Un progetto per la rivitalizzazione del borgo minerario dell’Argentiera

Mira alla tutela, alla valorizzazione e alla rivitalizzazione del borgo dell’Argentiera: è il progetto “LandWorks Plus: in-segnare il paesaggio“, oggetto di un protocollo d’intesa tra enti del territorio e vincitore di un bando che mira alla rigenerazione degli spazi abbandonati.

Sviluppato dall’associazione culturale LandWorks, nata all’interno del DADU – Dipartimento di Architettura, Design e Urbanistica dell’Università degli studi di Sassari, il progetto è stato presentato questa mattina all’Argentiera, negli spazi della Laveria, dal sindaco di Sassari Nicola Sanna, da Stefan Tischer, docente di Architettura del Paesaggio del Dipartimento di Architettura, Design e Urbanistica dell’Università degli Studi di Sassari, da Paola Serrittu dell’associazione LandWorks e Gino Correddu, presidente della Circoscrizione Unica della Nurra.

L’iniziativa vede, infatti, il coinvolgimento, di diversi enti e istituti, che hanno siglato con l’associazione LandWorks, a luglio del 2018, un protocollo d’intesa per la valorizzazione dei beni paesaggistico-culturali e il riuso degli spazi abbandonati nella borgata. Il Comune di Sassari, il Parco Geominerario, Storico e Ambientale della Sardegna, il DADU – Dipartimento Architettura Design Urbanistica, l’Università degli Studi di Sassari, l’Accademia di Belle Arti “Mario Sironi” di Sassari, l’Istituto di Istruzione Superiore “G. M. Devilla”, l’Associazione Erasmuss-Esn Sassari (Erasmus Student Network),l’Associazione Culturale Formore Istruzione, si sono così impegnati a collaborare nelle attività di ricerca e individuazione di processi di rigenerazione con nuove visioni, linee guida e percorsi per l’avvio di progetti pilota.

Nata all’interno dell’Università di Sassari, l’associazione LandWorks è già radicata sul territorio e organizza workshop internazionali per la realizzazione di installazioni d’arte, architettura e paesaggio. L’obiettivo è rendere il presidio dell’area permanente, combinando attività di formazione e laboratori di progettazione paesaggistica, un museo al chiuso e open air, conferenze, seminari, visite guidate, festival e attività di marketing culturale. La sfida principale è quella di rigenerare l’ex borgo minerario attraverso la realizzazione di progetti e iniziative “dal basso”, diventando modello virtuoso e sostenibile di eccellenza globale, esportabile, replicabile e scalabile in altre realtà, riferimento per il dibattito culturale e artistico ad ampia scala.

Il progetto “LandWorks Plus: in-segnare il paesaggio” è tra i vincitori della quinta edizione del bando culturability, grazie al quale ottiene dalla Fondazione Unipolis un finanziamento di 50 mila euro. Scelto fra le 341 proposte candidate da tutta Italia per sostenere iniziative culturali innovative ad alto impatto sociale, che puntano alla rigenerazione e riattivazione di spazi abbandonati o sottoutilizzati, e sviluppato dagli architetti Paola Serrittu e Andrea Maspero e da altri giovani collaboratori, sotto la direzione del professor Stefan Tischer, il progetto vede coinvolti, oltre agli enti già elencati, la Chaire UNESCO-Université de Montreal-Canada, la SoA+D-School of Architecture and Design-KMUTT- Bangkok-Thailandia, la TUM-Technische Universität München-Germania e la AHO-Oslo School of Architecture and Design-Norvegia.

Il Comune di Sassari mette a disposizione del progetto, gratuitamente, gli spazi pubblici e le sedi di sua pertinenza: pozzo Podestà, l’antica Laveria in legno, le ex officine prospicienti la laveria, le piazze, le strade, le aree in disuso o abbandonate. Inoltre, concede all’associazione LandWorks il presidio gratuito, per un periodo di sei anni, della sala delle ex officine meccaniche, come sede operativa dell’associazione LandWorks, oltre che le ex forge trasformate in sei piccole foresterie, disponibili ad ospitare gratuitamente artisti e studiosi per residenze artistiche e di ricerca. Affida all’associazione, inoltre, l’incarico di supporto alla valorizzazione culturale e turistica dell’area mineraria dell’Argentiera e di coordinamento nell’ambito del progetto di fruizione e valorizzazione turistico-culturale per il reintegro di sette figure professionali (lavoratori ex Ati-Ifras) per un periodo di sei mesi nel 2018 e di ulteriori sei mesi nel 2019. I lavoratori garantiscono le attività di apertura e chiusura, custodia, sorveglianza, accoglienza e prima informazione al pubblico nei locali di pozzo Podestà, Sala Conferenze e della Laveria.

Il Dipartimento Architettura Design Urbanistica dell’Università di Sassari s’impegna a svolgere studi e ricerche volti all’innovazione teorica e alla sperimentazione e alla diffusione della cultura e conoscenza del territorio e alla formazione di studenti e laureati particolarmente qualificati collaborando allo svolgimento di attività di workshop e tirocini. S’impegna inoltre a promuovere l’attivazione di reti per la partecipazione a bandi di finanziamento di programmi di ricerca.

Il Parco Geominerario, Storico e Ambientale della Sardegna promuove attività indirizzate al recupero, alla salvaguardia e alla valorizzazione dei siti e dei territori in partenariato con altri soggetti su scala nazionale e internazionale. Particolare attenzione è data ai recuperi architettonici e alle attività culturali. Favorisce, inoltre, attività educative e didattiche che mirano alla sensibilizzazione di cittadini e cittadine in ambito ambientale.

L’Accademia di Belle Arti di Sassari partecipa al protocollo con l’ideazione, la programmazione e il management di iniziative a carattere culturale e artistico che vedano coinvolta la comunità residente. L’istituto Devilla s’impegna a svolgere attività di alternanza scuola-lavoro, mentre l’associazione Erasmuss – Esn Sassari e l’associazione Formore Istruzione s’impegnano nell’organizzazione di eventi culturali e formativi.

Foto Stefan Tischer
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