Tennistavolo: la Coppa Muravera blindata nel Sarrabus grazie a Francesca Seu

Francesca Seu. Foto Luciano Saiu

La prima edizione della Coppa Muravera di Tennistavolo in era covid-19 (e si spera anche l’ultima), scivola via gioiosamente nonostante le perturbazioni provocate dalle minuziose procedure adottate per preservare la salute di tutti. La macchina organizzativa allestita dalla società Muravera TTnon tralascia alcun particolare e coloro che se lo possono permettere assistono incuriositi all’ingresso in palestra delle sette atlete partecipanti a stages e torneo che avviene da un’entrata separata. Segue il rito dell’apposizione di una firma nel registro, la rilevazione della temperatura e poi, distanziate e due per volta, le protagoniste possono finalmente iniziare i movimenti dopo che nell’area sportiva si sono approntate le idonee misure basate sul duro e continuo lavoro di sanificazione riguardante tavoli, palline, e racchette.

“Oltre a mutare il quotidiano – afferma il presidente del Muravera TT Luciano Saiu – questa emergenza ha avuto fortissime ripercussioni anche sullo sport, e nell’allestimento delle manifestazioni. Quindi anche noi ci siamo limitati tantissimo optando per un top otto che coinvolgesse le migliori atlete italiane delle categorie giovanissimi e ragazzi, con l’aggiunta di due rappresentanti isolane. Purtroppo, non è potuta venire la n. 1 della categoria Ragazzi Cecilia Cicuttini (Castel Goffredo) la sua compagna di scuderia e n. 5 Martina Etur e Alice Galli (Tennistavolo Vallecamonica), n. 6. Quindi la competizione si è ridotta a sole sette persone ma di questi tempi, vista la poca facilità nell’arrivare in Sardegna è stato un successo”.

Preziosa la presenza dei tecnici della nazionale giovanile Rossella Scardigno e Sebastiano Petracca (vedere intervista in basso) che hanno interagito costantemente con gli allenatori delle atlete coinvolte Catalin Picu, Gianluca Abbaticchio, Riccardo Dessì, Francesca Saiu, Nicola Pisanu e Francesca Avesani. Con in più l’utile collaborazione del preparatore atletico Marco Pintus e delle pongiste Juniores Caterina Angeli (Alfieri Di Romagna TT Edera A.S. Dilettantistica) e Sara Congiu (Muravera TT).

All’ascolto dei tecnici azzurri Rossella Scardigno e Sebasiano Petracca (Foto Luciano Saiu)

Tra sedute di allenamento mattutine, pomeridiane e incursioni gastronomiche serali nei più quotati ristoranti sarrabesi, tutto si è svolto in perfetta armonia fino alla giornata conclusiva che ha incoronato l’atleta autoctona Francesca Seu doverosamente festeggiata durante la sontuosa cena finale sapientemente architettata dai familiari delle atlete che ruotano attorno al Muravera TT.

“Il modello collaudatissimo si ispira alla tradizione sarda – spiega Saiu – con i vari antipasti di terra, arricchiti da panadas, capponata, peperonata e poi primo piatto con la fregola sarda, e di seguito arrosto di pecora e maialetto il tutto ulteriormente valorizzato dal buon vino di casa Seu e dalla solita sfilza di dolci incomparabili”.

Prima del banchetto Franceschina da Muravera resiste agli assalti delle sue temutissime avversarie e mostra di non essersi lasciata andare nelle concitate fasi dell’epidemia, grazie anche alle continue sollecitazioni della sua allenatrice Francesca Saiu a cui sta a cuore non solo la sorte delle sue atlete, ma anche quella di tutti i giovani atleti sardi che monitora continuamente in qualità di tecnico regionale della Fitet Sardegna.

La vincitrice inanella sei successi e manco una sconfitta. La prima vittima della sua fame di vittoria è la sassarese Laura Alba Pinna (Tennistavolo Sassari n. 15 d’Italia categoria Ragazzi), poi raddoppia su Sofia Minurri (Circolo Tennistavolo Molfetta, n. 2) al quinto set e fa tris di nuovo alla bella opposta a Giorgia Filippi (Pol. Colognola Ai Colli, n. 3). Più agevole il successo su Sofia Episcopo (Circolo Tennistavolo Molfetta, n. 2 Giovanissimi) e di seguito sulla compaesana Eva Mattana (Muraverese, n. 11 Ragazzi). Infine, legittima il successo avendo ragione di Gioia Maria Picu (Alfieri Di Romagna TT Edera A.S, n. 1 Giovanissimi). Sul podio precede Minurri, Filippi e Picu.

“Non ci aspettavamo la vittoria di Francesca – analizza Luciano Saiu – ma onestamente ci speravamo. Conosciamo il suo valore, doveva dare la conferma sul campo in virtù anche del periodo particolare caratterizzato dal Covid. Giocando senza supporto tecnico, come d’altronde tutte le altre avversarie, ha dimostrato una buona padronanza tecnico tattica. La mia impressione è che sia maturata parecchio sotto l’aspetto caratteriale, ha combattuto anche ne momenti che doveva inseguire le avversarie, dove in altre circostanze non ci sarebbe riuscita”.

Nel tirare le somme globali della Coppa n. 11 il presidentissimo non ha dubbi: “Non penso che i nostri ospiti si siano trovati bene, direi molto di più. E questo grazie anche al contributo dei genitori resisi utili con precise mansioni; senza di loro non si andrebbe da nessuna parte”.

E a proposito di famiglie, a Muravera c’erano anche papà e mamme delle atlete: “Ci chiedevamo come mai la Coppa Muravera si svolga una volta sola all’anno, la vorremmo vivere con più frequenza” reclama Jeni Picu. Poi dice la sua Vito Episcopo: “Ringrazio e faccio i complimenti alla società organizzatrice che mi ha fatto vivere un’esperienza straordinaria dove lo sport ha trionfato in senso assoluto grazie a diverse componenti come lo stare insieme, il divertirsi, la parte agonistica, la forte amicizia che affiora dopo le sfide grazie ai meravigliosi terzi tempi. E’ stato bello vedere come dopo le alterne vicende delle singole sfide le atlete si rincuoravano tra loro. Raramente mi era capitato di assistere ad una cosa del genere e mi auguro che i legami nati continuino negli anni. Per un genitore, è quanto di più bello possa esserci. Auguro a questa realtà di proseguire all’infinito questa iniziativa”.

E con i ringraziamenti si congeda anche Luciano Saiu: “In primis e con tutto il cuore cito i responsabili del 4 Mori Family Village perchè in un periodo critico anche per loro caratterizzato da poca affluenza turistica si sono adoperati come se niente fosse nell’allestire il solito copione dove l’ospitalità è stata elevata all’ennesima potenza. E poi nomino tutti gli amici ristoratori che hanno dato una mano dandoci l’opportunità di usufruire delle loro eccellenti prestazioni ai fornelli con prezzi abbordabili. Ringrazio per il supporto anche la Federazione Nazionale e la Fitet Sardegna. Mi auguro, già dalla prossima stagione di riprendere il nostro solito cliché, ma è ancora troppo presto per meditare qualcosa di nuovo”.

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