A Monteleone Rocca Doria le degustazioni di vini in lingua sarda conquistano il pubblico di “Chenamos in carrela”

Successo per l’iniziativa organizzata dalla Proloco di Villanova Monteleone che ha celebrato la tradizione enogastronomica sarda con degustazioni, abbinamenti e conversazioni in lingua sarda

Vino e abbinamenti a tavola a “Chenamos in carrela”

Realizzare un abbinamento efficace tra vino e cibo può sembrare facile, ma spesso necessita di lunga esperienza e di ottime conoscenze dei prodotti e degli chef. È quanto è emerso nei giorni scorsi a Monteleone Rocca Doria nella “Giornata del cibo” di “Chenamos in carrela” dedicata a “Vino e abbinamenti a tavola”, che ha coinvolto le professionalità del vignaiuolo e produttore Tonino Arcadu di Oliena e dello chef Fabio Zago, sotto la regia dell’esperto enogastronomo Tommaso Sussarello. L’iniziativa è stata organizzata dalla Proloco di Villanova Monteleone in collaborazione con le cantine Gostolai di Oliena e il ristorante Roccadò.

Già gli interventi preliminari hanno messo in luce gli aspetti legati ai disciplinari sul cannonau e ai lieviti, che ormai non di rado portano le diverse produzioni a omologarsi dal punto di vista delle percezioni sensoriali. Forte interesse ha suscitato invece la degustazione dei vini presentata in lingua sarda che, oltre ad Arcadu e Sussarello ha coinvolto anche il giornalista Salvatore Taras, il sommelier Leonardo Porcu e il presidente della proloco di Villanova Monteleone, Pietro Fois.

«Non è stata una cosa semplice esprimere in sardo contenuti tecnici anche molto complessiha commentato Tonino Arcaduma il pubblico ha reagito con grande coinvolgimento, in maniera quasi inaspettata, compresi alcuni continentali affascinati dell’esperimento linguistico».

Il connubio tra vini e abbinamenti è assolutamente importante perché aiuta al consumo responsabile: «Non si deve bere per liberare le inibizioni ma per il piacere del palatoha affermato Sussarelloe accompagnare i vini agli alimenti adeguati permette di recepire entrambi con maggior piacere».

La cena a tema ha permesso di abbinare un Arvesinadu di Bono, che è un vino autoctono molto particolare, a un’insalata di pecora con steli di pane, cipollotto e rucola, scaglie di pecorino e olive. È un piatto di recupero dalla pecora bollita, vero e tipico piatto tradizionale sardo.

La serata è proseguita portando in tavola il Nepente di Oliena, un cannonau dalle qualità già osannate da Gabriele D’Annunzio, al quale è stato abbinato un primo piatto composto da macarrones de busa conditi con ricotta mustia affumicata, zucchine, pomodorini e basilico. Quindi polpette di bue sardo accompagnate con una salsa di “gioddu” condita con cetriolini, aglio, prezzemolo, sale e pepe e un tortino di melanzane. E finale in bellezza con un eccellente passito accostato a un gelato di ricotta, miele e mandorle e contorno di amaretti.

Il prossimo appuntamento della manifestazione sarà il 28 e 29 giugno a Villanova Monteleone per l’Anteprima di “Chenamos in carrela”. L’iniziativa è inserita nel progetto previsto dalla linea d’azione “Realizzazione di iniziative per la tutela e valorizzazione del patrimonio della cultura immateriale – Progetto Albergo – Ospitalità diffusa a Villanova Monteleone”, promosso dal Comune di Villanova e finanziato con i fondi del PNRR. Tutti gli eventi collegati alla manifestazione sono inseriti nel programma Salude&Trigu della Camera di Commercio di Sassari.

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