In streaming gratuito tutti i film in concorso al Carbonia Film Festival

Rosa Pietra Stella, di Marcello Sannino

Un weekend di grande cinema con tutti i film in concorso di nuovo online sulla piattaforma del festival. Il Carbonia Film Festival rilancia la sua offerta gratuita in streaming a partire dalle 12 di oggi, sabato 10 ottobre, sino alla mezzanotte di domenica 11. Sedici tra lungometraggi e cortometraggi da tutto il mondo fruibili, con una semplice registrazione, su tutto il territorio nazionale (link)Una selezione che porta in prima nazionale quanto di meglio il nuovo cinema d’autore ha prodotto nell’ultimo anno sulle tematiche del lavoro e delle migrazioni. 

E per questa edizione ibrida del CFF proseguono anche gli appuntamenti cittadini al Cine-Teatro Centrale, con la proiezione alle 21 del film fuori concorso Rosa Pietra Stella, di Marcello Sannino. Una storia di sopravvivenza tutta al femminile, che vede Ivana Lotito e Ludovica Nasti nei panni di una madre e di una figlia intrappolate in un rapporto difficile. Per il suo esordio nel lungometraggio di finzione, Sannino si ispira a una storia vera di una donna che cerca ogni soluzione, anche pericolosa e poco edificante, per garantire alla figlia un futuro migliore, nella cornice di una Napoli multietnica. Al termine della proiezione Marcello Sannino incontrerà il pubblico in sala. 

Ma gli eventi in presenza nello spazio di piazza Roma cominciano alle 18, con la proiezione dell’ultimo film in concorso Bloody nose, empty pockets di Bill e Turner Ross.

Concorso Internazionale Lungometraggi. Otto i titoli per un vero e proprio viaggio attraverso le culture e le contraddizioni della nostra contemporaneità. C’è l’America di Bloody Nose, Empty Pockets di Bill e Turner Ross, i gemelli “prodigio” del documentario targato Usa, che costruiscono un mosaico di vite nel corso dell’ultima notte alcolica in un bar di Las Vegas prima della chiusura definita. Presentato all’ultimo Festival di Berlino e acclamatissimo anche al Sundance, il film è stato girato durante le ultime fasi della campagna elettorale che ha portato all’elezione di Trump e racconta perfettamente uno spaccato di vita americana.

Los Conductos di Camilo Restrepo

E poi la Colombia di Los Conductos di Camilo Restrepo, vincitore del premio per la Miglior Opera Prima all’ultimo Festival di Berlino, storia di un uomo in fuga da una setta che, nel tentativo di ritornare a una vita normale, è costretto a confrontarsi con i fantasmi del passato per un racconto fantastico sulla strumentalizzazione della religione e della violenza.

Il confronto tra cultura ancestrale e modernità è centrale, seppur con linguaggi e storie completamente differenti, in due pellicole del concorso: Mogul Mowgli di Bassam Tariq che vede Riz Ahmed (Venom, The Night of) nei panni di Zed, un giovane rapper britannico trasferito a New York che alla vigilia del suo tour mondiale scopre di essere affetto da una malattia autoimmune che lo costringe a tornare a casa dalla sua famiglia in un costante dissidio tra desiderio di carriera e rispetto delle tradizioni; e Days of Cannibalism di Teboho Edkins, documentario che è una sorta di western contemporaneo sulla globalizzazione capitalista e la presenza economica cinese nel mercato del bestiame in Africa, in uno scontro tra tradizioni locali e supremazia economica.

Working Girls di Anne Paulicévich e Frédéric Fonteyne

Pellicola al femminile è Working Girls di Anne Paulicévich e Frédéric Fonteyne, storia di tre donne francesi unite da un crimine, tre eroine del quotidiano che conducono una doppia vita per sbarcare il lunario e che ogni mattina si ritrovano in un parcheggio per attraversare insieme il confine e raggiungere il bordello in cui prende vita la loro seconda identità. Anche Overseas di Sung-a Yoon offre uno sguardo sulla condizione femminile, con un documentario girato all’interno di un centro di formazione ai lavori domestici nelle Filippine, che racconta la vita di queste donne disposte ad abbandonare talvolta per sempre il loro paese.

Eeb Allay Ooo!

Trova spazio anche la commedia, con l’esordio dell’indiano Prateek Vats, Eeb Allay Ooo!, una riuscita satira sulla condizione dei migranti attraverso le vicissitudini del protagonista, ingaggiato per scacciare le scimmie fastidiose di Nuova Delhi fuori dagli edifici governativi, riuscendo con umorismo a raccontare le dinamiche di potere nella capitale indiana.

Chiude la selezione Europa “Based on a true story” di Kivu Ruhorahoza, una storia d’amore che rispecchia le tensioni sociali e razziali in Gran Bretagna e in Europa, in cui la finzione narrativa si alterna ad immagini di scontri sociali e manifestazioni per le strade di Londra. Girato prima del voto alla Brexit, il film offre una visione dello stato socio-politico della città documentando tensioni legate all’immigrazione e violenze che negli ultimi mesi hanno portato alla nascita del movimento Black Lives Matter.

Concorso Internazionale Cortometraggi. Un percorso che va dai Paesi Arabi attraverso l’Europa, passando per l’Africa fino a Buenos Aires. Mahdi Fleifel con 3 Logical Exits torna in Libano, dopo il suo lavoro precedente, per far visita ad un amico in un campo profughi, compiendo una riflessione sociologica sulle scelte dei giovani palestinesi che ci vivono. Anche The Blue Star di Valentin Noujaïm è la storia di un uomo libanese, stanco di sentirsi straniero, che implora il cielo affinché lo aiuti a trovare il proprio posto nel mondo.

Europa “Based on a true story” di Kivu Ruhorahoza

Vincitore del Gran Premio della Giuria al Sundance 2020, So what if the goats die di Sofia Alaoui segue il giovane pastore Abdellah che vive in alta montagna con il padre. Per far fronte ad un’epidemia di capre, Abdellah deve raggiungere il villaggio più vicino, dove scopre che si sono verificati strani fenomeni soprannaturali.

Riflette sul potere della voce individuale e collettiva South di Morgan Quaintance, prendendo come spunto di partenza due movimenti di protesta antirazzisti e antiautoritari nel sud di Londra e nel South Side di Chicago. Genius Loci, animazione diretta da Adrien Mérigeau, segue la giovane Reine attraverso il caos urbano di una città notturna. Realizzato intrecciando estetiche differenti, questo lavoro prodotto su carta con inchiostro e acquerello ha richiesto oltre tre anni di lavorazione. Il risultato è un lavoro delicato fatto di animazioni fluide.

Mark Metcalf, noto per i celebri villain e i caratteri autoritari che ha interpretato nella sua carriera sia al cinema che in tv, da Animal House a Buffy l’Ammazzavampiri, è il protagonista di Character. In questo corto la regista Vera Brunner-Sung offre uno sguardo critico dell’attore che riflette sulla sua carriera e sul concetto di potere.

La cultura musicale come collante tra le persone è al centro di Salsa di Igor Dimitri, il racconto di un normale pomeriggio nel salone di un parrucchiere dominicano a Buenos Aires, dove clienti, artisti, attori e cantanti si incontrano a ritmo di musica. Ultimo dei corti in concorso è The names have changed, including my own and truths have been altered in cui Onyeka Igwe cerca di ricostruire la storia di suo nonno a partire dal materiale trovato negli archivi personali, coloniali e televisivi della Nigeria, alla ricerca di una verità che, come suggerisce il titolo del film, può essere modificata. 

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