Riceviamo e pubblichiamo la lettera di Luana Farina di “Donne libere in lotta per il diritto alla salute” che denuncia la situazione in cui versa il reparto di Terapia del Dolore e Cure Palliative dell’AOU di Sassari.
Richiamiamo l’attenzione sull’annoso problema che riguarda la vergognosa situazione logistica, di dotazione e organizzativa del reparto AOU di Terapia del Dolore e Cure Palliative di Sassari, che non dispone di spazi e strutture ubicate in una sede idonea, per poter fornire maggiori e migliori prestazioni sanitarie a tutti i pazienti che ne hanno bisogno (e siamo in tanti!!!), per mancanza anche di attrezzature biomedicali considerate dotazione standard, nel rispetto della Legge 38/2010.
Ciò è dovuto soprattutto alle disattese richieste, più volte inoltrate dal Reparto e sollecitate anche dal nostro Movimento, altrettanto disattese dalla Direzione Sanitaria, nonostante le promesse, come pazienti che hanno diritto alle cure antalgiche e palliative; ultima, non per importanza, la nomina in pianta stabile d’un Responsabile Medico, condizione necessaria affinché un servizio funzioni al meglio.
Se scopo della legge citata è quello di assicurare al malato il rispetto della dignità e della autonomia della persona il bisogno di salute possibile, l’equità di accesso all’assistenza, la qualità delle cure e la loro appropriatezza in relazione alle specifiche esigenze, non è certamente questa situazione che garantisce tali diritti:
– L’assenza di dotazione di strumentazione biomedicale non permette di fornire prestazioni mini-invasive tanto preziose e necessarie per garantire un servizio specialistico con un ampio ventaglio di offerta sanitaria, sempre più richieste dall’utenza, che è in netta crescita.
– Non è presente nemmeno un “banale” ecografo (che hanno anche gli ambulatori veterinari!), per poter eseguire indagini e terapie in eco-guidata.
– La mancata risposta a questi bisogni di salute genera un flusso in crescita di turismo sanitario verso altre Regioni più attrezzate ed organizzate.
– È doveroso segnalare l’inadeguatezza dei locali (due stanze e due piccole toilette) destinati all’UO di Terapia del Dolore e Cure Palliative, sita al 2° Piano del PO “SS Annunziata” sopra il nuovo Pronto Soccorso (piano terra) e la UO di Cardiologia Riabilitativa (primo piano), sottolineando, come di fatto, i locali in uso definiti “Ambulatori” 1 e 2 non sono accreditati come tali e non risultano accreditabili come tali se non a seguito di sostanziali e importanti modifiche strutturali edilizie.
-Non è presente una toilette con servizi igienici per disabili.
– La zona destinata a sala di attesa è di fatto una zona di passaggio indicata come via di fuga in caso di incendio nei piani di evacuazione, sono presenti la manichetta anti-incendio a muro e dispositivi di gas medicali posti a ridosso sopra la seduta della fila di sedie (5) in uso per l’attesa.
– Gli spazi sono angusti e non rispondono alle misure normative previste per la loro destinazione di uso.
– L’accesso alla UO Terapia del Dolore è possibile dal vano scale adiacente al Pronto Soccorso, attraversando il piazzale del PS (accesso da Viale Italia) e accedendo dalla passerella in ferro posta dietro alla Tenda Pre-Triage, che è praticabile anche da utenti in carrozzina ma accompagnati perché è presente un piccolo ascensore per raggiungere il 2° piano, mentre in caso di accesso di pazienti in barella, l’unico accesso possibile è attraversando il corridoio delle sale Rx di Radiologia (2°piano), accedendovi dalle ascensori del corpo centrale del “SSA” previo ingresso dal vecchio PS (Piano Terra).
– Per l’aerazione dei locali di ambulatorio ci sono delle zanzariere provvisorie, acquistate da un medico, per poter permettere l’apertura delle finestre e un’aerazione naturale dei locali per il ricambio di aria, necessario sempre, a maggior veduta in periodo di Covid.
– La dotazione di Dirigenti Medici attualmente in servizio è di due unità (la terza unità non disponibile poiché in congedo parentale dal 2019), il Personale Infermieristico è di quattro unità più la Coordinatrice.
Si ricorda che esiste un atto aziendale, la Deliberazione n.913 del 21.11.2019 che recita riguardo l’organigramma: “Dipartimento Onco Ematologico: trasformazione della SSD “Terapia del Dolore e Cure Palliativo” in Struttura Semplice con spostamento della stessa all’interno della Struttura Complessa di Oncologia Medica”, nella quale di fatto, la Terapia del Dolore, non solo non viene sostenuta e potenziata, ma è stata declassata a UO Semplice inserita nella UO Complessa di Oncologia Medica, il cui Responsabile per fortuna ha provveduto a confermare, come Referente con funzioni di vicario del Responsabile, il Dr Chianese.
Innumerevoli sono le delibere regionali e aziendali di garanzia alla diffusione delle terapie antalgiche e palliative, che dal 2014 a al 2020 restano solo su carta, dentro i cassetti dei politici e dei dirigenti!
Citiamo la più “emblematica”:
DELIBERAZIONE N. 3/19 DEL 15.01.2019
Oggetto: Linee di indirizzo per il rafforzamento della Rete di Cure Palliative nella Regione Sardegna.
Con la Deliberazione n.5/31 del 11.02.2014 la Regione Sardegna ha istituito la rete di terapia del dolore con modello HUB-SPOKE, indicando i centri Hub e spoke dislocati sul territorio regionale in base ai distretti sanitari assistenti, assegnando a Sassari, nell’ambito della ASL 1 una sede spoke di secondo livello insediata nell’Ospedale “SS Annunziata”.
E noi nel frattempo continuiamo a soffrire!
Luana Farina per
“Donne libere in lotta per il diritto alla salute”
“Féminas lìberas in luta pro su deretu a sa salude”