Dal 31 luglio al 7 agosto a Santu Lussurgiu la dodicesima edizione del Festival Percorsi Teatrali

Teatro, musica e favole nel “paese nel vulcano” – si alza il sipario sulla XII edizione del Festival “Percorsi Teatrali” / “…le tracce dell’unicorno”, organizzato dal Teatro del Segno a Santu Lussurgiu (OR) con il patrocinio e il sostegno del Comune di Santu Lussurgiu e inserito nella “rete” di “Intersezioni” 2020 a cura di Fed.It.Art. Sardegna: parole, suoni e visioni dal 31 luglio fino al 7 agosto nel paese del Montiferru tra spettacoli e concerti nel Cortile dell’ex Asilo e letture al Parco della Biblioteca.

“Manovella Circus”

Si parte venerdì 31 luglio alle 22:00 nel Cortile dell’ex Asilo con “Manovella Circus”, poetico spettacolo di marionette e burattini ideato e “animato” da Agostino Cacciabue e Rita Xaxa – coproduzione del Teatro Tages e Teatro del Segno – per un ideale viaggio sotto il tendone con le acrobatiche performances di una famiglia di scimmiette, sulle note dell’Organetto di Barberia. «Max l’acrobata coinvolge il pubblico con le sue evoluzioni, Ginger danza sui pattini a rotelle, Casimiro il giocoliere si esibisce in equilibrio sul monociclo e il mago Gustavo stupisce tutti con le sue illusioni» racconta Agostino Cacciabue.

Sono tutti artisti circensi, capaci di realizzare numeri avvincenti e virtuosistici con grazia ed eleganza – perfino il piccolo Cico Ciaco, che dopo il debutto  sulla pista sogna di addormentarsi con la storia del topolino Oscar. E poi c’è il pappagallo Pepito, che prepara per tutti i bambini le “filastrocche della buonanotte” e per gli adulti, che le leggeranno ai più piccini, i “pianeta della fortuna”.

Un’epopea sportiva – sabato 1 agosto alle 22:00 – con “Ottavio Bottecchia. Vite in volata” di Abaco Teatro, scritto e interpretato da Tiziano Polese, con la partecipazione di Rosalba Piras (che firma la regia) e ispirato alla figura del leggendario ciclista italiano, per due volte vincitore del Tour de France, ma anche alla sua misteriosa e tragica fine. Un affresco dell’Italia – e dell’Europa – all’inizio del Novecento con la pièce che racconta le gesta del campione, la fatica delle salite e l’entusiasmo delle folle, tra episodi curiosi e bizzarri di una vita su due ruote.

«Bottecchia era un italianuzzo della provincia di Treviso, che aveva combattuto al fronte nella grande guerra tra gli esploratori d’assalto (in bicicletta si spingevano fin sotto le linee nemiche) ma non aveva il physique du ròle del numero uno e gareggiava, lo diceva lui ,“ non per la gloria o le donne, o il successo, ma solo per “i schei”» ricorda Tiziano Polese.

“Sorichitta”

S’intitola “Sorichitta” la moderna fiaba scritta da Giovanni Carroni e Monica Corimbi del Bocheteatro – in programma lunedì 3 agosto alle 22:00 – che racconta la bontà dei cibi della Sardegna e l’importanza della solidarietà e del rispetto per la natura. Sotto i riflettori Monica Corimbi, nel ruolo della simpatica topolina massaia e Monica Farina, che interpreta il gatto Fantagatto accanto ad altri personaggi come il corvo Piticò e Zoseppeddu il porcospino, sulle evocative musiche di Stefano Ferrari, con la regia di Giovanni Carroni. “Sorichitta” apre ai piccoli spettatori la sua dispensa, facendogli (ri)scoprire sos culurjones, sos malloreddos, sos macarones de busa, su casu berbechinu ma anche il miele e l’olio sardi.

I sapori della tradizione e i prodotti del territorio a fronte di merendine e patatine di cui troppo spesso si abusa, per una riflessione su una sana e corretta alimentazione e sull’importanza di salvaguardare quelle creazioni dell’arte culinaria, le ricette tramandate di madre in figlia, come un tesoro prezioso e simbolo dell’identità.

Un intenso ritratto al femminile – martedì 4 agosto alle 22:00 – con “Spogliarello” di Dino Buzzati, nell’interpretazione di Marta Proietti Orzella e Alessandra Leo, per la regia di Marco Nateri, che firma anche scene e costumi dello spettacolo del Teatro del Segno. La pièce è incentrata sulla figura di Velia, ambiziosa arrampicatrice sociale, bellissima e seducente, che aspira a una sicurezza sempre più difficile da raggiungere. La sua in realtà è una “discesa agli inferi”, segnata da una sfortuna implacabile che sembra perseguitarla, per cui i suoi tentativi di sfuggire alla povertà, con esiti disastrosi, la fanno precipitare sempre più, da mantenuta di lusso a barista a “bella di notte”.

“Spogliarello” mette a nudo l’anima fragile della protagonista, la sua dubbia moralità e i suoi discutibili principi, ma soprattutto ironizza sull’ipocrisia della “buona” società, la quale tollera comportamenti sconvenienti e adulterini purché nascosti, salvo poi infierire e (fingere di) scandalizzarsi se i “peccati” veniali o no vengono scoperti, con la condanna senza attenuanti della “femme fatale”.

“Como un pájaro libre” – ovvero “Libero come un uccello” è il concerto-spettacolo di OfficinAcustica dedicato alla cantante argentina Mercedes Sosa – a Santu Lussurgiu – mercoledì 5 agosto alle 22:00 – la voce di Anna Lisa Mameli e il pianoforte di Corrado Aragoni per un’antologia di melodie indimenticabili. Note storiche e biografiche si alternano alle canzoni più famose e emblematiche dell’artista, icona della musica argentina e della lotta per la pace e per i diritti civili durante la dittatura.

«“La madre d’America” – definita anche “la voce della terra”, o semplicemente “La Negra”, è stata un’artista “scomoda”, perché pretendeva di cantare canzoni di pace in tempo di guerra e canzoni di libertà in tempo di prigionia». “Como un pájaro libre” – dal titolo di una sua canzone, «è il ritratto di una grande artista e di una grande donna, dove vita e arte si intrecciano, con la riscoperta di un repertorio legato alla tradizione musicale sudamericana, che esce dai canoni delle sonorità folkloriche per assumere una veste nuova, inedita e affascinante».

“Yes Land”

Il XII Festival “Percorsi Teatrali” si chiude in bellezza venerdì 7 agosto alle 22:00 con il coinvolgente “Yes Land” di Onarts, nel segno del nouveau cirque: il clown Giulio, “eterno viaggiatore”, cerca di mettere ordine nel caos. Un’impresa non facile, per questo «personaggio semplice e complesso al tempo stesso, che trasforma tutto ciò che è ordinario in comico ed immaginifico, obbligandoci a fare i conti con il sentimento di inadeguatezza che ognuno di noi ha provato almeno una volta nella vita».

L’arte della clownerie e varie tecniche circensi – acrobatica e giocoleria, equilibrismo, manipolazione di oggetti – compongono la movimentata “drammaturgia” dello spettacolo dove «il gesto, il movimento e l’interazione con il pubblico si rivelano sempre come esplorazione di sentimenti, permettendo al virtuosismo della tecnica di rimanere al servizio della storia». Il protagonista è «un vagabondo alla continua ricerca di una dimensione esistenziale, in lotta tra l’insieme e la solitudine, due dimensioni che si configurano tra il pubblico e la scena, creando così un continuo gioco onirico tra due mondi». 

Viaggio nel regno della fantasia a misura di piccoli ascoltatori (e lettori) con “Una Favola al giorno”, la nuova  rassegna di fiabe lette ad alta voce sul prato della Biblioteca, tutte le mattine alle 11:30 dal 1 al 7 agosto, per un’antologia di storie classiche e moderne, avventurose, comiche e poetiche affidate alle voci degli attori del Teatro del Segno – un “angolo letterario” dedicato ai giovanissimi.

È possibile prenotare inviando una e-mail oppure telefonando o inviando un messaggio Whatsapp al numero 391 4867955.

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