Nadia Terranova in Sardegna per il festival “Dall’altra parte del mare”

Foto Daniela Zedda

Da martedì 3 a giovedì 5 marzo Nadia Terranova sarà in Sardegna per una serie di appuntamenti con il pubblico dei lettori come ospite del Festival “Dall’altra parte del mare”.

Si comincia martedì 3 alle 19, negli spazi della libreria Cyrano di Alghero, dove la scrittrice, accompagnata da Sonia Borsato, presenterà il suo romanzo “Addio Fantasmi” (2018 – Einaudi editore) Finalista al premio Strega 2019. Il giorno dopo, alle 10 la scrittrice sarà a Sassari per incontrare gli alunni della scuola Elementare di Via Cilea e conversare con loro del suo libro “omero è stato qui” (Bompiani).

Sempre mercoledì 4 marzo, alle 19 Nadia Terranova sarà una scrittrice a Piede Liberos per presentare, insieme ad Alessandro Marongiu, “Addio Fantasmi”. In biblioteca comunale, a Fordongianus.

Giovedì 5 si torna ad Alghero per un nuovo appuntamento con le scuole. Alle 10, infatti, la Terranova incontrerà le classi delle scuole elementari e medie del comprensivo 2 di Alghero per dialogare con loro del libro “Omero è stato qui”.

Nata a Messina nel 1978, è laureata in filosofia, dottorata in storia moderna e vive a Roma. Collabora con diverse testate tra cui Repubblica, Internazionale e il Foglio, è docente alla Scuola del libro di Roma ed è fra gli autori di Pascal su Radio Due Rai. Per Einaudi Stile Libero ha scritto i romanzi Gli anni al contrario (2015, vincitore di numerosi premi tra cui il Bagutta Opera Prima, il Brancati e l’americano The Bridge Book Award) e Addio fantasmi (2018, finalista al Premio Strega). Ha scritto anche diversi libri per ragazzi, tra cui Bruno il bambino che imparò a volare (Orecchio Acerbo 2012), Casca il mondo (Mondadori 2016) e Omero è stato qui (Bompiani 2019). È tradotta in Europa e negli Stati Uniti.

Il libro, “Addio Fantasmi” (Einaudi): Ida è appena sbarcata a Messina, la sua città natale: la madre l’ha richiamata in vista della ristrutturazione dell’appartamento di famiglia, che vuole mettere in vendita. Circondata di nuovo dagli oggetti di sempre, di fronte ai quali deve scegliere cosa tenere e cosa buttare, è costretta a fare i conti con il trauma che l’ha segnata quando era solo una ragazzina. Ventitre anni prima suo padre è scomparso. Non è morto: semplicemente una mattina è andato via e non è più tornato. Sulla mancanza di quel padre si sono imperniati i silenzi feroci con la madre, il senso di un’identità fondata sull’anomalia, persino il rapporto con il marito, salvezza e naufragio insieme. Specchiandosi nell’assenza del corpo paterno, Ida è diventata donna nel dominio della paura e nel sospetto verso ogni forma di desiderio. Ma ora che la casa d’infanzia la assedia con i suoi fantasmi, lei deve trovare un modo per spezzare il sortilegio e far uscire il padre di scena.

Fra il tramonto e la cena, l’assenza di mio padre tornava a visitarmi. Aprivo il balcone sperando che il temporale filtrasse dai soffitti e squarciasse le crepe sul muro, supplicavo la tramontana di trasformarsi in uragano e rovesciare in terra l’orologio e le sedie, all’aria il letto, i cuscini, le lenzuola. Non vuoi sapere che sono diventata grande, non ti interessa?, chiedevo, e nessuno rispondeva.

Exit mobile version