Donazione di sangue: gli appuntamenti estivi con l’autoemoteca dell’Avis al Centro “Le Vele” di Quartucciu

Si potrà dare il proprio importantissimo contributo nelle giornate del 13 e 27 luglio, 10 e 24 agosto, 7 e 21 settembre, sempre di sabato, dalle 16:30 alle 20:30

Donazione sangue 📷 Michelle Gordon | Pixabay

📷 Michelle Gordon | Pixabay

Donare il sangue è vita. Per questo, anche in virtù di una carenza che in Sardegna è ormai diventata cronica, è necessario creare le condizioni per stimolare maggiormente i cittadini all’elargizione. L’autoemoteca dell’Avis di Quartu al Centro Commerciale Le Vele è un’iniziativa, sostenuta dall’Amministrazione comunale con in primis il Sindaco Graziano Milia, che va appunto in questa direzione.

In Sardegna il fabbisogno di sangue non viene mai coperto dalla quantità necessaria per garantire il normale svolgimento delle attività chirurgiche programmate e la corretta terapia trasfusionale delle persone affette da anemia trasfusione dipendente, come i pazienti talassemici, oncologici e onco-ematologici. Dati alla mano, a un fabbisogno di 110 mila unità di sangue corrisponde una raccolta pari a circa 80mila sacche.

Occorre quindi un maggiore contributo da parte di tutti. Occorre anche il contributo di Quartu. Il centro Avis cittadino ha programmato una serie di appuntamenti in occasione dei quali sarà possibile fermarsi a donare il sangue mentre si va a fare shopping o a fare la spesa. Come già accaduto nella giornata di sabato 29 giugno, l’autoemoteca sarà ancora a disposizione della cittadinanza davanti all’ingresso del Centro Commerciale Le Vele nelle giornate del 13 e 27 luglio, del 10 e 24 agosto, del 7 e 21 settembre, sempre di sabato, dalle 16:30 alle 20:30.

Sabato ha dato il suo contributo anche il Sindaco Graziano Milia: “Donare è vita. È un gesto responsabile verso la propria comunità. Solitamente durante il periodo estivo si assiste a un drammatico calo delle donazioni di sangue in Sardegna, con rischi enormi non solo per chi a causa di patologie specifiche deve ricorrere a continue trasfusioni, ma anche per la normale attività delle sale operatorie. Io ho fatto la mia parte. Invito tutti a fare altrettanto nei prossimi appuntamenti: pochi minuti per un gesto che può salvare una vita”.

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