Imprenditore non sei solo: in Sardegna la onlus che fornisce supporto e formazione gratuita agli imprenditori in difficoltà

I problemi che affliggono la nostra società da diversi anni a questa parte non sono solo di natura sanitaria, politica o sociale. Un altro male silenzioso, profondo e radicato, che porta via possibilità, speranze e dignità, è la crisi economica che tantissimi imprenditori si trovano a dover affrontare.

Aumento dei prezzi delle materie prime, imposte eccessive, concorrenza sleale, insolvenza dei debitori, scarso potere d’acquisto delle famiglie e, da ultimo, la pandemia di coronavirus e le misure restrittive per farvi fronte, sono tutti elementi che hanno portato ad una crisi sempre più profonda del terzo settore, soprattutto delle piccole e medie imprese, con numeri sempre più allarmanti e diversi casi che, purtroppo, sono sfociati in gesti estremi come il suicidio del titolare.

Il supporto di chi si è già trovato a dover superare simili criticità e un’adeguata formazione potrebbero essere la chiave per aiutare l’imprenditore a guidare un’azienda con un bilancio sano e, magari, di successo. Questo oggi è possibile grazie a “Imprenditore non sei solo”, una onlus che opera gratuitamente col solo scopo di rimettere in piedi le aziende in difficoltà. L’associazione è nata circa tre anni fa da un’idea degli imprenditori Paolo Ruggeri ed Enrico Tosco.

Lara Campoli, responsabile tecnica del progetto e socia fondatrice, racconta: “L’idea di dar vita a “Imprenditore non sei solo” è nata nel momento in cui Paolo Ruggeri, che ha un’azienda di formazione internazionale per manager ed imprenditori, si è reso conto, insieme ad Enrico Tosco, che non stavano aiutando quella parte della popolazione che non se lo poteva permettere. Considerando il fenomeno sempre più frequente dei suicidi tra gli imprenditori e il disagio che, per via della crisi, provano anche le loro famiglie, i dipendenti e i fornitori, abbiamo deciso di aprire questa associazione che, da qualche mese, è diventata no-profit, siamo riusciti ad ottenere infatti la certificazione di onlus, cioè ente del terzo settore”.

L’associazione si propone di fornire formazione e consulenza gratuita a quegli imprenditori che si trovano in crisi: “Noi inseriamo gli imprenditori all’interno di un percorso, – spiega la responsabile – un giorno al mese studiano in classe materiale di management aziendale e, contestualmente, una rete di volontari chiamano gli imprenditori ogni due settimane per fare il punto della situazione. I volontari sono imprenditori e liberi professionisti che in passato hanno affrontato qualche periodo di crisi e che si sono formati da noi. Inoltre, laddove è necessario, facciamo intervenire anche vari professionisti, consulenti finanziari, commercialisti, avvocati ed esperti di marketing”.

Imprenditore non sei solo cerca di assistere gli imprenditori po’ in tutta Italia, le classi di formazione attualmente si svolgono a Roma, Bologna, Milano, Palermo e Cagliari. “Il nostro obiettivo è quello di operare in tutta Italia – svela Lara Campoli – e cercare di abbattere totalmente la crisi dell’imprenditore. In questi primi anni abbiamo ricevuto tantissime richieste, attualmente seguiamo più di 200 aziende ma riceviamo tra le 40 e le 60 richieste a settimana, cifre che non siamo in grado di sostenere, non abbiamo abbastanza volontari, quindi, abbiamo dovuto ridurre le campagne pubblicitarie. Proprio per questo siamo sempre alla ricerca di persone da inserire sia come volontari sia nell’organico dell’associazione”.

Al termine del percorso le aziende che avranno raggiunto tutti gli obiettivi stabiliti verranno dichiarate fuori dalla crisi e otterranno una certificazione: “Abbiamo già certificato alcune aziende. Purtroppo, a causa del sopraggiungere del Covid-19, parecchie imprese che avevano quasi raggiunto la certificazione sono ripiombate nella crisi. Dopo la certificazione, nei mesi successivi, continuiamo a mantenere rapporti con gli imprenditori”.

Fin dalla nascita di “Imprenditore non sei solo” sono state molto numerose le richieste di aiuto provenienti da imprenditori sardi in difficoltà: “Abbiamo da subito avuto l’idea di portare la onlus anche in Sardegna, – dichiara la responsabile nazionale – era complesso far venire gli imprenditori a studiare a Roma o a Bologna, ma lì non avevamo le strutture. La novità è che da giugno di quest’anno abbiamo la struttura, i colleghi sardi stanno facendo un grande lavoro”.

La Mab&Co, un’azienda di Cagliari che si occupa di co-business, ossia aiutare e formare gli imprenditori per far crescere le loro aziende, grazie all’idea di uno dei suoi fondatori, Andrea Podda, è riuscita a organizzare le classi di formazione di “Imprenditore non sei solo” in Sardegna direttamente nella sua sede.

“L’idea di portare in Sardegna l’associazione è nata nel momento in cui è nata l’associazione stessaafferma Marco Locci, referente regionale -. Inizialmente la formazione si faceva a Bologna per una questione di costi, cercavamo di aiutare gli imprenditori in difficoltà facendoli viaggiare, ora abbiamo cominciato ufficialmente anche qui. Nonostante le tantissime richieste non riusciamo a dire di no a nessuno. Siamo già quasi sovraccarichi però, quindi cerchiamo persone che diano una mano, ma devo dire che i sardi, come sempre, si stanno rivelando molto generosi. Essendo partita la classe da poco, qui non abbiamo ancora casi certificati di imprenditori che sono del tutto usciti dalla crisi, però alcuni si sono fortemente risollevati, anche se il percorso è lungo e verranno monitorati per diversi mesi”. 

La demotivazione è lo stato d’animo principale che affligge tutti coloro che stanno attraversando la crisi della propria azienda: “Ritengo che in Italia ci sia una distorsione del significato della parola fallimento, – sostiene Locci – ciò che in altri Paesi viene visto solo come il fallimento di un’azienda, in Italia viene considerato come il fallimento della persona. Riscontriamo una vergogna dell’imprenditore ad aprirsi, quando chiede aiuto spesso ormai è arrivato ad uno stato molto avanzato di decadenza aziendale e questo coincide con un calo di motivazione e con uno stato di depressione. L’unico modo per combattere la demotivazione è quello di far passare le persone in difficoltà all’azione, per noi è fondamentale far sentire gli imprenditori stessi i protagonisti di questa risalita”.

Gli imprenditori possono chiedere assistenza o candidarsi come volontari consultando il sito imprenditorenonseisolo.it o i profili social @imprenditorenonseisolo.

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