A Olbia e Tempio Pausania riaprono gli sportelli dell’Ispettorato Micologico

Servizio gratuito e senza attese per verificare la commestibilità dei funghi raccolti, offerto dal Servizio Igiene degli Alimenti e della Nutrizione della ASL Gallura

Raccolta funghi. 📷 Depositphotos

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Da oggi a Olbia e Tempio Pausania riaprono al pubblico gli sportelli dell’Ispettorato Micologico del Servizio Igiene degli Alimenti e della Nutrizione – Dipartimento di Prevenzione Area Medica. Il servizio è fruibile gratuitamente con accesso diretto, senza attese.

È un punto di riferimento essenziale per tutti i cittadini che si dedicano a questa attività e che dovrebbero sempre far esaminare i funghi da portare sulle tavole per sapere se sono commestibili o meno.

«Non bisogna fidarsi dei consigli di amici, vicini di casa, del web o di fantomatiche app per gli smartphonericorda la Responsabile Scientifica dell’Ispettorato Micologico, Ada Careddu – ma i funghi devono essere controllati dagli esperti. Anche lo scorso anno il nostro servizio ha esaminato numerosi funghi risultati non commestibili in quanto marci all’interno, addirittura velenosi e in certi casi mortali. Se i cercatori avessero deciso di non sottoporli ai nostri controlli sarebbero finiti sulle tavole e avrebbero messo seriamente a rischio la salute delle persone. Il pericolo è facilmente evitabile: in pochi minuti i cittadini possono recarsi presso i nostri centri, senza nessun costo, senza appuntamento e senza lunghe attese, e avere rassicurazioni sulla commestibilità dei funghi freschi».

A Olbia l’ufficio è aperto al pubblico il lunedì, il mercoledì e il venerdì dalle 9:00 alle 13:00 nella struttura pertinente l’ex ospedale San Giovanni di Dio, con ingresso da via Borromini (telefono 0789.552153). A Tempio Pausania la sede è nell’Hospice della Asl Gallura, in via Limbara 60 (telefono 079.678333): l’apertura anche in questo caso è garantita il lunedì, mercoledì e venerdì dalle 9:00 alle 13:00. Il servizio è gratuito.

«È importante sottoporre al controllo tutti i funghi raccolti o ricevuti in regalo. Solo il Micologo, infatti, con l’osservazione e le sue competenze specifiche in materia, può determinare la commestibilità o la tossicità. Sono pertanto assolutamente da evitare – aggiunge Ada Careddu – i metodi di riconoscimento non scientifico o, peggio ancora, è assolutamente sconsigliato fidarsi del sentito dire».

Nel caso di esemplari mal conservati, non commestibili o tossici, il Micologo tratterrà il raccolto per predisporne la distruzione. Dovranno essere sottoposti al controllo e cernita da parte degli esperti micologi anche i funghi freschi spontanei destinati alla vendita e alla somministrazione.

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