La Dinamo Sassari lotta ma non riesce a fermare il ritmo implacabile dell’Olimpia Milano

I campioni in carica dominano la gara 1 delle semifinali playoff Scudetto con una vittoria schiacciante di 95-72

Chris Dowe. 📷 Luigi Canu

Chris Dowe. 📷 Luigi Canu

Sassari si guadagna l’ennesima sfida alle Scarpette Rosse dopo il 4-3 della semifinale Scudetto del 2015 preceduto dall’esordio assoluto nel 2011 contro l’Olimpia di Peterson e il 2-4 del 2014, il 3-0 del 2019 e lo 0-3 del 2022. In mezzo finali di Supercoppa, di Coppa Italia, la battaglia più giocata nei 13 anni di serie A1 con la Dinamo che ha sempre provato a dar filo da torcere alla corazzata milanese. Bendzius è a 11 punti da 2000 per diventare il 3° marcatore di sempre della storia del Banco, mentre Bucchi allena la partita numero 99 di postseason. Ex del match proprio il coach bolognese, il capitano Jack Devecchi che ha iniziato con Milano e Stefano Gentile.

Milano parte molto aggressiva, Voigtmann è pazzesco, 3/3 da 3 punti con 11 punti e subito break dell’Olimpia che segna 16 punti in poco più di 3 minuti di gioco, Bucchi è costretto al time out (16-5). Sassari fa fatica a trovare tiri puliti, Milano se può correre è micidiale, Napier affonda il coltello, entrano Raspino e Diop ma il Banco ha solo 5 punti segnati in 5 minuti. Raspino prova a metterci energia, la Dinamo limita l’emorragia ma Milano mantiene il controllo (19-7). Diop viene sistematicamente raddoppiato o pressato, Shields attacca 1vs1 (22-7). Si mette in partita Bendzius, Messina dà fondo a tutta la sua panchina, Sassari cerca di reggere l’urto ma fa poco canestro, al 10’ è 25-12 con le 5 triple di Milano in avvio che spezzano l’equilibrio.

Subito 8-2 in apertura di secondo quarto, Milano è troppo aggressiva per la Dinamo che combatte ma è sempre in difficoltà, l’Olimpia punisce ogni minimo errore nonostante che il Banco provi a reagire, la tripla di Baron con la mano in faccia fa malissimo (40-22). Kruslin corre come un matto su tutti i blocchi e su tutte le uscite, un suo recupero e due roll di Stephens con schiacciata costringono Messina a spezzare la mini-inerzia di Sassari (42-26). Milano è concentrata e mette grandissima fisicità in campo, il 10/16 da 3 punti è un biglietto da visita che non ammette repliche, all’intervallo l’Olimpia ha le mani su gara 1 (52-29).

Non smette di imprimere la propria forza Milano che non vuole lasciare il minimo appiglio alla Dinamo, Voigtmann è devastante con la sua atipicità, l’Olimpia vola al 25’ (63-34). 13/24 da 3 punti per Milano che non diminuisce la pressione, la squadra di Bucchi tenta di togliere qualche certezza ai milanesi con Jones ma è troppo discontinua soprattutto per merito dei padroni di casa, al 30’ non c’è storia (78-48).

La grande differenza si vede appena rallenta un pochino la Dinamo ne approfitta ma questo va a merito dell’Olimpia che per 30’ è stata praticamente perfetta.

La squadra di Messina si aggiudica gara 1 95-72 e si porta in vantaggio nella serie, lunedì sempre al Forum gara 2 alle 21.

Il commento di coach Piero Bucchi nella conferenza postpartita: “Complimenti a Milano, complimenti a Ettore, perché hanno fatto una partita estremamente solida. Per noi una partita molto ostica, la differenza si è avvertita subito. Noi volevamo cercare di resistere un po’ di più però Milano ha fatto una partita di grandissimo spessore”.

Tra due giorni si torna in campo: “Non è facile pareggiare questo tipo di fisicità, siamo consapevoli della forza degli avversari e non voglio imputare assolutamente niente ai miei giocatori. In gara 2 proveremo ad avere un approccio diverso, ovvio che molto merito va a Milano”.

Fonte: Ufficio Stampa Dinamo Banco di Sardegna

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