Confcooperative Sardegna compie 70 anni: da maggio ad ottobre manifestazioni in tutta l’isola per portare avanti i valori della cooperazione

Un futuro iniziato 70 anni fa. A pochi giorni dalla celebrazione del centenario avvenuta a Roma la scorsa settimana alla presenza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella e del Primo Ministro, Giuseppe Conte, Confcooperative Cagliari ha dato il via ai festeggiamenti per il settantesimo compleanno dell’associazione, che in Sardegna iniziò a muovere i primi passi nel maggio del 1949. Le manifestazioni, partite oggi dalla Cantina Sociale di Monserrato, che proprio settant’anni fa espresse il primo presidente di Confcooperative provinciale, proseguiranno in tutta l’isola sino a fine ottobre, quando si terrà l’assemblea regionale conclusiva. Numeri importanti quelli che emergono nel settantesimo anno di Confcooperative, che in provincia di Cagliari conta 237 cooperative e 7.234 soci che danno lavoro a 3.800 persone per un fatturato di quasi 162 milioni, mentre a livello regionale l’associazione annovera 520 cooperative che hanno 15.276 soci e generano un fatturato annuo di quasi 500 milioni di euro. Tra gli eventi già programmati sul territorio, la partecipazione a “Flumini in Fiore” a Fluminimaggiore sabato 25 e domenica 26 maggio ed a “Lagune aperte” nel Sarrabus tra Muravera e Villaputzu.

 “I 70 anni rappresentano per noi un traguardo importantissimo e un nuovo inizio nel segno del futuro della cooperazione – spiega Roberto Savarino, presidente provinciale Confcooperative Cagliari – e festeggeremo questo compleanno sul territorio, insieme a tutti i soci, attraverso una serie di eventi diffusi in tutta la Sardegna, da maggio a fine ottobre, direttamente organizzati da noi oppure come ospiti all’interno di altre manifestazioni, dove saremo presenti con postazioni mobili per illustrare i nostri servizi e prodotti finanziari, per avviare nuove collaborazioni di sviluppo locale e per promuovere i valori dello sviluppo di impresa attraverso la cooperazione. Nel 1949, tra grandi speranze e forti aspettative, si costituirono le Unioni delle cooperative e mutue delle province sarde di Cagliari, Nuoro e Sassari. Nei prossimi mesi saremo in giro per raccontare le storie di tante realtà protagoniste di questi settant’anni e per iniziare a scriverne altre nuove”.

Il confronto sullo stato di salute della cooperazione, rappresenta anche un’opportunità per aprire un nuovo fronte di dialogo con la politica regionale su alcune istanze molto sentite. “Stiamo già interloquendo con la Regione e con l’assessore del Lavoro, Alessandra Zedda, che da subito si è resa disponibile ad ascoltare le problematiche legate al nostro mondo – spiega Fabio Onnis, presidente regionale di Confcooperative Sardegna – quella di oggi rappresenta un’occasione importante per chiedere di rivedere urgentemente la legge 5 del 1957, ormai datata. In questi settant’anni la cooperazione è molto cambiata e ha bisogno di una legge adeguata che prenda atto dei cambiamenti della società e del mondo economico. Abbiamo resistito agli scossoni economici di questi dieci anni e la revisione di questa legge sarebbe una bella spinta per il rilancio tutto il settore della cooperazione sarda”.

L’apertura dei festeggiamenti segna una ricorrenza fondamentale anche per la Cantina Sociale di Monserrato: “Siamo felicissimi di ospitare l’evento di apertura perché fu proprio la nostra cantina ad esprimere il primo presidente provinciale di Confcooperative – ricorda il presidente Antonello Serra – questo è un anno importante anche per noi visto che arriviamo ai 95 anni di attività. Dopo la crisi che dal 2008 ha colpito tutti i settori produttivi a livello globale, in questi anni abbiamo prima avviato un’opera di risanamento importante e ora ci stiamo indirizzando in modo deciso sul rilancio e sulla qualità, grazie ad investimenti rilevanti, alla disponibilità dei soci, oggi circa un centinaio, agli strumenti finanziari come Coopfin e Fidicoop messi a disposizione da Confcooperative, alla Banca di Credito Cooperativo di Cagliari e alla stretta collaborazione con un enologo del calibro di Umberto Trombelli. I progetti non mancano. Ottimizzeremo la produzione unendo i due siti produttivi attuali e avvieremo nuove linee produttive con alcune selezioni che punteranno all’eccellenza”.

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