La Sardegna sbarca in India con “Life After Oil”, il festival cinematografico dedicato ad ambiente e diritti umani

Massimiliano Mazzotta in tour nelle scuole di Hyderabad

Radicato nell’isola, dov’è nato e si svolge dal 2014, ma con uno sguardo che si apre su tutto il pianeta. Life After Oil, festival cinematografico dedicato ad ambiente e diritti umani, ha una profonda vocazione internazionale. In Sardegna porta ogni anno film e ospiti da tutto il mondo, così come cerca di portare la Sardegna nel mondo. In quest’ottica si inserisce il tour in India del direttore artistico Massimiliano Mazzotta. Da alcuni giorni si trova in Asia, in quello che è il secondo Paese più popoloso della Terra. Ad Hyderabad, settima metropoli indiana come numero di abitanti, ha incontrato migliaia di bambini e ragazzi girando diverse scuole con una selezione di cortometraggi già passati nell’isola grazie al festival Life After Oil. «Cerchiamo – racconta Mazzotta – di aprire un ponte tra l’isola e l’India, una grande nazione in crescita. È il Paese asiatico dove parlano inglese meglio di tutti, già da bambini. Abbiamo mostrato a giovanissimi alunni una lista di film che dovevano valutare in una scheda e per l’occasione hanno anche studiato la Sardegna. Nella prima scuola che abbiamo visitato i bambini ci hanno fatto una sorpresa emozionante: regalato centinaia di disegni riguardanti l’isola. Un tour reso possibile grazie a V.V. Maheshwar Rao, consulente indiano per diversi».

Massimiliano Mazzotta

Tra gli altri impegni di Mazzotta in India la partecipazione al Golden Triangle International Festival a Bhubaneswar e soprattutto quello al forum internazionale “Difficult dialogues” in programma a Goa dal 14 al 16 febbraio. Altra occasione per parlare della Sardegna e del concorso Life After Oil che, dopo due anni a Martis ed uno a Stintino, dal 2017 è approdato a Santa Teresa di Gallura, facendo tappa nell’ultima edizione itinerante anche a Cagliari e ad Ottana. «Voglio ringraziare – evidenzia Mazzotta – i sindaci Tiziano Lasia, di Martis, Antonia Diana, di Stintino, Franco Saba, di Ottana, Stefano Pisciottu, di Santa Teresa. E sempre per Santa Teresa che è diventata la sede principale del festival, l’assessora alla cultura e al turismo Stefania Taras. La manifestazione è cresciuta grazie a loro e al fondamentale contributo della Fondazione Sardegna Film Commission, con la direttrice Nevina Satta e tutto lo staff. Ci sostengono anche in questo viaggio in India».

L’invito a Goa è arrivato direttamente da Surina Narula, fondatrice di “Difficult dialogues”. Un forum internazionale annuale che si impegna ad esaminare questioni urgenti e di attualità nell’Asia meridionale, ma non solo. In passato, sono stati affrontati temi come la finanza globale, l’assistenza sanitaria, l’uguaglianza di genere e l’istruzione. Quest’anno, l’argomento centrale è lo Stato di diritto e la presenza di Mazzotta va inquadrata anche tenendo conto delle sue coraggiose inchieste, per le quali ha anche subito minacce e dovuto affrontare cause. Alla conferenza parteciperanno esperti, giornalisti e attivisti provenienti da diverse parti del mondo.

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