Sassari ha risposto con calore, entusiasmo e grande curiosità alla proposta dell’Ente De Carolis che ha aperto la stagione lirica 2024: applausi scroscianti e teatro gremito per “Falso tradimento” di Marco Tutino, il nuovo allestimento dell’Ente presentato al comunale in prima mondiale versione italiana.
Una risposta che non era affatto scontata considerato lo scetticismo e la diffidenza che il pubblico mostra ovunque nel mondo verso questo genere di spettacolo. A dirigere l’ottima prova dell’Orchestra del De Carolis è stata Beatrice Venezi che con grande precisione ha valorizzato le tinte forti della partitura di Tutino. La regia le scene e i costumi sono stati curati da Hugo de Ana che ha realizzato un allestimento di forte impatto visivo. Ad andare in scena è un frammento di storia contemporanea, in cui si intrecciano eroismo, passione e tradimento, nel racconto di quella scintilla di ribellione che si estenderà poi a tutta la Germania e porterà alla repubblica di Weimar.
“La sfida del de Carolis che con Falso tradimento inaugura un percorso mirato ad investire sull’opera contemporanea – dice il direttore artistico Alberto Gazale – è stata apprezzata dagli spettatori chiamati a vivere un’esperienza poco frequente per il teatro musicale contemporaneo: la scoperta”.
La musica le arie, vengono eseguite per la prima volta eppure il pubblico applaude con calore già al termine del primo atto coinvolto nelle vicende dei protagonisti. A concretizzare questo risultato è una perfetta sintonia tra scrittura musicale di Tutino ricca di pathos e melodie evocative che rimandano all’epoca narrata e alle atmosfere del periodo e la cinematografica regia di De Ana che con maestria e cura certosina per i dettagli ha realizzato anche le scene e i costumi dello spettacolo.
Il sipario si apre su una scenografia dalla spettacolarità essenziale introduce subito lo spettatore nel ventre della corazzata Helgoland teatro dell’ammutinamento. Un’impalcatura monumentale di tubi innocenti è abitata da una moltitudine di uomini e donne: il popolo oppresso, personaggio centrale della vicenda e del periodo storico, interpretato dal Coro del De Carolis in forma smagliante diretto egregiamente da Francesca Tosi.
Lunghi applausi nel finale per il cast riuscito nell’intento di dare anima a personaggi complessi e profondi sia dal punto di vita dell’interpretazione vocale che attoriale. Come un abbraccio sincero e caloroso arriva l’ovazione del pubblico anche al direttore Venezi, all’orchestra del De Carolis, al Coro, al maestro Tosi, al regista De Ana, al compositore Marco Tutino e allo sceneggiatore Luca Rossi presenti in sala per questa prima mondiale ottimamente riuscita.
Grande attesa ora per il prossimo appuntamento della stagione 2024 che proseguirà il 12 luglio alle 21:30 con un altro progetto innovativo, quello della lirica in Piazza d’Italia, che presenta “Otello”, un’opera maestosa, articolata, dedicata ad un pubblico sempre più esigente e competente. A dirigere l’orchestra del De Carolis sarà anche in questa edizione Sergio Oliva che dopo il grande consenso di pubblico e critica avuto con “Pagliacci” torna sul podio del teatro di Sassari. La regia, le scene e i costumi del nuovo allestimento del De Carolis saranno curate da Alberto Gazale.