan-Michael Key, Rowan Atkinson, Paterson Joseph e Mathew Baynton.
Dopo una perdita dolorosa, Wonka arriva in una città europea immaginaria. Qui vuole realizzare i suoi sogni, ma il suo irrefrenabile ottimismo si scontra con quello di tre invidiosi cioccolatai. Ad aiutarlo un gruppo di amici, che lavorano in una pensione e lavanderia, gestita dalla perfida Mrs Scrubitt (Colman). «È stato davvero divertente interpretare una cattiva. Inoltre, volevo lavorare con Paul King e ammetto di essere una grande fan di Timmy (il nomignolo di Chalamet, ndr)», ha raccontato l’attrice premio Oscar.
Per Hugh Grant, che torna a lavorare con Paul King dopo “Paddington 2”, è stata «un’esperienza pessima perché ho dovuto recitare gran parte del ruolo in motion capture. Ti mettono una specie di corona di spine molto fastidiosa e poi ti legano al corpo una serie di aggeggi, e 16 telecamere. Ho fatto del mio meglio», ha raccontato l’attore con ironia.
Fonte Agenzia DIRE.it