“Camminando sotto il filo”, tutta la magia del teatro delle marionette nello spettacolo di Nadia Imperio

Nadia Imperio. Foto Fabian Volti

Le janas danzano lievi sul palco e da brave ballerine professioniste ci affascinano eseguendo elaborate coreografie. Un pulcino, muovendosi impacciato, prende la rincorsa, apre le ali e… Riuscirà a volare? Alcuni simpatici tenores improvvisano su un repertorio bizzarro e, quando è il momento del numero del trapezista, gli occhi del pubblico non perdono una sola mossa. Quelli appena citati sono solo alcuni dei protagonisti degli sketch che costituiscono lo spettacolo per marionette animate a vista Camminando sotto il filo, “creatura” dell’artista sarda Nadia Imperio, presentato per la prima volta a Sassari lo scorso 25 marzo: facile dimenticarsi che ogni personaggio non vive di vita propria ma che c’è qualcuno a muovere i fili e ad “animarne” ogni movimento, anche il più minuto. È questa la magia di un teatro che, spesso, viene erroneamente considerato mero intrattenimento per l’infanzia: si tratta invece di un linguaggio antico e dalle innumerevoli potenzialità espressive, in grado di emozionare profondamente un pubblico adulto.

Nadia, che all’attività di marionettista unisce una ultraventennale collaborazione con la compagnia teatrale La Botte e il Cilindro in qualità di autrice, costumista, realizzatrice di maschere, scene e pupazzi e animatrice in laboratori, ci ha raccontato come si è avvicinata a questa forma d’arte e com’è nato il suo spettacolo, prima prova che la vede nelle vesti di marionettista solista.

Come ti sei avvicinata al mondo della marionettistica?
Mi sono avvicinata a questo linguaggio, troppo spesso sottovalutato in Italia, grazie all’incontro, nel 2009, con l’artista catalano Toni Zafra e alla collaborazione con la sua compagnia Teatro de Marionetas.

Camminando sotto il filo unisce in sé momenti apertamente comici e altri di grande lirismo, con protagonisti differenti a ogni sketch: è stato concepito così sin dall’inizio?
Sì, frequentemente nel teatro delle marionette si alternano sketch diversi che possono essere uniti da un filo conduttore: in questo caso a fare da collante è Nora, unica marionetta dotata di parola, sorta di mio alter ego e “padrona di casa”. Oltre a essere un personaggio autonomo e importante, introduce i vari numeri che di volta in volta possono essere di stand up comedy, danza o canto in un genere di spettacolo che definisco “cabaret marionettistico”.

Nel tuo spettacolo la musica svolge un ruolo di primaria importanza: come lavori alla selezione dei brani musicali?
Nella marionettistica c’è una lunga e delicata parte di lavoro artigianale dovuta alla realizzazione della marionetta: il personaggio viene infatti pensato anteriormente e la costruzione della marionetta dovrà soddisfarne le caratteristiche. Già in questa prima fase capita spesso di sentire un brano musicale e trovarlo adatto all’atmosfera legata a quel particolare personaggio. Ho lavorato a lungo sulla parte musicale di Camminando sotto il filo (tutto lo spettacolo ha avuto una gestazione di due anni) e in genere ogni brano musicale adoperato è il frutto di un lavoro di “vivisezione” e accorpamento di tre o quattro brani musicali differenti che, grazie a un software, vengono rielaborati e resi funzionali al numero in scena e ai momenti che lo costituiscono (ingresso, svolgimento e uscita). Unico brano inedito e completamente originale è quello che accompagna lo sketch dei tenores che, su parole scritte da me, è stato interpretato da Beppe Dettori.

Chi volesse seguire le prossime tappe di Camminando sotto il filo può farlo sul blog La poltrona di Nora oppure seguendoti su Facebook. Puoi però anticiparci qualcosa rispetto alle prossime rappresentazioni e a nuovi progetti?
Questa produzione è già stata presentata in Sud America e tra estate e autunno, adattata anche in altre lingue, avrà occasione di girare attraverso Italia ed Europa toccando i festival dedicati al teatro di figura. Il prossimo spettacolo, in costruzione, sarà destinato a un pubblico adulto e in esso torneranno anche alcuni personaggi presenti in Camminando sotto il filo.

Nel frattempo, il blog, oltre a tenere aggiornato il pubblico sulle prossime avventure di Nora e dei suoi compagni di scena, ospiterà contributi e link inerenti a questa affascinante arte.

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