Proclamati i 3 vincitori della XVI edizione di “Scrivere in Jazz”, selezionati tra 103 concorrenti provenienti da tutto il mondo

Orchestra Jazz della Sardegna (OJS) diretta da Mario Raja

Si è appena conclusa con la proclamazione dei 3 vincitori la XVI edizione del concorso internazionale di composizione ed arrangiamento Scrivere in Jazz organizzato dall’Associazione Blue Note Orchestra – Orchestra Jazz della Sardegna. Per la sezione A dedicata ad elaborazioni di composizioni basate sul “Passu Torrau” ha conquistato il podio “Mamoiada’s Carnival” del barese Gerardo Pepe. Per la sezione B dedicata alle composizioni libere si è aggiudicato il primo premio il brano “Homeland” dello spagnolo Edoardo Rojo Gonzales. Vincitore della sezione C ispirata all’opera di Bruno Tommaso è invece il compositore britannico Thomas Haines con il brano “The Third One? The Best One”.

L’iniziativa che ha superato il successo internazionale delle precedenti edizioni accogliendo in concorso ben 103 composizioni provenienti da tutto il mondo ha varcato i confini internazionali anche nelle serate conclusive seguite da un vasto pubblico, oltre 15.000 le visualizzazioni, grazie alla diretta streaming trasmessa sulla pagina Facebook dell’Orchestra jazz della Sardegna. L’esecuzione dei brani finalisti delle categorie A, B e C ha visto come protagonista sul palco del Teatro Comunale di Sassari l’Orchestra Jazz della Sardegna (OJS) diretta da Mario Raja.

Le dirette “Scrivere in Jazz” che hanno permesso al pubblico di ascoltare i brani finalisti e conoscere i compositori e arrangiatori sono state condotte dalla giornalista Rachele Falchi e firmate dal regista Michele Gagliani.

È stato doloroso non poter realizzare questa edizione come di consueto circondati dal calore del pubblico – dice il presidente dell’Associazione Blue Note Orchestra Gavino Mele – ma ci consola il fatto che tutte le serate grazie allo streaming su Facebook sono arrivate ovunque nel mondo. Dopo tutto “Scrivere in jazz” nacque nel 1991 proprio con l’idea di consentire a compositori di qualunque provenienza geografica ed estrazione artistica di misurarsi con il jazz e la musica etnica della Sardegna attraverso la composizione di brani ed arrangiamenti scritti per l’OJS. In ogni edizione abbiamo ricevuto partiture da ogni parte del mondo ma è questa la prima volta che le serate conclusive sono state seguite anche nelle nazioni da cui provengono concorrenti e finalisti del concorso”.

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