I precari della scuola scendono in piazza: a Cagliari un flash mob di protesta

Venerdì 30 agosto, i docenti precari si ritroveranno davanti all’USR per difendere il diritto alla stabilità lavorativa: “No ai nuovi concorsi, vogliamo la stabilizzazione!”

📷 Depositphotos

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Docenti abilitati e inseriti nelle graduatorie per le supplenze, ma ancora senza un posto di lavoro stabile. È questa la situazione di migliaia di insegnanti in tutta Italia, che il prossimo 30 agosto scenderanno in piazza per un flash mob di protesta.

A Cagliari, il ritrovo è previsto alle 11:00 davanti all’Ufficio Scolastico Regionale, in via Giudice Guglielmo 46. Insieme ad altre regioni italiane, i precari sardi alzeranno la voce per chiedere la stabilizzazione e denunciare una situazione che considerano insostenibile.

I genitori vogliono una scuola di qualità con un insegnante abilitato e stabile o che loro figlio passi da un insegnante all’altro senza continuità? Noi insegnanti abilitati in GM 2020 per il ruolo chiediamo la stabilizzazione!”, si legge nel comunicato.

I manifestanti contestano la decisione del Ministero dell’Istruzione di non coprire tutti i posti disponibili, preferendo bandire nuovi concorsi. “Questi 17.269 posti mancanti resteranno congelati in vista di futuri concorsi PNRR per i quali ancora non c’è un bando”, denunciano i precari.

Un esercito di supplenti salirà in cattedra a settembre, mentre 30.000 insegnanti preparati, già abilitati, rischiano addirittura di non lavorare a causa delle decisioni scellerate del MIM!”, continuano.

I manifestanti sottolineano come questa situazione violi l’articolo 4 della Costituzione, che garantisce a tutti i cittadini il diritto al lavoro. Inoltre, ricordano come l’Europa abbia stanziato fondi per combattere il precariato, non per alimentarlo.

La verità è che noi docenti precari costiamo meno per il Governo, a discapito di una scuola di qualità”, affermano.

Le richieste dei manifestanti sono chiare: l’assunzione dei docenti abilitati e inseriti nelle graduatorie, lo stop ai nuovi concorsi finché non siano state esaurite le graduatorie esistenti e un investimento maggiore nella scuola per garantire la qualità dell’insegnamento.

Non si può cancellare un concorso pubblico regolarmente svolto e lasciare docenti abilitati a casa!”, concludono i precari, invitando tutti a partecipare al flash mob.

La protesta dei docenti precari si inserisce in un contesto più ampio di disagio e precarietà nel mondo della scuola. La loro richiesta di stabilizzazione è un appello alla politica affinché si investa maggiormente nella scuola e nel futuro dei nostri ragazzi.

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