“Steve McCurry – Icons”: 100 scatti del fotoreporter statunitense in mostra a Palazzo di Città di Cagliari

Anche la Cagliari dell’arte e della cultura contemporanea ha la sua prima volta che segna un nuovo traguardo per il sistema museale. Sarà ospitata infatti nei raffinati ambienti di Palazzo di Città, la mostra “Steve McCurry – Icons”. Promossa dal Comune di Cagliari, in particolare dal Servizio Cultura e Spettacolo, e organizzata da Civita Mostre e Musei SpA, in collaborazione con Fondazione di Sardegna e SudEst57, per la prima volta in Sardegna, 100 immagini ripercorrono la carriera del grande fotografo e fotoreporter statunitense, dagli esordi a oggi.

Insomma “un rilancio in grande stile dell’arte della fotografia, frutto di un grande lavoro di squadra”, l’esposizione sarà visitabile sino al 10 gennaio 2021. Escluse le giornate di lunedì, da sabato 13 giugno 2020, tutti i giorni da mattino fino sera (dalle 10 alle 20).

La dirigente Antonella Delle Donne, durante la presentazione della mostra ha spiegato le misure messe in campo dall’Amministrazione comunale perché ogni visitatore possa vedere la mostra in “completa sicurezza” e che tra l’altro comprende: “l’estensione dell’orario di apertura di Palazzo di Città che chiuderà non più alle 18 ma alle 20” e il “raddoppio del numero dei custodi di norma previsti, per regolare il flusso dei visitatori (massimo 15/18 ogni ora) lungo il percorso espositivo”. Un plauso all’iniziativa e all’organizzazione è arrivato anche da parte della Fondazione di Sardegna e Rinascente Spa rappresentanti all’incontro coi giornalisti rispettivamente dal direttore generale e dal direttore della filiale di Cagliari.

Al tempo del Covid-19, la mostra “Steve McCurry – Icons” curata da Biba Giacchetti, rappresenta per tutti “un messaggio di ripartenza”. Un viaggio simbolico lungo 40 anni che si dipana attraverso Paesi come India, Afghanistan, Birmania, Giappone e Brasile e che nel cuore del quartiere storico di Castello, al civico n. 6 di piazza Palazzo, racconta il mondo e l’uomo contemporaneo.

Tra gli scatti anche il ritratto di Sharbat Gula, la ragazza afghana che McCurry ha fotografato nel campo profughi di Peshawar in Pakistan. Coi suoi grandi occhi verdi, è diventata icona della fotografia a livello globale. All’interno del percorso espositivo è proiettato il filmato dedicato alla sua lunga ricerca e che ha consentito di ritrovarla 17 anni dopo, ormai adulta.

Per garantire al pubblico l’accesso alla mostra nel rispetto delle linee di indirizzo in materia di Covid-19, è richiesta la prenotazione. Basta telefonare allo 070.6776482 , oppure inviare una email all’indirizzo di posta elettronica infoeprenotazioni@museicivicicagliari.it .

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