L’onda lunga della vittoria di Alessandra Todde alle elezioni regionali di febbraio ha avuto il suo effetto anche alle elezioni comunali in Sardegna, confermando la forza del “campo largo” nell’isola. In tutte le principali città, dei 27 comuni dell’isola chiamati al voto, la coalizione formata da Partito Democratico, Movimento 5 Stelle e altre forze progressiste ha conquistato la vittoria, ottenendo la maggioranza assoluta e scongiurando il ballottaggio.
Cagliari: Massimo Zedda torna al timone
Il risultato più atteso era senza dubbio quello di Cagliari, dove si è consumato il duello tra i due omonimi: Massimo Zedda, candidato del centrosinistra, e Alessandra Zedda, esponente del centrodestra. Massimo Zedda vince con il 60% delle preferenze, staccando nettamente la sfidante che si è fermata al 34%. Per Zedda si tratta di un ritorno alla guida di Palazzo Bacaredda dopo cinque anni di amministrazione di centrodestra guidata da Paolo Truzzu, dimessosi prima della scadenza del mandato per candidarsi alle regionali.
Successo anche a Sassari e Alghero
Anche a Sassari il vento del cambiamento ha soffiato forte, portando alla vittoria di Giuseppe Mascia, esponente del Pd, al primo turno con oltre il 51% delle preferenze. Un distacco significativo dagli altri sfidanti: Nicola Lucchi, leader dei civici, in continuità con il sindaco uscente Nanni Campus, si è fermato poco sopra il 25%, mentre il rettore Gavino Mariotti per il centrodestra ha ottenuto poco più del 16%.
Ad Alghero, storica roccaforte del centrodestra, il nuovo sindaco è Raimondo Cacciotto, esponente di Alleanza Verdi Sinistra. Cacciotto ha ottenuto quasi il 55% delle preferenze, superando di oltre 2.200 voti il rivale Marco Tedde, candidato del centrodestra, che ha ammesso la sconfitta e augurato buon lavoro al neo primo cittadino.