Murato il volley sassarese

La pallavolo in piazza a Sassari per protestare contro chi continua a negare l’uso delle palestre alle società

La palestra della Scuola Media n° 12 di Sassari

La palestra della Scuola Media n° 12 di Sassari

Nella pallavolo il muro è quell’azione con cui una squadra blocca l’attacco e il tentativo di fare punto dell’avversario. Purtroppo, a Sassari le società sportive, soprattutto in questo momento quelle della pallavolo, si trovano di fronte un muro difficile da superare.

In città c’è un problema annoso che riguarda gli impianti sportivi ed in particolare, in questo caso, le palestre degli istituti scolastici. Se negli anni precedenti i problemi erano quelli di conciliare le richieste orarie con le disponibilità tra le varie discipline sportive come pallavolo, pallacanestro, pallamano e altre, con l’arrivo del Covid il problema si è allargato.

Due Istituti ad inizio anno scolastico hanno deciso di non concedere più le loro palestre al di fuori dell’orario di scuola. Si tratta del “Brigata Sassari”, che ha al suo interno la palestra della Scuola Media n° 12, la più utilizzata per i campionati di pallavolo, e del “Pasquale Tola”; questa decisione è stata presa per prudenza, con una delibera, in attesa che l’emergenza Covid passi. Una decisione quella stabilita dai due istituti comprensivi che non è piaciuta neanche in Comune, però, purtroppo, in questi mesi non si è ancora arrivati a una soluzione o ad un compromesso tra le dirigenti degli istituti Claudia Capita e Maria Grazia Falchi, l’assessora Rosanna Arru e le società pallavolistiche, appoggiate anche dal Comitato FIPAV di Sassari e dalla presidentessa Giusy Piredda.

Così Junior, Orion, Punto e Virtus San Giuseppe hanno organizzato una manifestazione a cui parteciperà anche Eliseo Secci, presidente FIPAV Regionale, e promossa anche sui loro canali social, che si terrà giovedì 23 dicembre 2021 alle ore 10:30 davanti a Palazzo Ducale, con un corteo che arriverà fino a Piazza d’Italia, davanti al Palazzo della Provincia, anche essa interessata a questo discorso, in quanto le palestre delle scuole superiori sono di sua competenza ed anche in queste non mancano i problemi. Infatti, mentre le palestre durante la settimana per gli allenamenti vengono concesse, non è così per il weekend e per la disputa delle partite di campionato.

Così viene fuori che le uniche due palestre a Sassari dove il sabato e la domenica si possono giocare i campionati sono la storica palestra “Silvio Pellico” (in quanto palestra privata) e che vede impegnata nei vari campionati la società omonima e la palestra della Scuola Media n° 11 di Li Punti in via Onida, perché esterna all’istituto scolastico. Ma le partite sono tante tra i vari campionati, così ci sono società che devono “traslocare” per giocare. La Virtus San Giuseppe è costretta ad andare a Sorso per la disputa delle sue partite casalinghe, mentre la Junior deve andare a Tissi oppure chiedere di disputare in trasferta nello stesso giorno le gare di andata e ritorno, per limitare le spese.

Abbiamo chiesto a Carla Sotgiu, factotum della Junior Volley, società fondata nel 1994 insieme a Rosanna Baiardo, prima sarda a giocare in nazionale maggiore negli anni ’80, i motivi di questa manifestazione e i problemi che stanno avendo sia loro che le altre società.

Il problema si è presentato già l’anno scorso, alla ripresa delle attività, costringendo noi e le altre società a salti mortali per conciliare allenamenti e partite. Quest’anno si è ripresentato, tenendo anche conto che le palestre scolastiche non sono a norma e non sono considerati impianti sportivi, tranne appunto le palestre delle Medie n° 11 e n° 12, ma dove in pratica non potrebbe entrare neanche il pubblico a differenza del PalaSerradimigni, del PalaSantoru e della Bunker. Così già l’anno scorso abbiamo trovato ospitalità per le gare interne a Tissi ed anche quest’anno abbiamo iniziato lì il Campionato di Serie D, mentre per gli altri stiamo rinviando o invertendo le partite interne, nella speranza di arrivare a una soluzione in tempi brevi.”

Speriamo che termini quanto prima l’emergenza Covid e questo aiuti a risolvere tutti i problemi sorti, tra cui anche quello delle palestre. Ricordando che, purtroppo, a Sassari è ancora chiusa ed è sempre più in stato decadente la storica Palestra CONI, dal 2005 denominata “Pier Paolo Peru”, pallavolista che giocò in Serie A e in Nazionale, morto a 44 anni nel 2002. Un altro spazio che sarebbe utile allo sport sassarese.

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