IT-Alert: a Orosei, Siniscola e Posada il test per allarme maremoto

Il 15 maggio simulazione di un maremoto generato da sisma: ecco come funziona il test IT-alert

IT-alert Allarme maremoto generato da sisma

Mercoledì 15 maggio 2024 dalle ore 11 si svolgerà un test del sistema di allarme pubblico IT-alert in Sardegna, simulando un maremoto generato da sisma. Le aree interessate saranno in provincia di Nuoro, nei comuni di Orosei, Siniscola e Posada.

Attualmente il sistema IT-alert non è ancora operativo per tutti gli scenari previsti dalla Direttiva del Ministro per la protezione civile e le politiche del mare del 7 febbraio 2023. Per lo scenario di rischio relativo a maremoto generato da sisma, oltre che a quelli che riguardano le precipitazioni intense e l’attività vulcanica dello Stromboli, si è reso necessario un supplemento di analisi e verifiche che hanno richiesto il prolungamento della fase di sperimentazione.

Il testo della notifica che la popolazione coinvolta riceverà sarà il seguente: TEST TEST Messaggio di prova IT-alert. È in corso la SIMULAZIONE di un maremoto generato da sisma nella zona in cui ti trovi. Per conoscere il messaggio che riceverai in caso di reale pericolo e per compilare il questionario vai su www.it-alert.gov.it TEST TEST

Nel giorno del test, dall’homepage del sito si accederà a una pagina dedicata dove sarà possibile visionare il testo del messaggio che arriverebbe in caso di pericolo reale e il link al questionario che i cittadini nei territori coinvolti sono invitati a compilare, anche qualora non dovessero ricevere alcuna notifica.

Il messaggio di test arriverà sui cellulari accesi e con connessione telefonica di coloro che si troveranno nelle aree target. La data del test potrebbe subire variazioni nel caso in cui il sistema di protezione civile regionale si dovesse trovare impegnato in attività per eventuali allerte meteo-idro in atto o per situazioni di emergenza.

Per maremoto generato da sisma si intende una serie di onde marine prodotte dal rapido spostamento di una grande massa d’acqua originata da un forte terremoto con epicentro in mare o vicino alla costa.

Il Sistema di allertamento italiano per il rischio maremoto è disciplinato dalla direttiva del Presidente del Consiglio dei ministri del 17 febbraio 2017, recante l’“Istituzione del Sistema d’Allertamento nazionale per i Maremoti generati da sisma – SiAM” nonché dal decreto del Capo del Dipartimento della protezione civile, del 2 ottobre 2018.

Il SiAM, che opera attraverso il Centro allerta tsunami (CAT) dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (INGV), l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (ISPRA) e il Dipartimento della Protezione Civile, si occupa del monitoraggio sismico, valuta la possibilità che un terremoto possa generare un maremoto, calcola i livelli di allerta lungo le coste esposte e trasmette i messaggi di allerta alle strutture competenti.

Per le coste italiane, in base alla severità stimata del maremoto, il Sistema prevede due livelli di allerta, arancione e rosso. Le zone costiere da evacuare in caso di allerta arancione o rossa sono definite nelle mappe di inondazione elaborate da Ispra, in cui al livello di allerta arancione è associata la zona di allertamento 1 mentre al livello di allerta rosso è associata la zona di allertamento 2

L’invio del messaggio IT-alert interessa la zona di allertamento 2 e viene diramato in caso di allerta rossa e arancione e in caso di revoca, ovvero quando l’evento sismico valutato come potenzialmente generatore di maremoto non abbia dato realmente luogo all’evento.

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