Controlli ambulatoriali negati, “Donne libere in lotta per il diritto alla salute” presenta un esposto in procura

Pubblichiamo di seguito il comunicato del movimento “Donne libere in lotta per il diritto alla salute” in merito all’esposto presentato in procura per la sospensione dei controlli ambulatoriali programmati in seguito all’improvvisa chiusura degli ambulatori AOU e ATS per l’emergenza Coronavirus.

“Durante gli ultimi 4 mesi della pandemia Covid abbiamo raccolto decine e decine di segnalazioni soprattutto riguardanti l’impossibilità di eseguire (a differenza delle terapie) i controlli programmati e altri urgenti, a causa dell’improvvisa chiusura degli ambulatori AOU e ATS, eroganti i servizi sanitari.”

“Molto spesso non siamo nemmeno stati avvisati di tali interruzioni, scoprendolo presentandoci negli ambulatori anche dopo ore di fila presso il “triage” allestito all’aperto. Alle rare telefonate di avviso di blocco dei controlli, semestrali o annuali, è seguito il totale silenzio riguardo un possibile nuovo appuntamento.”

“Questo problema è comune a tutti, non solo alle pazienti oncologiche senologiche che formano il primo nucleo del Movimento, ma anche a pazienti affetti da altre gravi patologie che hanno subito la stessa negazione del diritto alle cure e ai controlli, come ad esempio i cardiopatici, nefropatici, diabetici, persone affette da Sclerosi Multipla, Sla, insufficienza respiratoria ecc.”

“Un vero dramma nel dramma COVID, pregresso e attuale. Nessuno sa quale sarà il nostro destino e quali e quanti gravi danni potremmo aver ricevuto dalla sospensione dei controlli e dal persistere di tale situazione, nonostante si sia appreso dai Media e da colloqui telefonici con gli ambulatori, che sia già stata predisposta la riattivazione del servizio. In realtà in seguito a nostra diretta verifica, questo non corrisponde esattamente al vero, soprattutto in diversi e delicati settori.”

“A questo proposito ci siamo domandati, perché le Direzioni sanitarie (commissariate sia a Sassari, sia a Cagliari) abbiano repentinamente chiuso gli ambulatori spesso senza avvisarci e, informandoci, abbiamo scoperto che il tutto è avvenuto a seguito di una disposizione data dalla Direzione Generale ATS della Regione Sardegna (link), nonostante la Sardegna fosse quasi free-Covid, e mentre altre regioni d’Italia maggiormente compromesse, come ad esempio Lombardia, Veneto e Piemonte, proseguivano non solo ad erogare le terapie, ma anche i controlli programmati e urgenti.”

“Inoltre siamo a conoscenza del fatto che per le poche visite ambulatoriali che sono state recentemente riprogrammate, non sono date indicazioni su eventuali pre controlli anti Covid, che riteniamo siano invece indispensabili per accedere alle strutture ospedaliere, a garanzia reciproca di incolumità, sia dei pazienti, sia degli operatori.”

“In seguito a tutto ciò, all’interno del Movimento si è attivato un intenso confronto online, arrivando alla conclusione che in tali eventi si possano evidenziare, gravi inadempienze nei confronti di tutte le persone aventi problemi di salute.”

“Avendo raccolto numerose ed importanti testimonianze da tutta la Sardegna, si è così deciso di prendere informazioni presso uno Studio Legale circa la possibilità di presentare, come Movimento, un esposto alla Procura della Repubblica, depositato mercoledì scorso, 17 giugno 2020, presso la procura di Sassari, corredato di numerose memorie autografe, relative alla negazione del diritto alla salute, di cittadine e cittadini sardi a conoscenza dei fatti, che sono ora a disposizione delle Autorità Competenti.”

Exit mobile version