9 settembre 1943: 1393 vite spezzate nell’affondamento della Corazzata Roma

In occasione dell’81° anniversario, a Porto Torres una cerimonia commemorativa per onorare i caduti della Marina Italiana e riflettere sugli orrori della guerra

Il 9 settembre 1943, 81 anni fa, durante la Seconda Guerra Mondiale, la Corazzata Roma, la nave ammiraglia della Marina Italiana, fu affondata dalle bombe dell’aviazione militare tedesca nel Golfo dell’Asinara a 16 miglia dalla costa. Quel giorno persero la vita 1.393 persone insieme al comandante della nave, capitano di vascello Adone Del Cima e al comandante delle Forze Navali da Battaglia della regia Marina, l’ammiraglio Carlo Bergamini.

Sempre nello stesso giorno, nelle acque dell’arcipelago della Maddalena, vennero colpiti e affondati i cacciatorpedinieri Da Noli e Vivaldi causando 270 vittime. La tragedia è stata ricordata questa mattina, 9 settembre, nel Lungomare Balai di Porto Torres con una cerimonia solenne davanti al Monumento ai Caduti della “Roma” nella Piazza Caduti 9 settembre 1943.

Dopo l’alzabandiera sulle note dell’Inno Nazionale la vicesindaco Simona Fois, accompagnata dagli agenti della Polizia Locale, ha deposto una corona d’alloro ai piedi del Monumento dei caduti.

La cerimonia, coordinata dal cerimoniere Antonio Chessa, è poi proseguita con la lettura della Preghiera del marinaio da parte della sottotenente di vascello della Capitaneria di Porto di Porto Torres Gaia Giorgi a cui è seguito un momento di raccoglimento al suono del “Silenzio” in ricordo di tutte le vittime, tra cui 30 sardi.

«Siamo qui oggi per rendere onore ai caduti e al loro sacrificio per la Patriaha detto Simona Fois nel suo discorso-. Ricordare oggi questo evento significa per noi, eredi di quelle generazioni, riflettere sugli orrori della guerra, che non portano altro che sofferenza e morte. Anche ora, purtroppo, assistiamo a conflitti in Europa e in altre parti del mondo. Questi episodi di dolore e distruzione devono rafforzare il nostro impegno per la pace, per evitare che popoli innocenti soffrano ancora per interessi di potere o differenze politiche, religiose o etniche». La vicesindaco ha infine chiuso la cerimonia con una frase di Gino Strada: «Se la guerra non viene buttata fuori dalla storia dagli uomini, sarà la guerra a buttare fuori gli uomini dalla storia».

Nel corso della commemorazione ha preso la parola anche il consigliere nazionale per la Sardegna dell’Anmi (Associazione Nazionale Marinai d’Italia) Antonello Urru che ha ringraziato l’amministrazione comunale per il sentito omaggio che ogni anno rende ai caduti della Corazzata “Roma”.

Alla cerimonia hanno preso parte le autorità civili, militari e religiose del territorio, le Associazioni dei combattenti, reduci e familiari e numerosi cittadini che hanno voluto ricordare uno dei momenti più bui della storia italiana.

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