Screening oncologici: ad Olbia, Tempio e La Maddalena cresce la prevenzione

Ripartito lo screening della mammella, proseguono le campagne per la cervice uterina e il colon retto, grazie all'attività della Asl Gallura

Mammografia. ? Depositphotos

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Una percentuale di adesione agli inviti pari a circa l’87% per lo screening della mammella, da dicembre 2023 a luglio 2024. Un dato a cui si aggiungono quello dei controlli della cervice uterina (57%), e quello della prevenzione del tumore del colon retto (29%) calcolati nei primi sei mesi del 2024.

Sono i numeri dell’attività di screening promossa dalla Asl Gallura, che vede impegnati gli operatori sanitari nelle diverse diagnosi precoci anche grazie alla ripartenza, dopo anni, dello screening mammografico a Olbia, Tempio Pausania e La Maddalena.

L’attività di screening si svolge nell’arco dei dodici mesi: il Dipartimento di Prevenzione Area Medica della Asl Gallura individua la popolazione bersaglio, secondo le linee guida della Regione Sardegna (donne tra i 25 e i 64 anni per la cervice uterina, donne tra i 50 e i 69 anni per la mammella e donne e uomini tra i 50 e i 69 anni per il colon retto).

Gli utenti vengono poi contattati e invitati periodicamente dal Servizio Screening della Asl a sottoporsi ai controlli. «Nei primi sei mesi del 2024 è stata prodotta una diagnosi precoce per 7 utenti con tumore alla cervice uterina, 5 per utenti con tumore del colon retto e ben 25 per donne con tumore al seno. La tempestività è fondamentale, perché ci consente di prendere in carico il paziente e avere alte possibilità di salvare delle vite», sottolinea la Direttrice del Dipartimento, Rosalia Ragaglia.

«La macchina dello screening coinvolge tanti operatori sanitari della nostra azienda. Stiamo parlando di Medici, Infermieri, Ostetriche, Oss, Tecnici di radiologia e laboratorio analisi, figure amministrative che lavorano nelle diverse strutture e che oltre all’attività ordinaria dedicano il proprio tempo a questo servizio. Senza un’ampia sinergia e un forte spirito di collaborazione non sarebbe possibile portare avanti le campagne di prevenzione. Un appello, inoltre, a tutti gli utenti: non sottovalutate la prevenzione e gli inviti a sottoporsi a test come quello del colon retto, che ha purtroppo una adesione più bassa rispetto agli altri. Attraverso un semplice esame, infatti, è possibile individuare il campanello d’allarme, approfondire i controlli ed eventualmente intervenire subito con ampie possibilità di guarigione grazie alla diagnosi precoce», aggiunge la dottoressa Ragaglia.

«Agli operatori che sono impegnati in questo progetto di rete tra Olbia, Tempio Pausania e La Maddalena va il ringraziamento della Direzione Aziendale – afferma il Direttore Generale, Marcello Acciaro – perché hanno sposato una nostra mission strategica, quella dell’implementazione dei programmi di screening. Dopo anni siamo riusciti a far ripartire i controlli mammografici in tutta la Gallura e anche sull’isola parco di La Maddalena: nell’ospedale Paolo Merlo è stato installato un mammografo di ultima generazione e i primi esami, avviati nelle scorse settimane, hanno permesso di far emergere due casi di tumore su pazienti che sono state prese in carico. Alle tre campagne di prevenzione hanno aderito, in tutto, 8mila persone su 16mila invitate. L’auspicio è che cresca la sensibilità su questo tema. Noi metteremo in campo innovazione tecnologica, organizzazione e lavoro in team per offrire un servizio importante ai cittadini del territorio».

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