Basket in carrozzina: la Dinamo Lab cede tra le mura amiche all’Amicacci Giulianova 42-59

Claudio Spanu. ? Dinamo Basket | Federica Senes

Claudio Spanu. ? Dinamo Basket | Federica Senes

Una Dinamo Lab non particolarmente brillante cede il passo tra le mura amiche alla quotata Amicacci Giulianova, che senza troppi sforzi porta a casa il match, grazie ad un break di 14-0 a cavallo tra fine primo tempo e terzo quarto. Troppi errori dal campo e palle perse, gli abruzzesi dimostrano la loro forza ed esperienza, per Sassari un match senza acuti.

La Dinamo ci arriva con una sola vittoria al suo attivo, bruciata dalla delusione dell’overtime beffardo di Bergamo. Giulianova è una delle più belle realtà del campionato, dietro solo a Cantù e Giulianova.

Massimo Bisin schiera il suo quintetto migliore e “obbligato” con Bridge in cabina di regia, Quaranta e Spanu sono le guardie, De Miranda l’ala, mentre Garibloo è il lungo che si occuperà del pitturato. Il santone del basket in carrozzina ovvero Carlo Di Giusto manda in campo uno starting five molto fisico con Berdun e Stupenengo in guardia, Beginskis da ala e dentro l’area i muscoli di Benvenuto e Fares.

L’impatto non è quello che sperava coach Bisin, De Miranda litiga con il ferro (0/4 nei primi 7’), Giulianova non è particolarmente cinica ma riesce ad allungare 10-5, costringendo l’allenatore della Dinamo Lab a fermare il gioco per chiamare time out. Billy Bridge si arrabbia con i compagni, vuole maggior ordine e confezione un grande assist per cercare di mettere in partita il suo brasiliano ma l’Amicacci sembra controllare il gioco e punire in transizione le palle perse di Sassari.

Carte da Bridge è lui l’uomo migliore in casa Dinamo Lab, gestisce il ritmo, dà equilibrio e gioca a basket in maniera intelligente, ma ogni volta che Sassari commette un errore, Giulianova la punisce in contropiede, nonostante l’1/7 dal campo di Berdun. Il 2° fallo di Spanu e la mancanza di fluidità in attacco costringe Bisin al secondo time out della prima frazione, l’Amicacci avrebbe potuto già allargare la forbice ma a meno di 5 minuti dal riposo, ha solo 5 punti di vantaggio (15-20). Garibloo (4 punti 5 rimbalzi ma 1/6 dal campo) si mangia il canestro del -2, Giulianova punisce ancora ma una magia di Quaranta a rimbalzo offensivo fa infuriare Di Giusto, la Dinamo prova a rimanere attaccata al match con 8 tiri in meno degli avversari. (8/20 contro l’11/28 degli abruzzesi). Benvenuto e Beginskis tentano l’allungo, una rubata di Cavagnini costringe ancora la Dinamo a soffrire, dentro l’area il lungo dell’Amicacci si fa sentire. Senza fare troppa fatica Giulianova conduce 26-18 all’intervallo in una partita decisamente bruttina.

Giulianova troppo esperta e smaliziata, Stupenengo dirige, Marchionni chiude, Bisin chiama time out dopo soli 2’ del terzo quarto ma l’Amicacci ormai non è più quella del primo tempo, il 32% dal campo e le 11 perse condannano Sassari che paga dazio anche a rimbalzo (0-14 di parziale per il 18-36). La Dinamo ci mette l’impegno ma non è particolarmente brillante, gli errori dal campo in serie, la difficoltà ad entrare in area e le perse convertite da Giulianova lasciano agli ospiti la strada spianata per il successo. I 10 punti di Berdun in chiusura di tempo non danno scampo alla Dinamo, la partita è virtualmente chiusa.

Garbage time classico nell’ultimo quarto dove Giulianova controlla agevolmente l’incontro, mentre Bisin, dopo aver inserito il 14enne Uras, mette in campo anche l’altro 2007, ovvero Asproni, applauditissimo. Ci sono minuti anche per Rovatti, Di Giusto mette sul parquet le seconde linee, l’Amicacci passa a Sorso 59-42, meritando la vittoria.

Dinamo Lab: Bridge 3 (2/5 6 assist), Spanu 8 (2/9), Quaranta 10 (5/7), De Miranda 16 (7/17 11 rbs), Garibloo 4 (1/7 11 rbs), Magrì, Gaias, Asproni, Uras (0/1), Rovatti. All. Bisin

Giulianova: Stupenengo 6 (3/12 6 ass), Berdun 16 (8/18 10 rbs), Beginskis 8 (4/7 6 rbs), Benvenuto 8 (4/6), Fares 8 (4/7 8 rbs), Marchionni 4 (2/7), Blasiotti, Cavagnini 6 (2/6 11 rbs), Bundzis, Feltrin, Ion, Francesco. All. Di Giusto

Massimo Bisin non cerca giustificazioni e ammette: “Abbiamo giocato una partita non all’altezza, troppo nervosa per poter impensierire una squadra come Giulianova, che schiera il quintetto migliore può vincere lo Scudetto. Noi dobbiamo essere più squadra e giocare insieme, quando lo facciamo siamo sicuramente migliori”.

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